MEPA per sempre, ovvero come complicarsi inutilmente la vita

Alcuni chiarimenti dopo le ultime modifiche alla piattaforma

Le ultime modifiche apportate alla piattaforma MEPA possono creare non poche difficoltà ai dirigenti. Proviamo a vederle nel dettaglio, a fare un po’ di chiarezza e fornire alcune indicazioni su come muoversi.

Per iniziare facciamo una rapida carrellata delle modifiche all’interno del MEPA cercando di coglierne lo spirito, tralasciando il fatto che, al momento, buona parte della piattaforma non funziona perché sono stati cancellati i cataloghi e, spesso, anche le abilitazioni degli operatori economici.
L’aspetto positivo è che:

  1. è stato inserito il “confronto di preventivi” ovverosia è stata racchiusa in un'unica operazione la trattativa diretta in parallelo con più operatori economici, modus operandi che ha assunto notevole importanza negli ultimi due FESR, per scongiurare la iattura delle procedure negoziate;
  2. è stato ufficializzato il “confronto di preventivi” come semplice indagine conoscitiva di mercato non finalizzata ad acquisto, cosa che ci consente finalmente di evitare la fastidiosa richiesta di preventivi fuori MEPA.

Praticamente sono stati acquisiti (scusate la immodestia) entrambi i miei suggerimenti circa le procedure da mettere in atto per gestire gli ultimi due FESR eludendo la iattura delle procedure negoziate

Complicazioni e chiarimenti

Ma, nonostante le buone intenzioni, ne è venuta fuori un’assurda complicazione. Vediamo perché.
La prima cosa che notiamo è che la piattaforma è stata nettamente divisa in due sezioni:

  1. Ordini diretti ODA (che al momento funziona male causa cancellazione dei cataloghi ma si spera che nel giro di poche settimane possa riallinearsi).
  2. Negoziazioni di varia complessità.

Il peggioramento nasce proprio da questa divisione perché la divisione normativa (D.Lgs. 50/2016) divide invece gli acquisiti in:

1. Affidamenti diretti.
2. Negoziazioni di varia complessità.

Gli affidamenti diretti, per intenderci, sono quelli contenuti all’articolo 36 comma 2 lettera a) del codice degli appalti e sono praticamente:

  1. Acquisto a prezzo di listino MEPA (che continua a chiamarsi ODA).
  2. Acquisto previa consultazione di un solo operatore economico (che continua a chiamarsi trattativa diretta con un solo operatore economico).
  3. Acquisto previa consultazione di due o più operatori economici (che adesso si chiama confronto di preventivi).

Di questi affidamenti diretti, l’ODA rientra nella prima sezione della piattaforma, gli altri due nella seconda sezione della piattaforma, creando notevole disagio perché l’utente deve, pur nel campo degli stessi affidamenti diretti, prendere confidenza con due modus operandi completamente diversi.

Nella vecchia piattaforma, l’ODA e la trattativa diretta, avevano la stessa impostazione mentre invece adesso la trattativa diretta e il confronto di preventivi sono impostati come se fossero procedure negoziate.

Affidamenti diretti e complessità

A causa di questa omologazione alle procedure negoziate, anche negli affidamenti diretti sono comparsi nuovi elementi di complessità nella gestione. Vediamoli di seguito.

  1. La necessità di definire le regole di gestione della procedura.
  2. L’obbligo di indicare i CPV (Common Procurement Vocabulary) dei prodotti ai fini della individuazione degli operatori economici, anche multipli in caso di categorie merceologiche diverse contenute nell’acquisto. Questo rende di fatto essenziale conoscere le categorie di abilitazione dei vari operatori economici.
  3. L’obbligo di passare attraverso la fase di assegnazione delle autorizzazioni e delle abilitazioni per poter esaminare le trattative.
  4. L’impossibilità di effettuare trattative dirette partendo da prodotti codificati da inserire direttamente nel carrello.
  5. La necessità di inserire i prodotti da acquistare nello strumento “liste MEPA” prima di poterli trasferire nel carrello, anche come semplice descrizione, nelle trattative dirette o confronto di preventivi.
  6. L’obbligo di indicare se la spesa rientra o meno nel PNRR e in che percentuale.
  7. La verifica di inserimento dei documenti della trattativa segue la logica delle procedure negoziate.
  8. La stipula non viene più inviata direttamente all’operatore economico ma bisogna inviarla attraverso lo strumento “comunicazioni”.
  9. L’affidamento in caso di confronto di preventivi viene reso noto anche agli altri partecipanti, cosa che contrasta con le norme di riservatezza degli affidamenti diretti.

Alla luce di quanto detto, è chiaro che la piattaforma è stata semplificata per le procedure ordinarie e conseguentemente complicata per le procedure semplificate (affidamenti diretti).

Questo danneggia notevolmente le scuole che probabilmente continueranno a non avere accesso a importi tali da giustificare procedure ordinarie, ma dovranno comunque subirne le complessità.

In sintesi

Chiudiamo con una breve sintesi di cosa possiamo o non possiamo fare:

  1. Ordine diretto (ODA) e Ordine in convenzione sono rimasti, tranne un piccolo restyling, inalterati.
    Metteremo il prodotto o i prodotti nel carrello e procederemo.
  2. La trattativa diretta o il confronto di preventivi possono essere effettuati solo “a corpo” essendo impossibile inserire prodotti nel carrello. Quindi munitevi di un “prezzo a base d’asta”.
  3. È possibile valutare solo a minor prezzo, quindi il capitolato diventa elemento essenziale e deve essere precisissimo e non flessibile per evitare di incorrere in errori di valutazione, anche alla luce del fatto che l’affidamento viene comunicato agli altri operatori consultati.
  4. Prima di poter procedere con trattativa diretta o confronto preventivi occorre procurarsi i CPV dei prodotti da acquistare (la soluzione migliore è scaricare uno dei tanti file Excel che contengono l’archivio completo) e verificare che gli operatori economici da invitare siano attivi in tutte le categorie merceologiche investite dall’ordine.
  5. Prima di passare alla verifica delle offerte occorre assegnare le autorizzazioni, procedura per procedura, agli operatori (anche se Punto Ordinante).
  6. Prima di accedere al MEPA, armarsi di santa pazienza perché la piattaforma è lentissima!

BLOG SOS PON, a cura di Mario Schember

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Mario Schember

È ingegnere, imprenditore, docente, formatore. Esperto di comunicazione e di gestione delle risorse umane ha maturato una grande esperienza nell’imprenditoria, coniugando i concetti di gestione aziendale con quelli di gestione della scuola. Da oltre 20 anni si occupa di intercettazione e di gestione dei fondi europei: negli ultimi tre anni si è in particolare impegnato a diffondere nelle scuole la cultura dei PON attraverso centinaia di interventi formativi.