Booklist - Amore di libri

In questo numero abbiamo stilato una booklist tutta dedicata all'amore… per la scuola secondaria di primo grado abbiamo privilegiato libri che raccontino la nascita e la dolcezza dell'innamoramento, mentre per quella di secondo grado le letture scelte affrontano aspetti più profondi dell'amore, toccando le dimensioni del ricordo, del sogno e della passione.

«Eros è dio possente, miracolo nel mondo in cielo. Essere millenario, ci regala i più bei tesori» (Platone, Simposio): è nelle parole antiche di Platone che sta il DNA dei tanti nodi d'amore che vivono nelle pagine di questi libri. L'amore è coraggio, struggimento, gioia e ricordo, memoria e desiderio, vita e possibilità. In definitiva è quella risposta che annichilisce tutte le domande e le rimanda a un fulcro solo, quella febbre di vita che viene da un mistero lontano, antico e stupendo quanto l'uomo stesso.

Per la scuola secondaria di primo grado la scelta ricade su libri che dell'amore celebrano la nascita, la dolcezza del primo batticuore, la meccanica positiva dei sentimenti, mentre per la scuola secondaria di secondo grado le proposte puntano a una comprensione più matura di aspetti profondi dell'amare e dell'essere amati, portando la lettura nelle dimensioni del sogno e del ricordo, della nostalgia e della passione.

Scuola secondaria di primo grado

Mark Twain, Il diario di Eva, Feltrinelli
Questo libro va alle radici stesse dell'amore: è il racconto della coppia n. 1 nella storia del mondo, perduta nella gioia pura di un eden tutto fiori e purezza. Scorrono i giorni raccontati da Eva con la semplicità buona di chi si sente «un esperimento, un semplice esperimento» di quello che invece è la parte più importante, l'inizio della storia del mondo. Eva racconta di montagne ancora da finire, di lune da fissare o da moltiplicare («Come mi piacerebbe che ce ne fossero cinque o sei! Non andrei mai a letto!»), di stelle nei capelli e dell'altro esperimento, Adamo («Volevo capire a che cosa potesse servire» annota, ironica, Eva). Forse è un rettile? O un essere come lei ma diverso? Eva osserva e prende nota delle caratteristiche di questa creatura. Verso l'altro esperimento Eva sente una curiosità più forte di quella che potrebbe provare verso qualunque altra strana meraviglia e nel parlargli Eva usa il "noi", pronome assai socializzante, ma anche segno segreto di un'unione creata, storica. È un trovarsi bene giorno per giorno, un conoscersi piano piano, tra stupori, piccole gioie e veri dolori fino alla saggia magia dell'amore, che Eva sintetizza così, lucidamente: «Ho perso il paradiso Terrestre, ma ho trovato Lui, e ne sono felice».
Eva spiega con molta calma perché ama Adamo: non perché sia intelligente, né colto, né forte, né bello: ma solo perché nello scoprirsi diversi si appartengono. Mark Twain spiega l'amore con ironia e saggia profondità; questo è un libro perfetto per ragazzi in crescita alla ricerca di indizi sul grande, naturale mistero dell'innamorarsi. La forma di diario e lo stile della narrazione, ironico e piano, sono poi di immediata comprensione, adattissimi anche a una rielaborazione didattica di scrittura creativa. Per insegnare che l'amore è vita.

Angela Sommer Bodenburg, Vampiretto cambia casa, Salani 2006
Il racconto di un primo bacio davvero eccezionale. C'è la luna piena, una musica che, sì, effettivamente è un po' una lagna, l'ambiente è quel che è (una cripta tirata a lucido per una festa) ma niente batte l'emozione del primo bacio anche se si è una vampiretta cui ancora devono crescere del tutto i canini e il tuo innamorato, Anton, è un ragazzo che appartiene al mondo di quelli che hanno le guance colorate e non dormono in vecchie bare polverose! Anton è un ragazzo straordinario: guarda con stupore come si colorano le guance di Anna alla barbosissima festa di vecchi vampiri e capisce subito che l'amore riporta la vita anche dove meno ce lo si aspetta.
Deliziosa e strana storia d'amore nella serie delle avventure di Vampiretto, fratello di Anna e migliore amico di Anton; la narrazione è semplice, divertente e adatta per la sua linearità anche a chi ha difficoltà di lettura. Indimenticabili le lacrime di gioia della dolce misteriosa Anna, che all'attonito Anton risponde come una qualunque ragazza innamorata: «Piango perché sono tanto felice». Per insegnare che l'amore è scommessa.

