La scuola di Greta: educazione ambientale

Intervista a sei Dirigenti scolastici sul tema dell’educazione ambientale

Con i Fridays for Future le scuole per la prima volta hanno fatto l’esperienza della “manifestazione autorizzata” e caldeggiata direttamente dal Ministero. Ma come sono state vissute le giornate per il clima negli Istituti? In che modo viene connesso questo tema all’offerta formativa? E qual è stata la reazione delle famiglie? Di seguito l’intervista a sei Dirigenti scolastici.

Dopo Ingvar Kamprad, meglio noto come “Mister Ikea”, un’altra controversa figura svedese sta cambiando radicalmente il nostro stile di vita: si tratta naturalmente della giovane Greta Thunberg che ha il merito di aver imposto il tema dello sviluppo sostenibile nel dibattito pubblico. Ma oltre al mondo ambientalista, Greta ha rivoluzionato anche quello della scuola, che per la prima volta ha vissuto l’esperienza della “manifestazione autorizzata” anzi caldeggiata direttamente dal Ministero con apposita nota circolare. L’evento è stato sicuramente significativo, non solo per la burocrazia scolastica, nella quale come è noto i precedenti fanno spesso giurisprudenza, ma anche per la dimensione educativa, in quanto si è riproposto in forma nuova e indubbiamente coinvolgente un tema che in realtà fa parte da diversi anni dell’offerta formativa: l’educazione ambientale.

Con la chiamata in piazza dei Fridays for Future il tema è tornato di prepotente attualità nelle scuole di ogni ordine e grado e per questo abbiamo voluto fare una carrellata di quanto è successo attraverso un’intervista a sei Dirigenti scolastici, di I ciclo e II ciclo, di Milano, Roma e Napoli: Sabrina Zinno del “5° Circolo didattico” di Giugliano di Napoli, Concetta Pragliola dell’IC "Piazza Leonardo da Vinci" di Milano, Giovanni Cogliandro dell’IC “Mozart” di Roma, Mirko Franceschi dell’IIS “Piero della Francesca” di San Donato Milanese, Sonia Schirato del Liceo “Plauto” di Roma e Raffaele D’Alterio dell’IPIA “Michele Niglio” di Frattamaggiore con sede associata a Grumo Nevano (Napoli).

Come sono state vissute le giornate per il clima nella sua scuola? I futuri cittadini del mondo sono davvero così sensibili a questo tema?

Zinno (“5° circolo”, infanzia e primaria) Il “5° Circolo” di Giugliano in Campania è una Green School certificata per l'impegno nel ridurre il proprio impatto ambientale e nell’educare i propri studenti ad adottare un comportamento attivo e virtuoso per l'ambiente. Tra gli obiettivi formativi riconfermati nel PTOF 2019-2022 occupa un posto rilevante lo «sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali».

Le Green Schools, come lo nostra, hanno la caratteristica di essere:

  • esempio di collaborazione e di cittadinanza attiva.  Studenti, insegnanti e personale non docente collaborano tutti per l’obiettivo comune di tutelare l’ambiente e integrare nella didattica le tematiche ambientali, diventando così un buon esempio sia di sostenibilità ambientale che di innovazione didattica.
  • responsabili. Attraverso semplici comportamenti controllano e riducono i consumi energetici ponendo attenzione all’uso delle luci e migliorano la raccolta differenziata, riducendo gli sprechi alimentari ed eliminando l’uso delle bottigliette di plastica nelle mense.
  • creative. Sono tante le invenzioni trovate dalle scuole per fare sviluppo sostenibile: dall’open day dedicato ad “Ambiente Innovazione” alla piattaforma mobile che segue i bambini per raccogliere i rifiuti; dalla creazione di oggetti con materiali di riuso, alla realizzazione di video-spot.
  • innovative e smart.  Nella didattica le tematiche dello sviluppo sostenibile sono pienamente integrate nelle materie di studio innovando così il percorso formativo degli studenti verso profili green e verso l’uso delle nuove tecnologie.

