Meraviglia dappertutto
Un appuntamento con la bellezza attraverso i sensi e le stagioni
Grazie alla casa editrice Sanoma, dopo aver scritto Queste mie parole, quaderno di poesia per le classi quarte e quinte (allegato al Sussidiario dei linguaggi A più voci), nell’autunno del 2020 ho avuto la possibilità di suggerire agli insegnanti delle attività che avessero al centro l’osservazione, l’ascolto e la scrittura. Avevo chiamato il progetto Gesti poetici e piccola scrittura all’aperto.
Un piccolo progetto aperto a tutti, adattabile, modificabile a seconda dei contesti e dell’età dei bambini e dei ragazzi: cinque brevi video che invitavano a uscire dall’aula in un anno in cui era difficile, se non impossibile, programmare gite, visite guidate, incontri con esperti. L’intento era quello di non rinunciare alle piccole sorprese e cercare insieme consolazione, energia, ispirazione e parole nella natura, fosse anche un pezzettino di prato o un angolo di giardino nei pressi della scuola. Un luogo da raggiungere a piedi per risvegliarsi e connettersi con se stessi, con gli altri, con l’ambiente.
Dai riscontri che abbiamo ricevuto, ci è sembrato che l’esperimento avesse in sé qualcosa di importante e così, alcune di quelle intuizioni, sono andate a costruire il cuore di Meraviglia dappertutto. In questo volume, (allegato al corso per il primo ciclo Tesoro di Storie), ho pensato di incoraggiare i bambini a esplorare e lasciarsi ispirare dall’ambiente, dagli elementi naturali, dai materiali che quotidianamente incontrano per avvicinarsi all’arte, al disegno, ai suoni, alla musica, al movimento.
Proprio perché desideravo che l’invito a uscire non restasse sulla carta, ho voluto legare questi percorsi, pensati come appuntamenti con la creatività e l’espressione, allo scorrere delle stagioni.
È la poesia ad aprire i percorsi, con un testo che è offerto ai bambini come chiave per entrare nel tempo presente, come invito alla meraviglia. Il testo non è legato a un esercizio di scrittura o comprensione, quanto al sentimento della stagione, a una delle sue tante sfumature. Chiede ai bambini di portare lo sguardo su qualcosa che è attorno a loro e di uscire per incontrarlo: le foglie, il vento, i sassi, il prato, l’acqua. La loro esplorazione inizia così con un piccolo gioco.
All’interno di ogni sezione (quattro sezioni per classe che attraversano per due volte le quattro stagioni), i bambini sono invitati a scoprire che la loro mano è felice quando segue i segni presenti nella natura; che la loro mano inventa e crea a partire da elementi che può toccare, modificare; che la loro mano suona e danza e cioè che il loro corpo può fare esperienza dei suoni naturali e di quelli musicali in modo divertente ed espressivo.
L’intento è quello di proporre un incontro con la bellezza attraverso i sensi, che passi dal corpo in ascolto, in ricerca e in movimento. L’esercizio della manualità, il contatto con diverse tipologie di materiali e con gli elementi naturali ancor prima della richiesta di disegnare può essere un importante accesso alle loro risorse creative.
Nella seconda parte di ciascuna sezione i bambini incontrano le immagini d’arte, i colori, e le tavole degli albi illustrati, sono invitati a creare da piccoli spunti operativi tematici e a condividere l’esperienza con la classe allestendo una galleria temporanea che durerà fino al successivo appuntamento.
Se è vero che gli albi illustrati sono la prima galleria d’arte dei bambini, allora Meraviglia dappertutto, oltre a portare un’immagine significativa di un albo che è tematicamente legato al percorso, invita gli insegnanti a leggere integralmente l’albo illustrato scelto per ogni sezione, a soffermarsi sulle immagini, sulle forme, sui colori di tanti diversi artisti ma anche sulle emozioni, i sentimenti, i pensieri che queste narrazioni con figure muovono nei bambini: anche queste saranno fonte di ispirazione. In appendice alla sezione si trova una piccola bibliografia per accompagnare ancora l’immaginazione, la riflessione e la curiosità dei bambini e arricchire la biblioteca di classe con letture che attraversino le discipline sotto il segno della bellezza.
Un altro elemento che mi piace ricordare è quello dell’ascolto e del movimento grazie al contributo di Antonello Raggi che ha curato la registrazione dei suoni naturali e ha creato le tracce musicali originali adatte al movimento espressivo e a una prima conoscenza di alcuni strumenti musicali. A scuola ai bambini si chiede tanto di ascoltare, di stare in silenzio: ho pensato che nel percorso di arte potesse aprirsi uno spazio di ascolto che li mettesse in comunicazione con la natura e con il loro sentire attraverso l’immaginazione e il movimento. È un modo per educare all’attenzione, al silenzio, all’incontro con i suoni e la musica che coinvolge il loro corpo. In questi due anni a scuola sono state rare le occasioni di sperimentare il movimento, e anche stare in classe ha significato rimanere quasi sempre al proprio banco, in uno spazio confinato e ben riconoscibile. I bambini hanno registrato e interiorizzato alcune di queste regole, non senza manifestare disagi e difficoltà emotive e relazionali: sarà importante restituire al corpo la possibilità di conoscere ed esprimere emozioni, di relazionarsi con le intuizioni degli altri, di scoprire il divertimento di narrare e rappresentare tutti insieme.
Spero che Meraviglia dappertutto, allenando la loro attenzione e proponendo questi piccoli appuntamenti con la creatività, possa portare ai bambini e alle bambine dei momenti di scoperta gioiosa.
Referenze iconografiche: Africa Studio/Shutterstock