Parlare di cittadinanza a scuola è diventato ormai un must. La formazione del futuro cittadino, consapevole e responsabile nei confronti della società e del mondo in cui vive ma soprattutto attivo e intraprendente è preciso dovere delle istituzioni scolastiche e di tutti noi docenti che abbiamo il compito di sensibilizzare i ragazzi verso tematiche quali la pace, la convivenza, i diritti umani, l’inclusione sociale, la legalità, la solidarietà, la partecipazione alla “cosa”comune, la cura del patrimonio artistico e culturale mondiale, la tutela dell’ambiente, la sostenibilità. La scuola è infatti il luogo ideale per educare i giovani alla cittadinanza, soprattutto a quella attiva, al di là del fatto che le tematiche che vi afferiscono siano sviluppate attraverso percorsi cross curricolari che “attraversano” più discipline o che invece abbiano una disciplina dedicata, l’educazione civica, che sarà istituita a partire dall’a.s. 2020/2021. Ripercorrendo gli ultimi anni della legislatura scolastica, già la Legge 107 del 13 luglio 2015 sottolineava che la scuola deve essere un laboratorio permanente di partecipazione ed educazione alla cittadinanza attiva. Solo così è possibile creare cittadini responsabili e partecipi. Le modalità con cui la scuola affronta questi temi deve essere necessariamente quella della partecipazione attiva, dell’intraprendenza, della collaborazione e dello sviluppo del pensiero critico con la creazione di percorsi che favoriscono l’acquisizione piena della capacità di lavorare insieme e la “cura” delle modalità comunicative, elementi indispensabili per l’instaurarsi di relazioni sane. Due recenti documenti richiamano ancora l’attenzione delle istituzioni scolastiche all’educazione alla cittadinanza, l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile (https://www.unric.org/it/agenda-2030), sottoscritta dall'assemblea Generale delle Nazioni Unite e le nuove Indicazioni Nazionali e Nuovi Scenari che dedicano un ampio spazio all'educazione alla cittadinanza e alla sostenibilità recitando: “L’educazione alla cittadinanza viene promossa attraverso esperienze significative che consentono di apprendere il concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e dell'ambiente e che favoriscono forme di cooperazione e solidarietà.”
Ma se gli obiettivi primari sono questi quale migliore approccio didattico del CLIL? Il CLIL infatti permette ai ragazzi di “manipolare” quanto acquisito attraverso la visione di video, immagini, grafici o la lettura di testi didattizzati e di lavorarci su in maniera collaborativa task dopo task con alto impegno cognitivo, con creatività e cura del registro comunicativo. Non dimentichiamo infatti che il CLIL si propone di raggiungere obiettivi e competenze disciplinari, in questo caso di cittadinanza attiva, attraverso la L2 mirando così anche alle competenze linguistiche e, indirettamente alle competenze sociali e alle soft skills.
Quello che propongo in questo articolo è un percorso CLIL che potrete sperimentare nella vostre classi adattandone il livello linguistico a seconda delle necessità e delle competenze linguistiche dei ragazzi. Tratta un tema attualissimo, il riscaldamento globale e la sostenibilità, partendo dal personaggio di Greta Thunberg e dall’analisi dei goal dell’Agenda 2030. Il percorso si sviluppa in tre parti, il pre-task con la presentazione dei materiali sui quali lavorare, il task cycle con una serie di compiti (task) che invitano i ragazzi, futuri cittadini, all’”azione”, parola chiave del modulo qui proposto. Un post-task conclude il percorso con momenti di riflessione e autovalutazione. Non mi resta allora che augurare a tutti buon CLIL!
PRE-TASK
- Mostriamo il video poi chiediamo alla classe “What are we talking about in the today CLIL lesson?”. Facciamo scrivere le proposte alla lavagna in modo che siano ben visibili a tutti.
- Forniamo uno schema come quello proposto e chiediamo ai ragazzi radunati in gruppi da quattro di scrivere ciò che già conoscono sull’argomento, ciascuno nel proprio spazio come nell’esempio.
- Sottolineiamo nel titolo del video la parola “inaction” poi la parola “activist” presente accanto al nome di Greta Thunberg infine invitiamo i gruppi a ragionare per qualche minuto, sempre in piccoli gruppi, sulle parole evidenziate cercando di riportare al resto della classe, alla fine dei dieci minuti affidati, il significato della presenza delle due parole correlate alla parola “action”.
- Per un’ulteriore riflessione da fare nei gruppi, incoraggiamo i ragazzi a trovare le parole chiave nel discorso di Greta e a creare una word cloud (per questo si possono usare web tool come ad esempio https://wordart.com). Le nuvole di parole potranno essere sistemate sulle pareti dell’aula o potranno essere salvate per essere utilizzate in un prodotto finale.
TASK CYCLE
Task 1: Sempre con i ragazzi radunati in piccoli gruppi proponiamo: "Read the text of the Agenda 2030 for sustainable development and analyze it (https://sustainabledevelopment.un.org/post2015/transformingourworld). Which goals refer to our topic? Together with your group classmates highlight the requested goals, then tell the rest of the class. Compare your group chosen goals with those of the other groups”.
Proponiamo ora due task con alta richiesta cognitiva e al tempo stesso molto creativi.
Task 2: Incoraggiamo la classe a riflettere su uno dei goal e a lavorare in team: Regarding the Goal 11 that says “Make cities and human settlements inclusive, safe, resilient and sustainable”, reflect: How can we change our towns to let them be more sustainable? Discuss then write a list of the needed changes”. I gruppi socializzano il lavoro alla classe al termine del tempo dato.
Task 3: "Design your ideal sustainable town. Prepare a digital or paper presentation of your ideal city then present and describe it to the class". Incoraggiamoli a riflettere su quali siano i pilastri della sostenibilità urbana (fattori legati all’ambiente, come l’energia, l’inquinamento e le emissioni, i consumi energetici, l’utilizzo di energie rinnovabili, la quota di rifiuti riciclati, le emissioni di gas serra, le catastrofi naturali, la potabilità dell’acqua e l’inquinamento dell’aria) e poi a delineare la città ideale lasciando che ne discutano prima insieme mediando le proposte provenienti dai vari componenti del gruppo. Nel caso in cui abbiano difficoltà nel comunicare, procuriamo loro dello scaffolding linguistico e dei glossari con i termini riguardanti la città e i servizi normalmente presenti sul territorio. Per quei servizi che i ragazzi creeranno ex novo, offriamo loro la possibilità di consultare dizionari o web o addirittura di coniare lessico creativo (in L2).
Task 4: Caliamo ora nel contesto di vita dei ragazzi un’ultima richiesta invitando all’azione concreta nelle loro case: “What would you change in your house to let it be more sustainable? Take your personal initiatives. Reflect then write them and refer to the class. (Si può anche richiedere di preparare una presentazione complete di disegni, didascalie, testi e animazioni da mostrare alla classe). Compare your ideas and proposals with those of your classmates”.
POST-TASK
A conclusione del modulo CLIL, facciamo un momento di riflessione e meta cognizione assieme alla classe. Richiediamo anche un momento di auto valutazione per verificare il livello di gradimento delle lezioni e il raggiungimento degli obiettivi secondo il punto di vista di ciascuno di loro. Al termine del percorso invitiamo anche a creare uno slogan in L2 che inviti all’azione concreta nell’ottica della formazione del principio di cittadinanza attiva.
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