Autore: Richard Matheson
Editore: Fanucci (Roma, 2003)
Temi: futuro, solitudine, speranza
Destinazione: Scuola secondaria di secondo grado
Gennaio 1976. Robert Neville è l’ultimo uomo sulla Terra. Circa un anno prima, infatti, un batterio sconosciuto ha infettato persone e animali, trasformandoli in vampiri. Solo Robert pare immune al contagio. L’uomo trascorre le giornate studiando come annientare il batterio e rinforzando le difese della sua casa. Di notte, invece, ci si barrica dentro, per scampare all'attacco dei vampiri.
Robert ha quasi abbandonato la speranza di trovare qualcuno come lui, qualcuno che sia ancora normale. Ma un giorno incontra Ruth e tutte le sue certezze vacillano. Scoprirà che niente è più normale. Il mondo come lui lo conosceva è ormai solo un ricordo.
L’intero romanzo si gioca sull'oscillazione tra speranza e delusione, coraggio e paura, odio e bisogno d’amore. Va in scena il dramma della Solitudine, con la maiuscola. Robert è solo “sul cuore della terra” ma si ostina a lottare contro i suoi nemici perché ha un disperato bisogno di credere che da qualche parte ci siano altri uomini come lui.
Il romanzo di Matheson è molto diverso dal film del 2007 con protagonista Will Smith. Se nel lungometraggio il regista vuole cantare il trionfo della vita e dell’umanità, per Matheson il centro narrativo sono l’angoscia e la disperazione di chi non ha più nulla a cui aggrapparsi. Lo stesso titolo, Io sono leggenda, nelle righe finali del romanzo assume un gusto amaro, beffardo, ben diverso dai toni epici del film. Il dramma, in Matheson, è tale dall'inizio alla fine e gli squarci di speranza si aprono solo per potersi richiudere violentemente, inghiottendo il lettore. Si tratta quindi di un romanzo che vale la pena leggere, ma a patto di essere pronti alla sua crudezza. Uno spunto di lavoro interessante potrebbe essere il confronto tra le due opere e fra i loro diversi linguaggi espressivi.
Per chi ama le sfide impossibili in un mondo postapocalittico, suggerirei la lettura di un altro drammatico romanzo: La strada di Cormac McCarthy. Di ambientazione diversa è invece la serie di racconti Io, robot di Isaac Asimov, un imperdibile classico del genere fantascienza.
Referenze iconografiche: Photo 12 / Alamy Stock Photo