Manifesto della “Grammatica attiva”
Per un apprendimento significativo e duraturo
Un rinnovamento delle modalità didattiche della grammatica, da sempre tra gli insegnamenti più ostici, rappresenta la strategia vincente per favorire una vera e propria interiorizzazione dei contenuti da parte di studentesse e studenti. Fabio Caon e Annalisa Brichese presentano per la prima volta il Manifesto della “Grammatica attiva”, un nuovo modello didattico di cui si sono fatti portatori, frutto della loro esperienza scientifica e didattica.
Anni di ricerca scientifica e di sperimentazioni in classe hanno dimostrato che la centralità di studentesse e studenti nel processo di apprendimento, la loro motivazione intrinseca a imparare, i processi emotivi e le relazioni tra pari rivestono un ruolo fondamentale nella memorizzazione, nel mantenimento dell’attenzione e nell’apprendimento significativo e duraturo.
Alla luce di queste acquisizioni, abbiamo elaborato un approccio metodologico che definiamo “Grammatica attiva”, capace di potenziare lo studio della grammatica.
Il modello consiste in una didattica attiva e variata, in cui studentesse e studenti lavorano individualmente, in coppia o in gruppo – con compiti di tipo cooperativo –, svolgendo attività di scoperta, formazione di ipotesi, riflessione sulle regole, al fine di promuovere lo sviluppo di una maggiore consapevolezza dei fenomeni linguistici.
In tale approccio, il ruolo dell’insegnante è quello di “facilitatore dell’apprendimento”: senza rinunciare al compito di trasmettere contenuti, l’insegnante si propone soprattutto come un attivatore di processi di continua rinegoziazione dei saperi attraverso attività coinvolgenti, guidando la classe in modo sfidante e piacevole in una riflessione sulla grammatica, verso la comprensione della bellezza dell’architettura di una lingua.
I punti qualificanti dell’approccio sono 7:
- Apprendimento induttivo
- Motivazione intrinseca (ancoraggio alla vita reale e approccio ludico)
- Centralità dello studente (valorizzazione delle intelligenze multiple, delle varie preferenze sensoriali e dei diversi stili di apprendimento)
- Potenziamento contemporaneo di competenze cognitive e non cognitive (emotive e sociali)
- Attenzione alle diverse tipologie di studenti con BES
- Attenzione agli aspetti interculturali
- Finalità orientativa
- L’apprendimento induttivo è un processo in cui gli studenti vengono sollecitati a scoprire le regole di funzionamento grammaticale dopo aver preso in esame esempi concreti d’uso.
L’apprendimento linguistico induttivo stimola l’attitudine naturale dell’essere umano all’osservazione della realtà comunicativa su cui formula ipotesi per cogliere regolarità. In questo sistema “osservo e ipotizzo” il ruolo del docente è quello di aiutare tale processo fornendo stimoli guidati e aiuto alla sistematizzazione delle regole.
Il vantaggio di questo tipo di apprendimento sta nello sviluppo di strategie autonome di apprendimento utili per lo studio di una lingua, ma anche delle altre discipline. - La motivazione intrinseca è quella che nasce spontaneamente nelle persone e si sviluppa sostanzialmente da un bisogno, da un interesse e/o dal piacere di conoscere. Studi di psicologia ci informano di come la motivazione spontanea sia considerata più stabile e duratura (soprattutto se legata al “piacere”) rispetto a quella estrinseca. Nel caso della grammatica, nella scuola dell’obbligo non c’è, ovviamente, un bisogno spontaneo di apprendimento quindi, per promuovere una motivazione intrinseca si propone una metodologia didattica che abbia i suoi punti di forza:
- nella sfida cognitiva legata, per esempio, alla scoperta delle regole
- nel piacere della sistematizzazione (che la grammatica può offrire)
- nella dimensione talvolta ludica che permette di esercitare e memorizzare alcuni elementi grammaticali (per esempio le irregolarità) in modo più piacevole e coinvolgente.
