La realizzazione dei moduli di orientamento formativo

Indicazioni operative e spunti di lavoro

Una panoramica delle modalità di attivazione dei moduli di orientamento e alcuni suggerimenti operativi.

Come previsto dalle Linee guida per l’orientamento, le classi del triennio delle scuole secondarie di secondo grado, a partire dall’anno scolastico 2023-2024, devono attivare, per ciascun anno di corso, moduli curriculari di orientamento formativo di almeno 30 ore.
Tali moduli possono essere integrati nei Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO), avendo cura di rispettare il monte orario minimo stabilito per lo svolgimento dei PCTO dalla legge 30 dicembre 2018, n. 145: 90 ore per i licei, 150 ore per gli istituti tecnici e 210 ore per gli istituti professionali.
All’interno delle 30 ore possono essere calcolate anche le attività svolte in modalità curriculare nell’ambito dei percorsi di orientamento di 15 ore, sostenuti e realizzati dalle Università e dagli istituti di Alta formazione artistica e musicale (AFAM), attraverso appositi accordi sottoscritti con le istituzioni scolastiche.

La progettazione dei moduli

Compete al Collegio dei docenti la progettazione dei percorsi da inserire all’interno del curricolo scolastico e da esplicitare nel Piano triennale dell’offerta formativa (PTOF) in fase di aggiornamento annuale del documento.
I docenti dovranno elaborare in modo consapevole ed efficace i percorsi rispettando quanto previsto dalle Linee guida, in modo da:

  • approfondire la valenza orientativa delle diverse discipline;
  • sviluppare competenze trasversali e professionali attraverso attività multidisciplinari;
  • selezionare gli strumenti di orientamento più idonei.

Ciò implica che sia nella fase di progettazione sia in quella di realizzazione siano coinvolti tutti i docenti del Consiglio di classe, i quali devono condividere gli obiettivi assegnati e adoperarsi per rendere la propria attività didattica sempre più orientativa.
In tal modo l’orientamento non viene delegato solo ad alcuni docenti in determinati momenti di transizione del percorso scolastico degli studenti, ma diventa parte integrante dei processi di insegnamento-apprendimento e assume valore pedagogico e didattico.
La normativa indica che i moduli di orientamento «non vanno intesi come il contenitore di una nuova disciplina o di una nuova attività educativa aggiuntiva e separata dalle altre. Sono invece uno strumento essenziale per aiutare gli studenti a fare sintesi unitaria, riflessiva e interdisciplinare della loro esperienza scolastica e formativa, in vista della costruzione in itinere del personale progetto di vita culturale e professionale […]».
Il suggerimento è quindi quello di partire dall’esperienza degli studenti; ogni disciplina può diventare uno strumento per aiutare gli allievi a conoscersi meglio e a riconoscere le proprie attitudini, i propri interessi e le proprie capacità.
I moduli possono essere svolti durante l’intero anno scolastico, senza una scansione settimanale prestabilita, grazie alla possibilità di ricorrere alla flessibilità didattica e organizzativa prevista dall’autonomia scolastica.

Il ruolo del docente tutor e del docente orientatore

Nella scuola secondaria di secondo grado il docente tutor e il docente orientatore, che hanno ricevuto una formazione ministeriale specifica in preparazione al loro ruolo, possono offrire un valido apporto nella preparazione e nel monitoraggio del progetto di orientamento di istituto.

L’E-Portfolio: uno strumento a supporto dell’orientamento

La dimensione personale dell’orientamento implica che gli studenti abbiano a disposizione degli strumenti idonei a documentare le proprie esperienze formative: uno di questi, nella scuola secondaria sia di primo che di secondo grado, è l’E-Portfolio digitale, strutturato in quattro parti:

  1. il Percorso di studi, in cui sono riportate dalla scuola le informazioni relative al profilo scolastico presenti nel sistema informativo del Ministero;
  2. lo Sviluppo delle competenze, in cui trovano documentazione le competenze sviluppate attraverso le esperienze maturate in ambito scolastico ed extrascolastico o grazie al conseguimento di certificazioni, oltre che quelle che risultano dai capolavori inseriti nel portfolio;
  3. il Capolavoro dello studente, scelto da ciascun allievo al termine di ogni anno scolastico, tra tutti i prodotti, progetti e lavori realizzati nel periodo, sia in ambito scolastico che extrascolastico, e ritenuto tra tutti quello più rappresentativo del proprio percorso scolastico e personale;
  4. l’Autovalutazione, in cui gli allievi sono chiamati a esprimere le proprie riflessioni in chiave valutativa, auto-valutativa e orientativa sul percorso svolto e il livello di sviluppo raggiunto con riferimento alle otto competenze chiave europee.

Completa la struttura dell’E-Portfolio una sezione in cui sono ricompresi, in chiave orientativa, la Certificazione delle competenze rilasciata dalla scuola e il Curriculum dello studente (allegato al diploma conseguito a seguito dell’esame di Stato del secondo ciclo).