Pragliola (“P.za Leonardo da Vinci”, IC) Nella scuola primaria e secondaria di primo grado, la sensibilità sui temi ambientali è molto forte, in quanto spesso, nelle lezioni, gli alunni vengono a contatto con questi temi, data la loro caratteristica multidimensionale e transdisciplinare. Le giornate per il clima sono state per gli studenti l’occasione per riflettere sulle pratiche quotidiane che hanno a che fare con la tutela dell’ambiente e per capire che assumere comportamenti responsabili da parte di tutti può veramente salvare il futuro del nostro pianeta. L’entusiasmo e il coinvolgimento emotivo degli studenti sono stati il sintomo di come nella scuola, anche in età diverse, ci siano temi che possono diventare patrimonio della comunità scolastica e riportare al centro dell’attenzione i grandi temi che caratterizzano l’attuale mondo globalizzato.

Cogliandro (“Mozart”, IC) La nostra scuola ha organizzato un sit-in nel cortile scolastico, nel corso del quale gli studenti hanno presentato i loro elaborati, frutto di riflessioni e di alcuni incontri di approfondimento sul tema del surriscaldamento globale, della responsabilità degli uomini per la tutela del creato e del contrasto all’inquinamento in generale. Alcune classi della Secondaria di primo grado hanno partecipato con la stesura di testi inerenti a queste tematiche e la lettura di commenti di alcune figure simbolo di questa battaglia. Il tutto è stato caratterizzato da un approccio positivo e gioioso, accompagnato dai canti dei bambini della Primaria e dal suono delle chitarre: la nostra scuola ha infatti una sezione a indirizzo musicale e per tradizione nutre una peculiare attenzione alla musica. Inoltre ha avuto luogo una sfilata con abiti creati con materiali riciclati e per l’occasione tutto il cortile è stato tappezzato da cartelloni e striscioni esplicativi. Sia gli alunni più piccoli che quelli più grandi hanno accolto l’evento in modo naturale e positivo e con grande entusiasmo che ha suscitato l’attenzione e l’apprezzamento dei docenti.

Franceschi (IIS “Piero della Francesca”, secondaria II grado) Il grado di coinvolgimento giovanile creato da questa iniziativa è stato davvero notevole e difficile da spiegare, in quanto riguarda le tematiche ecologiche che sono state ripetutamente al centro dell’attenzione negli anni, ma senza che ciò portasse a mobilitazioni di questo tipo. Nel considerare questo tema non si può prescindere dalla figura di Greta. Questa presenta ambivalenze che catturano l’attenzione e plasmano una immagine carismatica e seduttiva per le giovani generazioni. Da un lato la sua protesta si materializza nel non andare a scuola di venerdì per scendere in piazza in difesa del clima, dall’altro la ragazza gode di un notevole successo scolastico che rende non problematica la sua defezione. Da un lato Greta propone un’immagine giovanile, innocente rispetto agli sprechi energetici che influiscono negativamente sul clima, dall’altro non si tratta di una preadolescente, come potrebbe apparire. Da un lato il suo messaggio è di rifiuto e opposizione alle “negligenze” del mondo adulto, dall’altro sa certamente rapportarsi al mondo degli adulti. Da un lato revoca credibilità e attacca apertamente il complesso politico-istituzionale che compromette il futuro trascurando il clima, dall’altro la sua figura viene rilanciata e amplificata dal sistema di comunicazione che si regge sugli stessi interessi, anche perché viene accolta dagli organismi politico-istituzionali di massimo rilevo. Questo insieme di ambivalenze, qui appena abbozzato, rende Greta un personaggio polisemico, con forti connotazioni carismatiche, seduttivo per le persone caratterizzate allo stesso modo (seppure in modo parziale). Solo così si può spiegare la sua imitazione da parte di molti giovani che potrebbero permettersi qualsiasi cosa, tranne perdere giorni di scuola.