- La centralità dello studente (intelligenze multiple, preferenze sensoriali, stili di apprendimento) si riferisce agli studi sulle differenze individuali nell’apprendimento, richiamando l’importanza di attivare una tipologia varia e integrata di attività. Tale didattica ha il duplice vantaggio di agire sui punti di forza dei diversi studenti rendendo più facile l’apprendimento, ma anche di allenare ogni studente a utilizzare differenti modalità di lavoro, con il risultato di formare menti più flessibili e adattive rispetto alle varie modalità di studio.
- Il potenziamento simultaneo di competenze cognitive e non cognitive (emotive e sociali) si collega direttamente con il metodo del Cooperative Learning. Tale metodo ha l’obiettivo di porre al centro il valore del lavoro sia individuale sia di gruppo in un rapporto di reciproca interdipendenza. Attraverso strutture didattiche che creano una serie di interdipendenze positive, tutti gli studenti approfondiscono la parte di studio/lavoro a loro assegnata ma accedono al tempo stesso alla conoscenza complessiva del compito, in un rapporto di reciproco scambio tra pari. Tali interdipendenze permettono di sviluppare competenze cognitive legate ai contenuti disciplinari ma anche abilità sociali quali l’ascolto attivo, la responsabilità individuale e di gruppo, l’empatia.
- L’attenzione contemporanea alle diverse tipologie di studenti con BES è la grande sfida dell’inclusività poiché è necessario creare un modello didattico che sia accessibile alla maggior parte degli studenti senza dover differenziare costantemente il lavoro in classe. L’insieme degli accorgimenti propri della Grammatica attiva – frutto di diverse ricerche e sperimentazioni in ambito glottodidattico – costituisce una base privilegiata per promuovere l’attenzione alle tipologie di studenti che per neurodiversità o per percorso di studio differente (si pensi agli studenti con background migratorio) necessitano di materiali specificamente dedicati o costruiti ad hoc.
- L’attenzione agli aspetti interculturali si collega al tema dell’educazione interculturale che, come ricorda la specifica normativa, dovrebbe fare da sfondo integratore a tutte le discipline e andrebbe promossa anche in assenza di studenti con background migratorio nelle classi. In un sistema scolastico ormai stabilmente multilingue e multiculturale, si rivela a maggior ragione strategica la strutturazione di attività che sviluppino attenzioni interculturali per:
- formare menti capaci di comprendere i concetti di stereotipo e pregiudizio
- decostruire stereotipi e pregiudizi
- affrontare con competenza emotiva e relazionale le situazioni di vita quotidiana a scuola e non solo e, in prospettiva, i futuri contesti professionali.
Non ultimo, l’attenzione interculturale contribuisce al potenziamento di abilità sociali quali la sospensione del giudizio o la relativizzazione del punto di vista, funzionali al benessere personale e relazionale con impatto anche sul successo formativo e sulle competenze di cittadinanza. - La finalità orientativa è collegata alle competenze metacognitive, volte a sviluppare in studenti e studentesse una progressiva consapevolezza del proprio funzionamento cognitivo per regolare e controllare i processi di acquisizione ed elaborazione dell’informazione. La Grammatica attiva si incarica di proporre attività utili a potenziare:
- la capacità di autoregolazione negli atteggiamenti intrapersonali e nei comportamenti interpersonali
- l’autonomia nella gestione cognitiva ma anche emotiva dei compiti, finalizzata al successo scolastico e alla crescita personale
- l’esplicitazione delle riflessioni che, a livello spontaneo, restano implicite negli studenti
- le competenze personali complesse e interrelate quali “sapere”, “saper fare”, “saper essere” e “saper apprendere”
- la trasversalità delle applicazioni anche in diverse discipline
- il miglioramento del senso di autoefficacia e, più in generale, dell’autostima
- il potenziamento di competenze strategiche quali l’“imparare a imparare”.
Referenze iconografiche: Armando Oliveira/Shutterstock