Libri in classe: Yasmin Crowther, La cucina color zafferano
Autore: Yasmin Crowther
Editore: Guanda (Milano 2006)
Temi: multiculturalismo, perdita dell’identità, rapporto tra Oriente e Occidente, condizione femminile
Destinazione: Scuola secondaria di secondo grado, secondo biennio e quinto anno
“Sentì il suo mondo mancato chiamarla e spalancò le
braccia ai morti e al posto che chiamava casa”.
In una grigia giornata autunnale londinese, Sara, una giovane donna anglo-iraniana, per un banale incidente subisce la perdita del figlio che stava portando in grembo. L’avvenimento scuote in maniera particolare sua madre Maryam, emigrata a Londra in gioventù dall’Iran, che si sente in parte responsabile per quanto è accaduto a Sara.
Maryam, colpita di recente anche dalla morte della sorella, vede incrinarsi improvvisamente la propria esistenza e non riesce a trovare pace. Decide, perciò, di allontanarsi da casa per un periodo e ritornare in Iran alla ricerca di sé stessa. Il viaggio le permetterà di riaprire i conti con il proprio passato. Riemergeranno le tragiche vicende che lo hanno contrassegnato, delle quali Maryam non ha mai fatto menzione né al marito Edward né a Sara, anche se alcuni momenti di debolezza della donna avevano lasciato trapelare qualcosa di oscuro e doloroso.
Anche Sara, poco tempo dopo, segue la madre in Iran, richiamata da una sua lettera. Le due donne intraprendono un percorso di conoscenza di sé che le cambierà per sempre.
La cucina color zafferano – la prima opera di Yasmin Crowther (nata a Londra nel 1970 da padre inglese e madre iraniana) – è un romanzo prettamente femminile. Le protagoniste sono donne, e tutto il romanzo ruota intorno ai loro sentimenti e ai loro desideri. Gli uomini sono puri comprimari che non possono far altro che adeguarsi alle scelte delle donne forti con cui hanno a che fare. È così per Edward, marito di Maryam e padre di Sara, che ha sempre cercato di rompere il muro che la moglie in certi momenti costruiva dinanzi a sé e penetrare in quel mondo e in quel passato che gli erano sconosciuti; ed è così per Julian, il marito di Sara, che non può che accettare il desiderio della moglie di raggiungere la madre in Iran per riportarla a casa.
Spunti per la riflessione e l’attività in classe
- La differenza fra le religioni e culture: la Gran Bretagna è da sempre terra di immigrazione, soprattutto grazie al suo passato coloniale. Londra è una città multietnica, nella quale convivono, perlopiù pacificamente, ma a volte con disagi e contrasti, molteplici religioni e culture: cristianesimo, islam, ebraismo, induismo. Nel romanzo in questione, il tema religioso non viene praticamente toccato: Maryam e il marito Edward vivono in una dimensione esclusivamente laica e le loro incomprensioni sono soprattutto dettate dalla diversità delle culture nelle quali sono cresciuti. La loro figlia Sara è una donna inglese, ma reca comunque in sé tracce della cultura materna ed è per questo che è in grado di comprendere la propria madre meglio del padre.
- La famiglia in Iran e le differenze con la società occidentale: la madre di Sara non è cresciuta a Teheran, ma in una zona montuosa e impervia, l’altopiano del Khorasan. La sua famiglia d’origine è una famiglia tradizionale iraniana: un capofamiglia, diverse mogli, molti figli che crescono tutti insieme. In Inghilterra Maryam ed Edward costruiscono invece una famiglia mononucleare tipicamente occidentale, con una sola figlia.
- Il ruolo della donna nell’Iran tradizionale: nel paese di origine di Maryam le donne accudiscono i figli, propri e delle altre mogli, si occupano della casa, di procurarsi l’acqua, di attizzare il fuoco. Poche sono le uscite da questo schema e mai senza motivo. Il ruolo della donna è relegato all’interno dell’ambito familiare e delle mura domestiche.
- La perdita della propria identità: Maryam non è più iraniana ma non è mai stata veramente inglese. Qualcosa nel suo passato, un grosso trauma, l’ha costretta alla fuga da quell’Iran nel quale forse non si era mai riconosciuta fino in fondo, ma al quale ancora appartiene suo malgrado, tanto che la sua vita a Londra le appare come qualcosa di estraneo.
- La storia dell’Iran moderno: sullo sfondo della narrazione della vita di Maryam si proiettano le vicende dell’Iran: il contestato regime dello scià Reza Pahlavi, le prime manifestazioni contro la sua politica, infine il crollo della monarchia, nel 1979, in seguito alla rivoluzione islamica. Gli eventi storici rimangono sullo sfondo e vengono solo accennati.
Altre letture e film consigliati
- Sulle condizioni delle donne nell’Iran attuale: Leggere Lolita a Teheran, di Azar Nafisi; Viaggio di nozze a Teheran, di Azadeh Moaveni.
- Sulle famiglie multiculturali: Il mio matrimonio combinato, di Elizabeth Eslami.
- Sull’amicizia e sulla solidarietà femminili in contesti culturali difficili: La parrucchiera di Kabul, di Deborah Rodríguez.
- Sull’Iran: Persepolis (graphic novel e film d’animazione) e Pollo alle prugne (graphic novel e film), entrambi di Marjane Satrapi.
- Sull’integrazione di una famiglia in una nuova nazione e la perdita-recupero della propria identità originaria, il film: Almanya – La mia famiglia va in Germania, di Yasemin Samdereli.
- Sulle relazioni interetniche nel Regno Unito, due film: East is East, di Damien O’Donnell; Un bacio appassionato, di Ken Loach.
Referenze iconografiche: Petar Bonev/Shutterstock