Che cos’è il bilancio sociale per le scuole
Un’occasione di verifica e condivisione
Il termine accountability, pur non avendo una precisa traduzione in italiano, è associato alla capacità di rendere conto del proprio operato. Nel project management si evidenzia l’assunzione di responsabilità degli amministratori pubblici e privati nel rendicontare l'efficacia della gestione, la regolarità dei conti e nel rispondere delle azioni intraprese. Il sistema nazionale di valutazione ha introdotto degli standard atti a misurare le performance delle scuole.
Nella scuola rendere conto ai portatori d’interesse delle scelte effettuate, delle azioni intraprese e dei risultati conseguiti è un dovere morale ma anche una necessità. Le scuole sono chiamate a dare ragione del proprio operato nella massima trasparenza. Il valore, quindi, della rendicontazione sociale verte sull’agevolare momenti di verifica e condivisione su: missione, obiettivi e strategie, risorse allocate, interventi realizzati, risultati ottenuti, effetti prodotti esplicitati in un resoconto condiviso. L’accountability sollecita nuove consapevolezze e nuovi metodi: per tal ragione gli operatori scolastici nel rendicontare si rendono maggiormente consapevoli del lavoro svolto e rivedono quelle caratteristiche fondamentali che stanno alla base dell’autonomia scolastica. Dall’analisi dei risultati ottenuti, dalle misurazioni effettuate e dai monitoraggi svolti è possibile fare un bilancio della situazione, porre in luce i punti di forza e di debolezza del sistema e ridurre i gap negativi. Bilancio che, secondo Sabatini-Colletti 2007, vuol dire valutazione critica di qualcosa tenendo conto degli aspetti positivi e negativi.
Le scuole hanno il dovere ma anche il bisogno di documentare il proprio operato attraverso la redazione di un Bilancio sociale perché solo dando conto del successo formativo dei propri studenti, partendo dai dati del contesto di riferimento, è possibile evidenziare il valore aggiunto dell’istituzione.
Non è semplice affrontare il processo di redazione di un Bilancio sociale senza cadere in eccessive semplificazioni, essere autoreferenziali, ridondanti o poco esaustivi, ma pianificando bene il lavoro si può redigere uno strumento efficace e di valore che trasmette il reale valore della scuola.
Il Bilancio sociale è quindi lo strumento con il quale la scuola esegue la rendicontazione sociale di una gestione responsabile e rappresenta il metodo attraverso cui ottempera alla responsabilità sociale a essa assegnata. È innanzitutto un processo culturale, che mette in relazione le risorse economiche e quelle professionali dando conto agli interlocutori interessati, in modo trasparente e chiaro, su cosa fa l’organizzazione in termini di:
- priorità e obiettivi;
- interventi programmati e realizzati;
- risultati raggiunti.
È un documento autonomo, redatto annualmente, finalizzato a fornire una rendicontazione attendibile e completa dell’operato dell’istituzione scolastica, con riferimento alla dimensione economica, sociale ed ambientale.
È quel documento consuntivo che relaziona sul comportamento dell’organizzazione ed esplicita le strategie e gli obiettivi futuri al fine di poter soddisfare in modo chiaro le esigenze informative fondamentali di tutti i portatori di interessi.
La rendicontazione è quindi l’esito di un processo con il quale l’organizzazione rende conto delle scelte, delle attività, dei risultati e dell’impiego di risorse in un dato periodo, in modo da consentire alle diverse parti interessate di conoscere e formulare un proprio giudizio su come l’organizzazione interpreta e realizza la sua missione e risponde alle richieste degli stakeholders.
Gli elementi che caratterizzano il Bilancio sociale sono:
- la volontarietà;
- la resa del conto degli impegni, dei risultati e degli effetti sociali prodotti;
- l’individuazione e la costruzione di un dialogo con i portatori d’interesse.
Elemento fondamentale del Bilancio sociale è il percorso che porta alla sua realizzazione. La qualità del processo di rendicontazione incide direttamente sulla capacità del documento di rispondere alle esigenze conoscitive dei diversi interlocutori e di costruire con essi un dialogo permanente. I confini del Bilancio sociale sono sempre un po’ incerti ma la sua validità non dipende dal numero delle pagine, bensì dalla qualità dei soggetti coinvolti nel processo di rendicontazione e dalla chiarezza e concretezza del contenuto.
Molte volte si ritiene un’inutile perdita di tempo aggiungere altri impegni al lavoro quotidiano. La redazione del Bilancio sociale è impegnativa, ma se si pensa che il dirigente scolastico deve collaborare con il nucleo di valutazione, e la scuola è anch’essa soggetta a una valutazione esterna, si può ben capire che un processo di rendicontazione, nelle sue varie sfaccettature è in atto. E allora perché non consentire agli stakeholder di conoscere il complesso di risorse, attività e risultati degli istituti scolastici?
L’importanza e la forza della rendicontazione ha indotto, negli anni Ottanta, l’USR Lombardia ad attivare un processo di ricerca-azione, riferito ai valori e alle strategie poste in essere dalle scuole, che ha interessato molte istituzioni scolastiche. Si è posto l’accento sul desiderio di conoscenza che gli stakeholder del territorio, in particolare, mostrano nei riguardi dell’impresa educativa, anche alla luce del fatto che, in una società dinamica e in continua evoluzione, i tradizionali sistemi di educazione della scuola appaiono inadeguati a garantire una interlocuzione chiara ed esaustiva.
Le fasi salienti della ricerca-azione vertevano sulla necessità di condividere le piste comuni sul come, cosa, a chi e con quali modalità strategiche e operative le singole scuole devono rendere conto ai portatori di interesse. Nella ricerca-azione, rivolta ai dirigenti, un accento particolare è stato posto sulla consapevolezza di come vengono impiegate le risorse della scuola in ragione degli obiettivi strategici, sull’efficacia dell’azione educativa e sui punti di forza e di debolezza dell’intero sistema scolastico alla luce dell’evidenza degli esiti. La scuola è un’impresa che deve garantire il diritto all’apprendimento di ogni singolo studente e, alla pari di aziende o enti, essa ha il dovere di conseguire i suoi obiettivi istituzionali; oltretutto, per non essere autoreferenziale, deve porre la massima attenzione alle discrepanze tra valutazione interna ed esterna.
Oggi la rendicontazione sociale delle istituzioni scolastiche è un obbligo contemplato all'art. 6, comma 1, lettera d, del DPR 28 marzo 2013, n. 80. Con la pubblicazione del Bilancio sociale si vuol dar conto alla comunità di appartenenza dei risultati raggiunti, con indicatori e dati comparabili sia in termini trasparenza sia di condivisione, promozione e ottimizzazione del servizio.
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