Autore: Stephen King
Editore: Sperling e Kupfer (Milano 2013)
Temi: crescita, primo amore, prime esperienze nel mondo del lavoro, vera amicizia, idea di dolore, idea di male
Destinazione: Scuola secondaria di secondo grado
Estate 1973, North Carolina: dall’alto della ruota panoramica di Joyland per un istante il mondo sembra perfetto e le cicatrici fresche della prima delusione d’amore smettono di bruciare; il protagonista Devin, 21 anni, appena assunto come tuttofare nel parco divertimenti, può fare un giro sulla gigantesca ruota panoramica e avere uno colpo d’occhio speciale, aereo, sul mondo fatto di illusione del parco e le sue meraviglie, il Muro del Tuono, il Delirio Cosmico, il Tuffo del capitano Nemo, la Borgata Incantata.
Devin ha un disperato bisogno di cambiamento e moltissimi sogni. Sospeso nel cielo d’estate, il ragazzo capisce che anche lui è un figlio del carrozzone, un talentuoso venditore di stupore e magia, e che anche lì, nella terra della gioia, il male colpisce gratuitamente, tragicamente, proprio dove nascono le risate e si sentono dappertutto il profumo rassicurante delle mele caramellate e la parlata, il gergo del parco che trasforma tutti i turisti in frollocconi e tutti i bimbi carini in deliziosi bignè.
Joyland per Devin non sarà solo un’occasione di lavoro come tante, ma il posto in cui il destino decide che arriva un momento in cui si è indispensabili, il talento che sembra più nascosto si fa più luminoso, il male viene annientato e si cresce, irrimediabilmente, facendo posto nel proprio cuore per quello che ancora deve arrivare, per un nuovo amore, per nuovi addii e forse nuovi rimpianti.
Joyland è la storia di una morte già avvenuta, di una morte che deve arrivare ed è inaccettabile, dell’amore di una notte che si fa ricordo per sempre, ma soprattutto è una storia che ci fa pensare alla stagione irripetibile in cui si diventa, e non senza fatica, adulti.
Joyland è un romanzo intenso, in cui il tema della crescita e della ricerca orgogliosa e ostinata dell’indipendenza fa da cornice all’altro tema portante del libro, che offre numerosi spunti di riflessione: l’idea disarmante e micidiale del male nella sua gratuità, del male che turba la gioia attirando in modo potente e inesorabile altro male in un inquietante passaparola da incubo.
Come salvarsi allora? Sapendo che, se il male è potente, ancora più potenti sono la pietà, l’amicizia, il coraggio del bene, fortissimi alleati del vero amore.
In Joyland tanti sono i temi tipici di King: l’idea di un momento speciale di passaggio e crescita, come in Stagioni diverse, del soprannaturale nella realtà del quotidiano, come in Mucchio d’ossa, e soprattutto il rimpianto e il ricordo del primo amore, come nel bellissimo Cuori in Atlantide.
Molti i temi interessanti per una discussione e un approfondimento in classe: il primo incontro con il mondo del lavoro, la capacità di far brillare il proprio talento, la sensazione di indipendenza di una vita che incomincia a costruirsi in modo adulto lontano da casa e dai genitori, l’amicizia vera, gli incontri che cambiano la vita, l’idea di destino.
Referenze iconografiche: MadamSaffa/Shutterstock