John Green, Colpa delle stelle

Titolo: Colpa delle stelle
Autore: John Green
Editore: Rizzoli (Milano, 2014)
Temi: amore, amicizia, malattia, rapporto con i genitori, crescita, senso della vita
Destinazione: Scuola secondaria di secondo grado

Due adolescenti, che devono fare i conti con la più difficile delle prove, intrecciano una struggente storia d’amore, i cui fili sono tessuti da un libro e dalla ricerca dello sfuggente autore, Peter Van Houten. Hazel Grace Lancaster è una sedicenne malata di tumore che, grazie alla sperimentazione di un farmaco innovativo, continua a vivere con l’aiuto di cannula nasale e bombola d’ossigeno, consapevole che ogni suo giorno è una conquista. La sua storia, raccontata in prima persona, si intreccia a quella di Augustus Waters, un carismatico ragazzo di diciassette anni che ha subito l’amputazione di una gamba a causa di un osteosarcoma.

Sebbene il successo del romanzo di John Green sia principalmente dovuto alla romantica e drammatica storia d’amore, Colpa delle stelle è molto più di questo. Innanzitutto è un libro sul cancro. La malattia è protagonista: acuisce l’urgenza adolescenziale di dare un senso alla vita e alla morte, condiziona i rapporti tra le persone, limita le possibilità, i desideri, le speranze e al tempo stesso impone di vivere più intensamente ogni momento. Come una sorta di lente di ingrandimento, pone in risalto temi complessi e universali: la percezione di sé e degli altri, la preoccupazione di soffrire e di essere causa di sofferenza, i diversi modi di affrontare il dolore, l’aspirazione a fare della propria vita qualcosa di grande, la paura della morte e dell’oblio.

Il libro fornisce molti spunti di riflessione che possono essere discussi in classe o sviluppati in un esercizio di scrittura: un’utile proposta può essere quella di calarsi nei panni dei vari personaggi, osservare e raccontare la vicenda dal loro punto di vista, esaminando le ragioni delle loro azioni e dei loro comportamenti, come la stessa Hazel insegna a fare.

L’autore, con una scrittura scorrevole, scandita da molti dialoghi, accompagna il lettore con intelligenza e ironia attraverso situazioni drammatiche e attimi di intensa felicità, facendo ricorso a metafore, frasi memorabili e citazioni che andranno probabilmente a riempire i diari di molti giovani lettori.

La trasposizione cinematografica del film, per quanto piuttosto fedele al romanzo, non riesce ad avere la stessa efficacia del libro, così come è stato per Bianca come il latte, rossa come il sangue, altra drammatica narrazione di un giovane amore segnato dalla malattia di cui può essere consigliata la lettura, insieme alla visione della serie televisiva Braccialetti rossi, a dimostrazione che “si può sempre scegliere come raccontare una storia triste”.

Nadia Botalla Buscaglia