La Scuola e le competizioni scientifiche

Un buon motivo per partecipare a concorsi e manifestazioni STEM

Vale la pena di partecipare a concorsi scolastici proposti alle scuole di ogni ordine e grado riguardanti vari ambiti, da quelli scientifici a quelli letterari, storici, naturalistici, linguistici e molto altro? L’autore spiega perché sì raccontando l’esperienza del concorso I Giovani e le Scienze.

«La scienza ci insegna a non trascurare niente, a non disdegnare gli inizi modesti, in quanto nel piccolo sono sempre presenti i principi del grande, come nel grande è contenuto il piccolo.»
Michael Faraday

Lo scopo della scienza non è tanto quello di aprire la porta all’infinito sapere, quanto di porre una barriera all’infinita ignoranza.
Bertolt Brecht

La mente scientifica non fornisce tanto le risposte giuste quanto le giuste domande.
Claude Levi-Strauss

Scienze_04Aprile2025_Frati_shutterstock_2589911765Spesso ci si chiede se valga la pena o meno di partecipare a concorsi scolastici proposti alle scuole di ogni ordine e grado riguardanti vari ambiti, da quelli scientifici a quelli letterari, storici, naturalistici, linguistici e molto altro.

L’istruzione e la formazione di alta qualità nonché l’apprendimento informale e non formale permettono a studentesse e studenti di raggiungere le competenze e le qualifiche necessarie per una partecipazione attiva alla società.
A questo proposito, l’esperienza della partecipazione a eventi scientifici che riguardano il settore VET - Vocational Education and Training, darà allo studente la possibilità della promozione del riconoscimento dell’apprendimento non formale e informale, compreso lo sviluppo e la formazione permanente a sostegno del proprio futuro professionale e personale.
Per quanto concerne soprattutto l’istruzione secondaria superiore di secondo grado ritengo sia utile nell’ambito dell’ampliamento dell’offerta formativa proporre la partecipazione a concorsi e manifestazioni che riguardano le discipline STEM per svariati motivi.

  • La partecipazione a concorsi scientifici sia nazionali sia internazionali incoraggia gli studenti a scoprire nuove aree di interesse e li stimola nell’apprendimento delle discipline STEM. Fattore molto importante è rappresentato dal fatto che, essendo una attività facoltativa su base volontaria, gli studenti interessati vedono accrescere il loro bagaglio di esperienze e sono nel contempo incentivati a proseguire nelle carriere scientifiche, incontrare ricercatori e professionisti che potranno rivelarsi utili per future collaborazioni/studi/stage.
  • Il lavoro a progetti di ricerca presentati in tali occasioni – oltre a far sviluppare agli studenti competenze importanti come il problem solving, il team building, il pensiero critico – offre loro l’opportunità di applicare le conoscenze in situazioni reali e spesso complesse favorendo interessanti esperienze pratiche che magari a scuola spesso non si trovano ad affrontare.
  • Gli studenti coinvolti in competizioni scientifiche che richiedono impegno, ricerca, costanza sono stimolati e gratificati e tutto ciò può tradursi in un approccio più “serio” allo studio o allo sviluppo di un metodo di studio più completo.
  • Nelle competizioni scientifiche si ha l’opportunità di incontrare studenti, insegnanti, esperti dei vari settori che, condividendo gli stessi interessi, rappresentano un’ottima opportunità di crescita professionale e personale (networking).
  • In occasione di eventi scientifici come gare e concorsi per le scuole, gli alunni hanno anche la possibilità di partecipare a seminari, workshop, conferenze di notevole valore accademico che possono far conoscere scienziati, ricercatori o divulgatori scientifici (spesso i relatori sono molto conosciuti).
  • Tra gli innumerevoli vantaggi riscontrati, non è da sottovalutare che ci sono competizioni scientifiche nazionali e internazionali di notevole valore che possono arricchire il curriculum dello studente e magari proiettarlo in contesti accademici o professionali a lui sconosciuti. Tale esperienza permette loro di scegliere il cammino formativo più conforme alle proprie attitudini e quindi capace di generare una più forte motivazione professionale. Non tralasciamo il fatto che in tali eventi scientifici vengono presentate le ultime ricerche, scoperte, innovazioni nel campo delle biotecnologie, dell’I.A., delle discipline STEM.
  • Spesso la partecipazione degli studenti a gare e concorsi scientifici favorisce l’acquisizione di competenze e quindi un impatto più facilitato nel passaggio dalla scuola al mondo del lavoro e rappresenta un momento di educazione alla persona, una formazione del senso civico proprio della cittadinanza intesa come esercizio autonomo di responsabilità da parte del soggetto.
  • La partecipazione a tali eventi offre anche alla scuola l’opportunità di avere una visibilità internazionale e a costruire una reputazione notevole favorendo in prospettiva collaborazioni e partenariati con scuole, istituzioni, centri di ricerca, aziende del settore di riferimento.

