Autore: Jon Krakauer
Editore: Corbaccio (Milano 2008)
Temi: l’idealismo, il materialismo, il rapporto genitori-figli, il rapporto con la natura
Destinazione: scuola secondaria di secondo grado, secondo biennio e quinto anno
Christopher McCandless è un idealista. In aperto contrasto con l’esistenza che i genitori e la società hanno preparato per lui, si disfa d’ogni avere, taglia i ponti col passato e si mette in viaggio per le strade d’America alla ricerca di sé stesso e di uno stile di vita più autentico. Il viaggio culmina in un’impresa estrema: vivere nelle terre inospitali del Parco Nazionale di Denali in Alaska senza alcun contatto col mondo, nutrendosi solo di quel che trova sul posto. L’avventura gli sarà fatale: Chris morirà a ventiquattro anni in solitudine, a bordo di un pullman abbandonato, intossicato dopo avere ingerito alcuni semi non commestibili. Non è la trama di un romanzo, ma una storia vera avvenuta nei primi anni novanta: Jon Krakauer l’ha raccontata prima nell’articolo Death of an Innocent, del 1993, poi nel libro Nelle terre estreme, del 1996; il regista Sean Penn, nel 2007, l’ha trasformata nel film Into The Wild, con protagonista Emile Hirsch.
La vicenda di McCandless si presta a più livelli di lettura e pone vari quesiti. La domanda di fondo, che ha affascinato lettori di tutto il mondo, è la seguente: il ragazzo è vittima di sé stesso e della propria inesperienza? In altre parole, la sua è stata una morte stupida o eroica? La sua scelta di vita sarebbe stata meno significativa e la sua esperienza meno gratificante se si fosse inoltrato nella natura meglio organizzato? L’energia giovanile di McCandless gli si è ritorta contro: l’idealismo può sconfinare nell’arroganza? L’avventura del ragazzo si muove fra due poli opposti, il desiderio di intrecciare relazioni profonde e la voglia di isolarsi, fra socialità e asocialità. Che cosa sarebbe accaduto se McCandless avesse investito le proprie energie non per allontanarsi dalla società, ma per cercare di cambiarla?
La decisione di Chris di partire è anche una reazione all’ipocrisia del padre e ai valori che egli rappresenta. Il libro si presta, dunque, a una discussione sul tema del rapporto genitori-figli. Fino a che punto può spingersi il desiderio di affrancarsi dai genitori? Quando la dialettica tra generazioni diverse diventa scontro? McCandless non si ribella solo ai genitori. Prima di partire per il suo viaggio si libera di ogni cosa che possiede e dà fuoco ai soldi che ha in tasca. La sua vicenda ha una forte valenza antimaterialista. Gli studenti di oggi considerano il materialismo come un pericolo oppure accettano acriticamente gli imperativi della società dei consumi?
La vita nelle terre selvagge dell’Alaska rappresenta agli occhi di McCandless il lasciapassare per uno stato di purezza e libertà, oltre a essere un modo molto concreto per misurare le proprie capacità e il proprio carattere. E gli studenti che cosa ne pensano? Qual è il loro rapporto con la natura, il suo fascino e i rischi a essa connessi? Il tema del riscatto dai mali della società ottenuto attraverso l’immersione nella natura può suggerire la lettura di altri celebri libri americani richiamati in modo implicito ed esplicito da Krakauer e McCandless, da Le avventure di Huckleberry Finn di Mark Twain a Walden di Henry David Thoreau e Il richiamo della foresta di Jack London.
Referenze iconografiche: Anna Durinikova/Shutterstock