Schirato (Liceo “Plauto”, secondaria II grado) I nostri studenti sono estremamente sensibili a questo tema. Hanno partecipato in massa alla manifestazione Fridays for Future del 27 settembre, coordinandosi con la Rete degli Studenti Medi, organizzando gruppi e portando cartelli e striscioni della scuola. Nei giorni successivi i ragazzi ne hanno discusso in classe con i docenti mostrando grande coinvolgimento. I giovani non sono così distratti come si crede: di fronte agli stimoli giusti mostrano profondità, capacità di analisi e valutazione, sensibilità e responsabilità. Basti pensare che, nell’ambito delle attività volte a festeggiare la Notte Nazionale del Liceo Classico, che si terrà il 17 gennaio prossimo presso il nostro Istituto, il tema prescelto è “Natura. Magna Mater”. Per la serata i ragazzi stanno preparando numerose performance e attività mirate a celebrare gli studi classici e incentrate sull’ecosostenibilità e sul racconto del rapporto tra Intellettuali e Natura attraverso i secoli. Nel recepire le esigenze della modernità la nostra scuola ha quindi deciso di lanciare il progetto “Liceo Plauto green plastic free” per promuovere lo sviluppo di comportamenti responsabili quali per esempio il contrasto all’uso smodato della plastica usa e getta e il potenziamento della raccolta differenziata. Siamo per questo già parte della neonata Rete Green Schools, gruppo di Istituti che mira a ridurre il proprio impatto sull’ambiente e a educare alla sua tutela. Certo, c’è ancora da fare molta strada nella direzione di una consapevolezza vera e profonda, ma siamo certi che, con il nostro supporto, le nuove generazioni la percorreranno con entusiasmo.

D’Alterio (IPIA “Michele Niglio”, secondaria II grado) Il giorno 26 settembre, nell’Aula Magna del nostro Istituto si è svolto un incontro dedicato alle emergenze climatiche del pianeta con la partecipazione del DS, dei docenti in servizio e di tutte le classi, coinvolte a turno nella visione di materiali predisposti dai docenti di Scienze della Terra con la collaborazione dei colleghi di Lingue e di Lettere. I ragazzi hanno letto testi, visto slide e video e hanno partecipato a un dibattito sull’argomento dimostrando interesse e coinvolgimento.

Da parte degli insegnanti e della scuola in generale come è stata collegata questa giornata alla vostra offerta formativa?

Zinno (“5° circolo”, infanzia e primaria) Il “5° Circolo” ha sempre avuto a cuore l'ambiente e lo scorso anno scolastico ha aderito al progetto pilota “Ciak si Scienza”. con l'Università “Federico II”, realizzando una Tg informativo e di sensibilizzazione rivolto alle famiglie utilizzando i finanziamenti PON. Nell'ambito di Scuola Viva (POR) per tre annualità il laboratorio di educazione ambientale ha incrementato le pratiche quotidiane di rispetto dell’ambiente già coltivate nel curricolare. I principali obiettivi sono stati: comprendere il concetto di interdipendenza tra uomo e ambiente, acquisire consapevolezza del valore naturalistico e culturale del proprio territorio, saper riconoscere i comportamenti non rispettosi dell’ambiente e imparare ad attuare quotidianamente la gestione sostenibile dei rifiuti.

Pragliola (“P.za Leonardo da Vinci”, IC) Oltre alle progettazioni che da anni caratterizzano l’offerta formativa della scuola sui temi del benessere e della salute, le giornate per il clima sono diventate spunto per moduli didattici imperniati sul futuro del nostro pianeta e occasione per collegare tra loro problematiche diverse, veicolate nell’Agenda 2030. L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è stato il punto di partenza per orientare l’attenzione degli studenti sui temi quali il contrasto del cambiamento climatico, l’energia pulita e accessibile, il problema dell’acqua pulita e dell’igiene, lo sviluppo delle città in un’ottica di rispetto dell’ambiente, i temi della vita sulla terra e nel mare. I docenti hanno così fatto leva sul concetto di sviluppo sostenibile – definito come uno sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle future generazioni di soddisfare i propri – e di conseguenza, hanno potuto far capire alle nuove generazioni che per raggiungere uno sviluppo sostenibile è importante armonizzare tre elementi fondamentali: la crescita economica, l’inclusione sociale e la tutela dell’ambiente.

Cogliandro (“Mozart”, IC) La tematica del rispetto per l’ambiente va secondo la nostra scuola di pari passo con l’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione e in generale si declina in maniera trasversale in tutte le discipline scolastiche. Il rispetto di sé, degli altri e di ciò che li circonda è alla base di una Repubblica veramente progredita, di uno Stato civile e moderno. Tale declinazione trasversale parte dal rispetto dell’ambiente scolastico fino a comprendere quello domestico, del quartiere e così via, con ricadute sulla società in generale. Il rispetto e la partecipazione sono disposizioni dell’animo che si apprendono da piccoli, con l’esempio e l’ascolto, non solo tra le mura domestiche ma anche sui banchi di scuola.

