Dalla civiltà all'Educazione civica nell’insegnamento della lingua inglese negli istituti tecnici economici
L’introduzione nelle scuole dell’Educazione Civica nei suoi tre nuclei concettuali, Costituzione, Sviluppo Sostenibile e Cittadinanza Digitale, tende a favorire un principio di trasversalità che coinvolge tutte le discipline. Non si tratta, ancora una volta, di ricominciare tutto da capo, ma semplicemente di riprendere e approfondire alcune indicazioni che già si trovavano nelle “Linee Guida per il Passaggio al Nuovo Ordinamento” degli Istituti Tecnici del 2010, in cui si si legge: “Nel triennio, in cui prevalgono le discipline di indirizzo, la cultura umanistica e l’area di istruzione generale nel suo insieme non devono sentire come ridimensionato il proprio ruolo; sono piuttosto chiamate alla sfida di contribuire a dare spessore etico-sociale alle discipline di indirizzo per evitare di cadere in una visione specialistica che perda il legame con la realtà e con la storia”.
Come si colloca in questo contesto culturale e professionale la prosecuzione dello studio della lingua inglese nelle articolazioni degli Istituti Tecnici Economici ‘Amministrazione, Finanza e Marketing, ‘Relazioni internazionali per il Marketing’ e ‘Sistemi informativi aziendali’? Se, da un lato, è chiarissimo che si debba continuamente lavorare sulla progressione linguistica per portare un numero maggiore di studenti a livello B2 (richiesto anche dalle prove Invalsi), dall’altro lato non bisogna né tralasciare un approccio ai linguaggi settoriali specifici (il ‘Business English’) né dimenticarsi di fornire quegli ‘strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà’.
Quali argomenti, testi e attività didattiche si possono pertanto utilizzare nelle ore di lingua inglese in un triennio ITE, affinché si contribuisca allo sviluppo di questo atteggiamento, che si collega anche con le finalità dell’Educazione Civica? Da sempre i testi di ‘Business English’ contengono una sezione che tempo fa veniva denominata ‘Civilisation’, il cui principale oggetto di studio erano le conoscenze approfondite del mondo anglosassone. Nel corso degli anni, pur mantenendo le nozioni basilari degli aspetti storici e geografici dei Paesi di lingua inglese, si sono aggiunte tematiche di ‘Culture’, che sempre più comprendono i ‘global issues’.
Nella prefazione della pubblicazione del British Council ‘Integrating global issues in the creative English language classroom, with reference to the United Nations Sustainable Development Goals”1, di Alan Maley and Nik Peachey, 2017, si ipotizza un ‘nuovo’ docente di lingua inglese:
What do you teach them? English.
You mean grammar, verbs, nouns, pronunciation, conjugation, articles and particles, negatives and interrogatives …? That too.
What do you mean, ‘that too’? Well, I also try to teach them how to think, and feel – show them inspiration, aspiration, cooperation, participation, consolation, innovation, … help them think about globalisation, exploitation, confrontation, incarceration, discrimination, degradation, subjugation, …how inequality brings poverty, how intolerance brings violence, how need is denied by greed, how –isms become prisons, how thinking and feeling can bring about healing.
Well I don’t know about that. Maybe you should stick to language, forget about anguish. You can’t change the world.
But if I did that, I’d be a cheater, not a teacher.
Stimolati da questo nuovo ruolo, vediamo allora come trattare alcuni ‘global issues’ nel triennio ITE. Oltre alla lettura di testi relativi alle varie tematiche scelte e ai tradizionali esercizi di comprensione scritta e orale, diventa indispensabile affiancare delle attività che sensibilizzino i nostri studenti ai problemi del mondo in cui essi vivono, senza dimenticare di costruire ‘ponti’ col passato. I materiali da utilizzare non saranno quindi solo il testo scritto, ma anche video, podcast, estratti di film e canzoni.
Facciamo qualche esempio pratico. Per quanto riguarda il primo nucleo dell’Educazione Civica (Costituzione), dopo aver messo a confronto le caratteristiche principali della Magna Carta, della Costituzione inglese, americana e italiana e fornita qualche informazione sul preambolo della Dichiarazione d’Indipendenza americana, perché non fare un riferimento al film ‘National Treasure’2 e a una battuta del protagonista Ben3, per proporre poi un’attività del tipo: ‘Read the dialogue between Ben and his colleague Ian, which refers to part of the Preamble. Do you think that it’s always a citizen’s duty to act against controlling authorities? Why/why not?’. In tal modo si potranno trovare utili agganci con l’educazione civica e far riflettere gli studenti sui vari movimenti populistici che stanno nascendo in molti Paesi a seguito, per esempio, delle restrizioni post-Covid, con tutte le conseguenze del caso.
Passando al secondo nucleo dell’Educazione Civica (Sviluppo sostenibile), occorrerà fornire informazioni sintetiche sul Global Green New Deal, sullo European Green Deal e le loro interconnessioni con l’economia circolare, il NextGenerationEU Recovery Plan, la transizione ecologica e i 17 obiettivi di sostenibilità.
Un’altra ottima occasione per aiutare gli studenti to think about globalisation, exploitation, confrontation, incarceration, discrimination, degradation, subjugation e su alcuni –isms, può essere un discorso sui diritti umani, passando attraverso le forme di schiavitù moderna, il gender equality e il gender pay gap, i movimenti Me Too e Black Lives Matter e le principali ONG (come Amnesty International ed Emergency). Magari partendo anche da canzoni e generi musicali popolari tra gli studenti, quali “I Can’t Breathe” della cantautrice americana H.E.R.4 e proporre brevi attività sull’analisi di parte delle lyrics: ‘Destruction of minds, bodies, and human rights. Stripped of bloodlines, whipped and confined. This is the American pride, it′s justifying a genocide, romanticizing the theft and bloodshed that made America the land of the free. To take a black life, land of the free, to bring a gun to a peaceful fight for civil rights.’
Last but not least, anche la Cittadinanza digitale, terzo nucleo di Educazione Civica, può offrire parecchi spunti per sviluppare competenze comunicative e riflessioni sui vantaggi e le criticità del vivere online (ormai onlife): conoscere i diritti e doveri dell’essere cittadini digitali, i traguardi dell’Europa digitale per il 2030, sapere che esiste un Framework europeo delle competenze digitali per i cittadini europei e gli educatori5 e, soprattutto, far lavorare gli studenti sulle fake news e il fact cheking, obiettivi importantissimi per tutti gli studenti.
Referenze iconografiche: chayanuphol/Shutterstock
NOTE
- https://www.teachingenglish.org.uk/sites/teacheng/files/PUB_29200_
Creativity_UN_SDG_v4S_WEB.pdf - https://it.wikipedia.org/wiki/Il_mistero_dei_Templari_-_National_Treasure
- Dal film ‘National Treasure’, 2004: “But when a long train of abuses and usurpations, pursuing invariably the same object, evinces a design to reduce them under absolute despotism, it is their right, it is their duty to throw off such government and provide new guards for their future security”
- “I can’t breathe”, H.E.R. https://youtu.be/E-1Bf_XWaPE Lyrics
- https://publications.jrc.ec.europa.eu/repository/handle/JRC106281