Come può la scuola tradurre in azioni e buone pratiche tutto ciò?

Attraverso la predisposizione e l’inserimento nel Piano triennale dell’Offerta formativa di una specifica area denominata “Gare e Concorsi” o “Progetti di Ricerca”. Stiliamo qui un elenco degli step necessari per partire.

  1. Definire nell’Atto di Indirizzo del Dirigente scolastico le priorità.
  2. Gli organi collegiali procedono all’istituzione di una Commissione specifica che possa selezionare i progetti presentati dai docenti e soprattutto le competizioni scientifiche locali, nazionali e internazionali alle quali aderire (naturalmente in relazione al livello scolastico degli studenti e al grado di istruzione).
  3. Promuovere azioni di carattere organizzativo, associativo, costituire reti che possano favorire un dialogo e soprattutto una collaborazione per la crescita professionale dei docenti e di tutta la comunità scolastica. In tale ottica è necessario anche il coinvolgimento attivo di studenti, delle loro famiglie e del personale A.T.A. (tecnici di laboratorio, personale amministrativo, tecnici informatici) che dovranno offrire la loro disponibilità in orario extra scolastico.
  4. Una volta che si è cercato di sensibilizzare la comunità scolastica, è necessario predisporre una comunicazione ufficiale nella quale si chiede la costituzione di un gruppo di lavoro con ruoli che andranno specificati: coordinatore del gruppo di lavoro, studenti e/o classi che partecipano, personale non docente che aderisce, ecc.
  5. Il coordinatore, una volta costituito il gruppo, organizzerà un calendario di incontri in classe e/o in laboratorio per analizzare il regolamento della competizione scientifica: temi, tempi, modalità, requisiti di partecipazione, scadenze, eventuale supporto esterno di esperti e/o sponsor, ecc.
  6. In base alle varie tipologie di concorsi scientifici sarà necessario creare dei sotto-gruppi con un docente tutor che seguirà i lavori dettati dalle scadenze. È importante definire un calendario in base agli impegni di tutti gli attori, alle necessità della scuola (orari di apertura/chiusura pomeridiana, disponibilità dei collaboratori scolastici, dei tecnici di laboratorio, dell’Ufficio tecnico per eventuali richieste di materiali ecc.). Fondamentale per la perfetta preparazione al concorso è l’accesso alle risorse della scuola relative a libri, ricerche, esperimenti già attuati, materiali per il progetto.
  7. Il coordinatore del progetto deve seguire gli studenti nella presentazione del loro lavoro organizzando prove anche alla presenza di pubblico che può essere rappresentato dai compagni di classe, dai genitori, ecc. per favorire le capacità comunicative dei partecipanti e la gestione delle emozioni.
  8. Nel momento in cui si inizia a implementare il gruppo di lavoro sarà fondamentale nominare il docente referente che dovrà seguire tutta la procedura burocratica di registrazione al concorso, eventuale predisposizione di video e/o altro materiale da caricare nelle varie piattaforme, accordi su eventuali partecipazioni finanziare per registrarsi, logistica (se il concorso si svolge in altri territori o addirittura all’estero). A tale proposito, per gare e/o concorsi che si svolgono all’estero è interessante per le scuole valutare la possibilità di utilizzare il Programma Erasmus+ settore V.E.T. (VET – Vocational Education and Training).
    Molte fondazioni bancarie territoriali offrono la possibilità di partecipare a bandi che finanziano opportunità di crescita formativa e professionale per gli studenti.
  9. Al termine della gara e/o concorso, il gruppo di lavoro programma un incontro di feedback in cui si analizzano i minus e i plus, si cercano spunti di miglioramento e soprattutto si devono trovare modalità di disseminazione dei risultati raggiunti per riconoscere l’impegno della squadra (comunicazioni ufficiali sui social, sul sito della scuola, sulla stampa locale, in occasione di assemblee di Istituto, ecc). La condivisione delle esperienze, oltre che a celebrare eventuali successi, aiuta anche a promuovere la partecipazione futura, l’interesse per le discipline scientifiche e le carriere STEM.

I Giovani e le Scienze: selezione italiana per il concorso dell’Unione Europea dei giovani scienziati e per i più prestigiosi eventi internazionali degli studenti eccellenti.

Scienze_04Aprile2025_Frati_shutterstock_offset_2443292207A partire dal 2008, I giovani e le scienze è inserito nel programma di individuazione e valorizzazione delle eccellenze Io merito del Ministero dell’Istruzione e del Merito nell’ambito scientifico e tecnologico.