Franceschi (IIS “Piero della Francesca”, secondaria II grado) Volendo essere sinceri, non vi è alcun collegamento di tipo formalizzato. La reazione dei docenti è diversa da caso a caso e legata sia alla disciplina insegnata, che alla percezione delle attitudini scolastiche dei ragazzi coinvolti. D’altronde, il tipo di manifestazione (lo sciopero scolastico per il clima, cioè lo stare assenti da scuola come forma di protesta) non si accorda con l’attività didattica, col lavoro comune tra docenti e studenti di co-costruzione della conoscenza. La partecipazione agli scioperi e alle manifestazioni può avere un ritorno positivo nell’attività scolastica nella misura in cui produca una maggiore consapevolezza negli studenti e porti con sé un maggiore impegno di studio e preparazione ad affrontare le problematiche ecologiche. Non possiamo nascondere, però, che a volte lo sciopero coinvolge alunni scolasticamente deboli e l’assenza da scuola può produrre effetti negativi sul rendimento. Se la protesta dovesse estendersi e perdurare, è possibile essere facili profeti prevedendo l’aumento delle problematiche legate all’insuccesso scolastico.

Schirato (Liceo “Plauto”, secondaria II grado) Da quest’anno il nostro Liceo sta lavorando con impegno al raggiungimento degli obiettivi promossi dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile lavorando con approccio sistemico sulla base dell’idea che la sostenibilità non sia unicamente una questione ambientale, ma necessiti di una visione integrata. Il Liceo è in questo impegnato attivamente e quotidianamente: dal progetto “Liceo Plauto Green Plastic Free” che ha già ricevuto il patrocinio del nostro Municipio, all’organizzazione di lezioni di ecosostenibilità tenute da docenti specializzati, alla collaborazione con Amnesty International per il progetto “Scuole amiche dei diritti umani” che fornisce ai nostri studenti l’eccezionale occasione di ragionare insieme a esperti sulle conseguenze sociali e antropologiche dei cambiamenti climatici.

D’Alterio (IPIA “Michele Niglio”, secondaria II grado) La maggior parte dei docenti dell’Istituto, nella giornata che ha preceduto l’incontro in Aula Magna, ha preparato i propri alunni attraverso dibattiti sul tema e letture di testi. In ogni caso la sensibilizzazione sui temi ambientali e climatici è stata attuata anche negli anni precedenti, invitando associazioni e aderendo a progetti mirati come “Ecobelle” con le alunne di moda che hanno preparato abiti con gli scarti di stoffe e come quello seguito dalla prof.ssa Anatriello sulla differenziazione e il riciclo dei rifiuti. Inoltre, nell’ambito del potenziamento di Diritto è stato affrontato il tema della “terra dei fuochi” coinvolgendo gli studenti nella lettura in classe di specifici testi.

Le famiglie sono state presenti in questo evento? Come hanno reagito all’invito del Ministro a favorire la partecipazione alla manifestazione?

Zinno (“5° circolo”, infanzia e primaria) Nell'ambito del progetto “Io leggo perché... tanti libri per cambiare il mondo”, i genitori hanno donato alla scuola alcuni testi consigliati tra i quali libri sulla tematica ambientale “Un pianeta da salvare. Greta e le altre”. Tali libri che sono stati oggetto di lettura ad alta voce durante le giornate dedicate all’iniziativa “Libriamoci”.

