Autore: Bernard Malamud
Editore: Minimum Fax (Roma 2006)
Temi: sport, eroismo, cattive amicizie, scelte, integrità, coraggio
Destinazione: Scuola secondaria di primo grado, secondo e terzo anno; Scuola secondaria di secondo grado, primo biennio
Roy Hobbs è solo un giovane della provincia americana, ma le sue idee sono molto chiare. Il viaggio che sta compiendo attraverso colline e boschi in apparenza sconfinati lo condurrà dritto al suo destino: a Chicago, a sostenere un provino con i Cubs e a diventare il migliore giocatore di baseball di tutti i tempi. La sua non è un’aspirazione arrogante né un sogno privo di fondamento, perché il talento di cui è dotato è fin da subito chiaro. Tuttavia l’incontro con l’occasione della vita si fa attendere: soltanto quindici anni dopo Roy approderà per la prima volta in una squadra di professionisti, i Knights di New York.
Dopo tanta attesa, ormai trentaquattrenne e con poco tempo a disposizione per realizzare il proprio sogno, Roy non è più disposto a starsene in disparte: il suo desiderio di affermazione lo porta a stabilire record su record, tirando fuori i Knights da una profondissima crisi e trascinandoli a risalire la classifica fino a battersi per lo scudetto della National League.
Bernard Malamud racconta la storia di un campione che non è portatore di valori totalmente positivi, ma è un personaggio sfaccettato, con momenti di smarrimento e lati oscuri. Dell’eroe tradizionale Roy Hobbs mantiene la funzione principale, quella di «mostrare alla gente comune quali traguardi può raggiungere». Tuttavia la sua figura risulta ben più problematica. È senza dubbio un esempio da imitare, ma solo nel baseball, perché per quanto riguarda la vita privata ha tratto pochi insegnamenti dalle difficoltà che ha dovuto superare; è guidato da un desiderio di rivalsa che lo porta a essere il migliore e allo stesso tempo lo divora con una fame inestinguibile di successo; e soprattutto, per gran parte del romanzo, sembra voler acquisire la fama di eroe più che esserlo veramente. Proprio in questa ambiguità consiste la grandezza di questo personaggio che, solo nel finale, costretto a fare i conti tra la realizzazione dei desideri e la fedeltà ai principi, guadagna la consapevolezza delle proprie scelte e riesce a raggiungere davvero una dimensione eroica.
Temi di discussione
Grazie all’ambientazione nel mondo dello sport Il migliore di Malamud permette di riflettere sulla figura dell’eroe in una prospettiva vicina a quella che può essere l’esperienza degli studenti.
1. Determinazione nel perseguire i propri obiettivi – Roy Hobbs sa di avere un talento naturale, ma è costretto a restare lontano dai campi da baseball a causa di un assurdo scherzo del destino che lo porta sul punto di morte proprio prima del provino che gli avrebbe aperto la strada per la celebrità. La determinazione di Roy nel continuare a perseguire il proprio sogno offre l’occasione di discutere sul tema della motivazione, della fiducia in sé stessi (che può vacillare di fronte agli ostacoli), del modo in cui si possono superare i momenti di crisi, della fatica e della tenacia necessarie al raggiungimento di uno scopo.
2. Le cattive frequentazioni – Una volta arrivato al successo Roy deve affrontare altre difficoltà, legate non al baseball ma alle nuove frequentazioni: pur incontrando personaggi positivi che nutrono nei suoi confronti un affetto sincero, viene irresistibilmente attratto da figure ambigue, che lo attirano nella loro orbita e che lo vogliono sfruttare. A partire da questo aspetto del romanzo si possono trattare le sfaccettature più problematiche del rapporto di amicizia: quanto sia forte l’influenza esercitata dagli amici, come sia possibile reagire di fronte a un amico che si comporta male, cosa comporti prendere le distanze da persone a cui si è affettivamente legati.
3. Il fine giustifica i mezzi? – Le cattive amicizie trascinano Roy in un mondo ai limiti della legalità, che minaccia gli ideali in cui ha sempre creduto. Nonostante ciò, pur di realizzare i propri obiettivi, Roy sembra disposto a cedere al compromesso e a sottostare alle nuove regole imposte dal successo. Il suo comportamento può dare avvio a una riflessione sulla difficoltà nel rimanere fedeli al proprio sistema di valori, sulla necessità di trovare dei compromessi e sul limite entro il quale questi devono stare.
4. Apparenza e autenticità – Senza dubbio Roy Hobbs incarna la figura dell’eroe e come tale egli si considera. Ma la sua prospettiva è piuttosto limitata: per quasi tutto il romanzo egli crede che la sua missione sia stabilire nuovi record e realizzare fuoricampo degni di una fama imperitura. Sarà necessario l’intervento di una donna che guarda l’uomo e non il giocatore, perché il protagonista capisca che il vero eroismo consiste nel mantenere salda la propria integrità anche nelle situazioni disperate. Questa presa di coscienza, frutto di una lunga lotta interiore, assume però una veste drammatica perché arriva quando è ormai troppo tardi. Tutta la vicenda di Roy Hobbs può essere vista come una ricerca e una riflessione sul concetto stesso di eroismo, pensato nei termini di un conflitto tra un successo universalmente riconosciuto, ma di facciata e privo di valori, e una vita più modesta, ma autentica.
Referenze iconografiche: adike/Shutterstock