La Piattaforma digitale unica per l’orientamento

Per consentire a studenti, docenti, istituzioni scolastiche e famiglie di avere un punto di accesso a tutti i servizi informativi e dispositivi dedicati all’orientamento, è stata istituita la Piattaforma digitale unica per l’orientamento. Oltre a essere un contenitore di informazioni utili nel passaggio tra primo e secondo ciclo di studi, tra secondo ciclo di istruzione e il sistema terziario o il mondo del lavoro, la piattaforma consente l’accesso all’E-Portfolio personale.
Per supportare le scuole nella progettazione dei moduli di orientamento all’interno della propria offerta formativa, è stata prevista un’implementazione della piattaforma PTOF all’interno del Sistema informativo dell’istruzione (SIDI). Per il prossimo aggiornamento del documento, nella sezione Offerta formativa sarà presente la voce apposita Moduli di orientamento formativo. In questa sezione, per ogni classe interessata, saranno descritte le attività di orientamento da realizzare e le relative modalità di attuazione.

Spunti di lavoro per i moduli di 30 ore 

Gli allievi della scuola secondaria di secondo grado seguiranno durante il triennio attività diverse a seconda dell’anno di corso frequentato.
Alcuni tipi di intervento sono più indicati per gli studenti di una classe terza, altri invece per allievi più grandi, già rivolti alla scelta di un nuovo percorso di studi o all’inserimento nel mondo del lavoro, come accade a chi frequenta l’ultimo anno.

Cosi per il terzo anno potrà essere utile stimolare gli allievi alla scoperta di sé, invitandoli a una prima riflessione sui loro processi di scelta e sull’applicazione di strategie guida per il loro futuro.
Si potranno altresì mettere in opera di attività che abituino gli studenti a utilizzare adeguati schemi di comunicazione nelle relazioni con i terzi, anche al di fuori del contesto scolastico.
In questo anno, che segue la conclusione dell’obbligo di istruzione, possono rendersi necessarie attività di ri-orientamento e di lotta alla dispersione scolastica: un utile strumento sono i colloqui motivazionali e la presentazione di offerte formative alternative, che possano agevolare gli allievi interessati a effettuare scelte verso nuovi percorsi professionali.

Per gli studenti del quarto anno si potrà approfondire ulteriormente il tema della motivazione, inteso come spinta al soddisfacimento di un bisogno di apprendimento e di acquisizione di competenze, e favorire l’autoefficacia, intesa come fiducia che ciascun individuo possiede nella possibilità di mettere in atto azioni e comportamenti che lo conducano al raggiungimento dei propri obiettivi.
Nell’ambito delle attività legate ai PCTO si potranno promuovere tutte le iniziative volte ad avvicinare gli allievi al mondo del lavoro e/o all’offerta formativa terziaria. Gli studenti dovranno essere consapevoli che le competenze trasversali (soft skills), acquisite anche attraverso le esperienze di PCTO, rappresentano un elemento essenziale per la loro futura vita professionale e costituiranno la controparte delle hard skills, che saranno misurabili oggettivamente attraverso test e certificazioni.
In stretta relazione con quanto appena indicato si potranno attivare attività idonee a far emergere il pensiero analitico e la capacità di risolvere problemi, o che stimolino negli alunni la creatività e lo spirito di iniziativa. Attraverso schede di osservazione si potranno analizzare i comportamenti messi in atto sia dai singoli che dal gruppo classe e valutare attitudini e caratteristiche quali la capacità di lavorare in gruppo, la flessibilità, la capacità di analisi e di sintesi, le doti organizzative e così via. 

Per gli studenti del quinto anno si potranno attivare percorsi di autoimprenditorialità, attraverso i quali essi potranno riflettere sul loro livello di preparazione rispetto alle competenze organizzative e all’assunzione di responsabilità. L’obiettivo è favorire le abilità di pianificazione ed esecuzione di progetti, sia in ambito lavorativo sia in ambito formativo.
Si potranno poi accompagnare gli allievi nella progettazione del proprio futuro dopo il conseguimento del diploma, mettendo loro a disposizione i dati e le informazioni provenienti delle Università, dagli enti di Alta formazione e ricerca, da quelli di istruzione terziaria (quali gli ITS Academy); ma anche preparandoli al mondo del lavoro, attraverso la redazione del curriculum vitae e della lettera di presentazione e illustrando i canali esistenti per la ricerca del lavoro e il loro funzionamento.

Risulta dunque evidente, come detto sopra, che il processo di orientamento deve coinvolgere l’intero corpo docente, chiamato a operare con modalità nuove, che non sempre prevedono un diretto coinvolgimento disciplinare.
A fianco di queste attività di orientamento “nuove” coesistono tutte quelle di tipo tradizionale, tra le quali, ad esempio, gli incontri con esperti del mondo del lavoro o del mondo accademico, le iniziative realizzate per avvicinare gli studenti al volontariato e all’impegno sociale, le visite aziendali o a enti culturali, artistici e di ricerca scientifica. Tutte devono trovare idoneo spazio in orario curricolare ed essere effettuate a favore dell’intero gruppo classe.

Referenze iconografiche: Guitar photographer/Shutterstock

Giorgia Lorenzato

Laureata in economia presso l’Università di Torino, è docente di economia aziendale in un istituto tecnico della cintura torinese. Autrice di testi e supporti multimediali a carattere giuridico-aziendale, opera nel campo della progettazione didattica e della formazione dei docenti in collaborazione con diversi istituti superiori e enti quali Invalsi e Indire. Nei suoi contributi tratta prevalentemente tematiche relative ai PCTO, con particolare attenzione all’orientamento, e alla didattica interdisciplinare per competenze.