William Goldman, La principessa sposa, Marcos y Marcos
L'amore è davvero la cosa più bella del mondo dopo le pasticche per la tosse: questa è la sintesi perfetta di una deliziosa e divertente fiaba giocata sul più classico dei temi fiabeschi. Una bella fanciulla, Buttercup, un garzone innamorato e coraggioso, Westley, un cattivo veramente cattivo, il principe Humperdinck… e poi uno spadaccino spagnolo in cerca di vendetta, un gigante che parla solo in rima, una macchina che soffia via la vita, una palude di fuoco e molte invenzioni divertenti che animano un racconto avventuroso; riuscirà la bella Buttercup a sfuggire alle mire viscide del perfido Humperdinck e a vivere finalmente in pace con il suo unico vero amore? Il finale è sospeso come lo sono tutte le storie d'amore davvero sorprendenti. Quel che rimane è la dolce preghiera di Buttercup in trappola: «Ti prego Westley, vieni. Quando eravamo alla fattoria credevo di amarti, ma non era amore. Quando ho visto il tuo viso dietro la maschera sul fondo del burrone credevo di amarti, tuttavia non era amore ma una infatuazione profonda. Amore mio: credo di amarti ora, e ti prego, concedimi di passare la vita a provartelo. Potrei passare la vita nella Palude di fuoco cantando da mattina a sera se tu fossi al mio fianco».
William Goldman ci consegna un libro bellissimo, sullo scrivere (la storia parte infatti da una riscrittura di una storia già esistente, "la versione con le parti belle") e sull'avventura della vita, adattissimo a ragazzi che sanno riconoscere le caratteristiche della fiaba e che possono ragionare sul valore e l'importanza delle riscritture letterarie. Da questo libro è stato tratto un film delizioso, La storia fantastica, di R. Reiner, adattato dallo stesso Goldman. Per insegnare che l'amore è possibilità.

Mathias Malzieu, La meccanica del cuore, Feltrinelli
Nella notte più gelida dell'anno 1874 nasce a Edimburgo un bambino con il cuore del tutto ghiacciato: a farlo nascere è la misteriosa e ingegnosa levatrice Madeleine, che sostituisce il minuscolo cuoricino ghiacciato con gli ingranaggi un po' rumorosi di un bizzarro cucù di legno. Ma si sa, la meccanica di tutti i cuori è fragile, soprattutto quella di un cuore assemblato tra trucioli e bulloncini ramati. Ecco allora i precetti che la levatrice Madeline, specialista nel riparare tutto, cuori infranti o ossa rotte, incide per il piccolo Jack:

Uno. Non tocare le lancette. Due. Domina la rabbia. Tre. Non innamorarti, mai e poi mai, Altrimenti, nell'orologio del tuo cuore, la grande lancetta delle ore ti trafiggerà per sempre la pelle, le tue ossa si frantumeranno, e la meccanica del cuore andrà ancora una volta in pezzi.

Ma per quanto la meccanica sia fragile, tra gli ingranaggi del cuore di Jack si è sistemata proprio bene una piccola cantante andalusa, Miss Acacia, dagli occhi grandi e imperfetti. Per trovarla Jack farà un pazzo viaggio insieme a un fantastico venditore di sogni, George Meliès, che gli insegnerà una verità potente: "Se passi la vita cercando di non romperti niente, ti annoierai tantissimo!".
Una storia poetica sugli straordinari meccanismi del cuore che continua a far sentire il suo coraggioso ticchettio, nonostante le inevitabili rotture di ingranaggi e le pericolose, micidiali incrinature che a volte l'amore procura. Per insegnare che l'amore è coraggio.

Scuola secondaria di secondo grado

Lunario dei giorni d'amore, a cura di Guido Davico Bonino, Einaudi 2007
Uno spunto d'amore per ogni nuova mattina o un regalo per i sogni della notte: ecco l'amore in tutte le sue forme, vestito a festa nelle poesie o lettere dell'amore felice o in gramaglie per gli inevitabili addii o le nostalgie roventi.
Questa silloge è uno strumento utilissimo: è puro divertimento, se si tenta la sorte amorosa pescando a caso tra le corpose pagine (e si riesce a pescare magari i dodici saggi comandamenti di Andrea Cappellano sull'amore), ma può essere scoperta di autori non canonici o sconosciuti che possono poi essere approfonditi, come Edna Saint Vincent Milay, autrice di una delicatissima poesia, o il poeta Alvaro Mutis.
Di speciale interesse poi sono gli autori di culture lontane, come la poetessa cinese Shu Ting, il persiano Khayyam, il fenomenale Kokkoka (autore indiano di un trattato di epoca medievale, Il segreto dell'amore) e moltissimi altri poeti e letterati di epoche e mondi diversi.
Il libro è costellato di autori classici che permettono un ripasso che va da Omero a Platone, da Ibico a Callimaco; e ancora Ovidio, Catullo, Ausonio e tutti i nomi degli autori che hanno coltivato l'arte dell'amore in lettere.
Il gioco letterario continua quando si trovano le voci di scrittori che mai avremmo immaginato torcersi di passione; uno tra tutti, il critico Francesco De Sanctis, icona dello studio letterario, che si dispera «avido delle lettere» della sua Teresa che gli ha fatto passare due settimane di angoscia. Il professore perde la testa ed è deliziosamente umano e ancora più caro per questo. E che dire delle intense pagine che Annie Vivanti manda a Carducci, definito «bello, superbamente bello»? Di certo ci propone un modo decisamente alternativo di pensare il serissimo autore delle Odi Barbare… Per insegnare che l'amore è scoperta.