Pragliola (“P.za Leonardo da Vinci”, IC) Le famiglie hanno mostrato grande interesse verso il tema del clima e del rispetto dell’ambiente, cercando di dare il proprio contributo a eventi organizzati dalla scuola e mostrandosi disponibili a collaborare per favorire nei propri figli comportamenti responsabili. La comunità scolastica e la famiglia, in un processo di reciproco riconoscimento del ruolo fondamentale che ciascuno di essi può esercitare su questo tema, hanno cercato di approfittare di questa occasione per richiamare l’attenzione su come anche piccoli, ma significativi, gesti individuali possano contribuire al miglioramento della vita sulla terra. Molti genitori hanno accolto con favore l’invito del Ministro a partecipare alla manifestazione, accompagnando i propri figli in piazza, dove hanno potuto mostrare i cartelloni prodotti a scuola. Altri hanno espresso qualche perplessità, ritenendo che su un tema così delicato e di vitale importanza per il nostro futuro, la riflessione a scuola con una giornata interamente dedicata al clima e alla tutela ambientale avrebbe avuto maggiore significatività per una crescita consapevole dei nostri alunni.

Cogliandro (“Mozart”, IC) Le famiglie hanno reagito al sit-in in giardino in maniera propositiva. Erano presenti solo pochi rappresentanti dei genitori a causa dell’impegno lavorativo, tuttavia in maniera indiretta le famiglie hanno fatto sentire il loro appoggio e il loro apprezzamento per questa iniziativa. Possiamo dire che l’intera giornata è stata vissuta da tutti come un momento di studio e di riflessione comunitaria sincera e originale.

Franceschi (IIS “Piero della Francesca”, secondaria II grado) Per ora non vi sono reazioni significative. Nel nostro Istituto la partecipazione dei genitori agli organi collegiali e, in generale, alle attività della scuola, è piuttosto limitata. Un po’ perché i genitori lavorano e hanno scarsa disponibilità di tempo, un po’ perché vi è la convinzione che gli adolescenti debbano cominciare a camminare con le loro gambe. Le poche reazioni sono ambivalenti e legate alla sensibilità individuale.

Schirato (Liceo “Plauto”, secondaria II grado) Quando si tratta di liceali le famiglie concordano con i figli la partecipazione a eventi del genere ma poi lasciano che questi si organizzino autonomamente. Data la grande adesione registrata possiamo logicamente supporre che, in questo caso, adulti e ragazzi condividano le medesime idee e il supporto dimostrato dai rappresentanti dei genitori ai progetti ecosostenibili proposti quest’anno dal Liceo lo dimostra. Insomma, contro tutti gli stereotipi, Scuola e Famiglie unite insieme verso un comune obiettivo.

D’Alterio (IPIA “Michele Niglio”, secondaria II grado) Le famiglie sono state informate della giornata d’Istituto dedicata al clima e, pur non partecipando per impegni lavorativi, hanno sollecitato i ragazzi a vivere con il dovuto interesse un momento giudicato da tutti importante per la loro crescita. Gli studenti hanno preparato slogan e condiviso idee con i loro coetanei provenienti da altri Istituti. Tornati a casa hanno riportato aspetti dell’attività svolta, valutata positivamente, come riscontrato dai coordinatori di classe che hanno avuto occasione di contattare e incontrare di persona i singoli genitori.

Come si vede, pur nella diversità del nostro Paese, l’offerta formativa delle scuole registra delle costanti significative, quanto meno su questo tema. Innanzitutto una progettualità diffusa, che ha saputo, soprattutto nel primo ciclo, ricollocare la provocazione di Greta in un percorso didattico sperimentato e sedimentato. In secondo luogo la tendenza a realizzare in gesti e azioni concrete la cura per l’ambiente, soprattutto attraverso le Green Schools e infine, questo soprattutto nel secondo ciclo, l’attenzione a una lettura critica del “fenomeno Greta” nella direzione di quel discernimento rispetto alle sollecitazioni mediatiche che è sempre più importante nella nostra proposta formativa.

Zinno ("5° circolo", infanzia e primaria)

Referenze iconografiche: Liv Oeian/Shutterstock

Giuseppe Bonelli

Dirigente scolastico, ha ricoperto diversi incarichi presso il Miur e l’Ufficio scolastico regionale, dove in particolare, ha svolto incarichi ispettivi e, tra il 2013 e il 2015, ha assunto la dirigenza dell’Ufficio Ordinamenti scolastici ed Esami di Stato. Attualmente dirige l’ufficio scolastico provinciale di Brescia. Si è sempre occupato di politica scolastica e ha avuto incarichi di diretta collaborazione con i ministri De Mauro e Fioroni.