Il progetto per la valorizzazione delle eccellenze viene introdotto con la Legge n. 1 11/01/2007 e, dopo una prima fase transitoria, è ora disciplinato dal decreto legislativo n. 262 del 29/12/2007 e dal Decreto min. n. 182 del 19/03/2015.

Il concorso “I giovani e le scienze”, aperto a tutti gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, si pone l’obiettivo di suscitare in loro l’interesse per la scienza e la ricerca, incoraggiarli a intraprendere carriere scientifiche, sviluppare la creatività, favorire la consapevolezza dell’importanza della ricerca quale fattore di sviluppo per la società, stimolare lo spirito dell’inno­vazione e della collaborazione.

L’iniziativa rientra nell’azione di promozione della cultura del merito e della qualità degli apprendimenti nel sistema scolastico del Ministero e premia:

  • gli studenti che conseguono la votazione di 100 e lode nell’Esame di Stato conclusivo del corso di Istruzione secondaria superiore;
  • gli studenti vincitori di competizioni, nazionali e internazionali riconosciute nel programma annuale di promozione delle eccellenze.

Perciò i finalisti del Concorso I giovani e le scienze della FAST sono inseriti nell’Albo Nazionale delle Eccellenze, pubblicato sul sito dell’Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa (INDIRE).

Scienze_04Aprile2025_Frati_shutterstock_2491720897L’iniziativa si rivolge ai giovani dai 14 ai 20 anni, che possono partecipare con un progetto realizzato singolarmente o in gruppi di massimo tre candidati; se selezionati dalla giuria, prendono parte alla finale che si tiene a Milano, generalmente a marzo di ogni anno, dove presentano il loro lavoro alla giuria, ai giornalisti, agli scienziati presenti, al pubblico.

Su incarico della Direzione generale Ricerca della Commissione europea, FAST organizza la manifestazione dal 1989, con il compito di individuare ogni anno dei progetti di livello in tutti i settori scientifici e premiarli con la partecipazione a EUCYS-European Union Contest for Young Scientists. Nel corso degli anni FAST ha aggiunto altri riconoscimenti e accreditamenti che permettono alle ragazze e ai ragazzi promettenti di concorrere anche nelle competizioni

LA FAST

Fondata a Milano nel 1897, la FAST - Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche è un’istituzione indipendente senza fini di lucro, legalmente riconosciuta con decreto del Ministro dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica, che opera a livello nazionale e internazionale, direttamente o attraverso le organizzazioni a essa collegate per:

  • avvicinare i giovani alla scienza e alla ricerca;
  • progettare e realizzare iniziative di formazione avanzata e aggiornamento professionale;
  • promuovere il dibattito culturale, l’informazione e la divulgazione scientifica.

La Federazione riunisce, integrandone l’azione autonoma, le più qualificate e rappresentative associazioni tecniche (attualmente 26) che raggruppano circa 35 mila soci.

Aperta e interessata a tutte le conoscenze scientifiche e tecnologiche, grazie anche al contributo delle organizzazioni collegate, di fatto l’attività della FAST privilegia settori specifici quali: iniziative mirate per gli studenti, ricerca e innovazione tecnologica, energia, ambiente, chimica e materiali, tecnologie dell’informazione e della conoscenza, formazione e professionalità.

La FAST si è dotata di Codice etico, come previsto dalla legge 231/2001; ha la certificazione di qualità secondo la norma UNI EN ISO 9001:2015; è iscritta all’albo degli enti di formazione accreditati della Regione Lombardia, dalla quale ha anche il riconoscimento di associazione no profit.

Sitografia

I Giovani e le Scienze: per conoscere tutte le informazioni relative ai requisiti di partecipazione, come avviene la selezione, e quali sono i premi si può visitare il sito della FAST di Milano:
I Giovani e le Scienze >>

Referenze iconografiche: Creative Images/Shutterstock, koldo_studio / shutterstock, Maskot Images/Shutterstock,  Xavier Lorenzo / Shutterstock

Luigi Frati

È Dirigente scolastico dell’Istituto di Istruzione Superiore “G. Galilei” di Jesi (An). Ha ricoperto per anni il ruolo di collaboratore del Dirigente scolastico presso l’Istituto di Istruzione Superiore “Einstein-Nebbia” di Loreto (An). Recentemente ha ricevuto il prestigioso Top 10 Wysii International Leadership Award nella categoria riservata ai dirigenti con la seguente motivazione: “Per aver dimostrato abilità eccezionali e portato innovazione al WYSII 2025. La sua dedizione, creatività e performance hanno stabilito uno standard elevato per eccellenza e innovazione dell’ospitalità” (prima e seconda edizione) presso l’Università degli Studi di Macerata.