Gabriel Garcia Marquez, L'amore ai tempi del colera, Mondadori
Il tempo di Florentino Ariza si misura con quello del suo amore per la bella Fermina Daza, andatura da cerva e sguardo che incanta: ma Fermina è promessa a un altro uomo, un medico, il dottor Juvenal Urbino che sarà - a parte qualche tradimento confessato e perdonato - un buon marito per moltissimi anni.
Florentino non si arrende e segue Fermina in tutte le fasi della sua vita, fidanzata, sposa, madre, vedova. Un amore che dura da tutta una vita, anzi da «cinquantun anni. Nove mesi e quattro giorni». Un amore che non conosce cedimenti ma solo la pazienza salda dell'attesa e che verrà ricambiato e splendidamente coronato, annullando d'incanto la vecchiaia, le distanze, i giorni perduti.
Quanto sia profondo e giusto questo amore raccontato ce lo spiega bene l'autore quando scrive che Fermina e Florentino «era come se avessero saltato l'arduo calvario della vita coniugale e fossero andati senza altre circonvoluzioni all'essenza stessa dell'amore. Perché avevano vissuto insieme quanto bastava per accorgersi che l'amore era amore in qualsiasi tempo e in qualsiasi parte». Per insegnare che l'amore è pazienza.

Jostein Gaarder, La ragazza delle arance, Longanesi 2004
La storia di un amore è sempre emozionante, ma questa arriva da un'altra dimensione, quella in cui tornano a vivere le parole scritte da chi non c'è più; è la storia di un papà, Jan, scomparso da quasi undici anni e di un ragazzino, Georg, che del padre ha ricordi offuscati, come quello del sapore delle arance sbucciate ridacchiando con un papà che si credeva immortale o il luccichio delle stelle viste insieme in una sera lontana. Ma non è con questi ricordi che si può conoscere un papà scomparso così presto. Ecco allora che da un ingegnoso nascondiglio, un vecchio passeggino rosso, spunta una lunga lettera con cui Jan regala a suo figlio non un addio, ma un inizio. La lettera parla dell'amore di Jan per la misteriosa ragazza delle arance, una curiosa fanciulla che aveva «qualcosa di assolutamente speciale, di insondabilmente magico e incantevole», vista di sfuggita per caso su un tram di Oslo. Impossibile forse ritrovarla. Ma l'amore è un magnete potente e unirà tanto Jan e la "ragazza delle arance" da far scrivere loro a volte con sicurezza, a volte un po' a tentoni, la grande favola della vita.
Così, scoprendo i ricordi del papà, Georg scopre anche sé stesso e il sapere prezioso della memoria. Per insegnare che amore è ricordo.

Thòdoros Kallifatidis, Timandra, Crocetti editore 2002
In una casupola sperduta nella desolazione della Frigia una bellissima donna, Timandra, veglia il sonno inquieto di un uomo eccezionale, Alcibiade. Insieme aspettano l'assalto dei nemici, braccati fino ai confini di quel mondo greco di luce e sapienza. Alcibiade non è spaventato. Come un eroe del mito attende il corpo a corpo finale con la morte con una tranquillità stoica che è frutto della sue eccezionale educazione e con una donna che vede in lui il senso della sua stessa vita e la risposta alla domanda fondamentale: perché si ama chi si ama? Timandra racconta la sua vita all'ombra dell'agorà, tra i simposi dei racconti filosofici e le stanze del potere e alla fine ci consegna la sua personalissima risposta: «forse è vero che esistono tante risposte quanti sono gli uomini. Quello di cui bisogna rendersi conto è che ogni risposta pone nuove domande e che c'è un punto in cui tutte le domande si annullano e che una vita senza questo punto è sbagliata: e nella mia vita era lui che annullava tutte le domande».
Un romanzo che ci riporta al mondo classico ma che impone, come è nello stile del mito, una lucida interpretazione dell'amore. L'amore è una forza centripeta, che aggancia e attira a sé vite e pensieri annullando ogni altra cosa con il suo incanto a volte dolce, a volte amaro. Per insegnare che l'amore è passione.

Referenze iconografiche:  Kiselev Andrey Valerevich/Shutterstock

 

Beatrice Savino

Classicista, autrice di libri per l’infanzia e di testi scolastici, insegna lettere nella Scuola secondaria di primo grado. Per Sanoma è coautrice delle antologie Nel cuore dei libri e Lettori si diventa.