Jonas Jonasson, Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve

Titolo: Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve
Autore: Jonas Jonasson
Editore: Bompiani (Milano 2011)
Temi: terza età, amoralità, storia del Novecento
Destinazione: scuola secondaria di secondo grado, quinto anno

Alan Karlsson compie cent’anni, ma non ha alcuna intenzione di festeggiarli nella casa di riposo in cui è ricoverato a Malmköping, in Svezia. Perciò scappa dalla finestra e fa perdere le proprie tracce. È l’incipit di una storia rocambolesca, una satira noir piena di colpi di scena e animata da personaggi bizzarri. Nel giro di pochi capitoli scopriamo perché Karlsson non è un centenario qualunque: un po’ Forrest Gump e un po’ Candido, ha attraversato il Novecento conoscendo alcuni dei suoi massimi protagonisti. Ha sventato un attentato a Winston Churchill, è finito in un gulag a Vladivostok in compagnia del fratello di Albert Einstein, ha attraversato a piedi l’Himalaya, è stato imprigionato a Teheran. E ne è sempre uscito indenne.

Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve suggerisce riflessioni sulla terza età e sul valore ad essa attribuito nella nostra società. Alan Karlsson sfida l’idea che la vecchiaia sia un periodo di placida inattività: la fuga dalla casa di riposo e gli eventi successivi sono frutto di un impulso inarrestabile a vivere intensamente nonostante l’età. Allo stesso tempo, il suo comportamento dissennato nega l’idea diffusa che il principale valore connesso alla vecchiaia sia la saggezza. Che cos’è, allora, la terza età per gli studenti? Hanno mai riflettuto sul rapporto con la generazione dei loro nonni?
Il libro può accendere discussioni sui concetti di innocenza e di amoralità: il protagonista affronta la vita con leggerezza d’animo e noncuranza, mosso da un inguaribile ottimismo; allo stesso tempo, non riflette sulle conseguenze delle sue azioni, né aderisce alle leggi morali delle società in cui vive.

La lettura invita a riflettere anche sul confine che separa la realtà dalla sua rappresentazione: mass media e istituzioni raccontano una versione falsata della storia del centenario scappato dalla casa di riposo, e l’intera vicenda potrebbe essere letta come il frutto della sfrenata fantasia dell’uomo.
Le avventure del centenario, che il regista Felix Herngren ha trasformato in un film alla fine del 2013, si svolgono sullo sfondo mutevole del Novecento. Karlsson gira il mondo e incontra Francisco Franco, Stalin, Charles De Gaulle, Harry Truman, Mao Tse-tung, Chiang Kai-shek, Kim Il-sung, che descrive in modo ingenuo e dissacrante. Transita da Ellis Island, dove approdavano gli immigrati in arrivo a New York, e offre al fisico Frank Oppenheimer la soluzione per costruire la prima bomba atomica. E così, il romanzo offre l’occasione per un ripasso anticonvenzionale della storia del Ventesimo secolo e delle sue ideologie.

Referenze iconografiche:    Markus Wissmann / Alamy Stock Photo

Claudio Todesco