Autore: Cormac McCarty
Editore: Einaudi (Torino 2007)
Temi: rapporto padre-figlio, lotta per la sopravvivenza, crescita, significato della realtà
Destinazione: scuola secondaria di secondo grado, secondo biennio e quinto anno
Il mondo così come lo conosciamo è cessato di esistere alle ore 1:17 di un giorno senza data. Non ci è dato sapere di più su quanto è accaduto (probabilmente un cataclisma): solo brevi flashback hanno il compito di raccontare brevemente ciò che precede la vicenda dei due protagonisti. L’ambientazione non è da subito chiara, bensì diventa nitida con lo scorrere della storia, fino a quando vediamo comporsi uno scenario desolato in cui ogni cosa è decaduta o ridotta in cenere. Fa da sfondo alla vicenda un mondo in decomposizione che sopravvive solo degli avanzi lasciati dalla devastazione lungo la strada.
Proprio su questa strada un padre e suo figlio si incamminano per raggiungere «il sud» accompagnati da un carrello della spesa in cui trasportano le poche cose utili che possiedono. Durante il viaggio i due saranno coinvolti in diversi eventi segnati dal pericolo, ma soprattutto dalla perdita di umanità degli altri sopravvissuti. La vicenda intima e umana dei due protagonisti è al centro della narrazione che, con grande delicatezza, descrive il rapporto (educativo, affettivo, di incontro/scontro) fra padre e figlio. L’esito è una storia dura, radicale ma ricca di significato, di bellezza, di coraggio e di amore.
Il libro offre numerosi spunti di lavoro e riflessione in classe. Ecco alcune suggestioni.
- «Il fuoco» - Così i due protagonisti chiamano qualcosa di molto importante che entrambi portano con sé. Attraverso la lettura guidata degli episodi in cui emerge la parola «fuoco», cercando di capire a quale evento «il fuoco» è collegato e anche il tono con cui esso affiora nella narrazione, è possibile organizzare una discussione in cui assieme si tenta di definirlo.
- «Buoni e cattivi» - Interessante osservare che le tipologie umane in questo libro sono nette: esistono solo i «buoni» e i »cattivi». Questa suddivisione si riflette molto nel rapporto fra i due protagonisti: entrambi sanno di essere buoni, ma devono vegliare l’uno sull’altro affinché la crudeltà del mondo circostante non li corrompa. Una riflessione su questo tema aiuta ad andare alla radice del rapporto fra padre e figlio.
- Chi sta educando l’altro? - Si scopre che entrambi i personaggi, osservandosi, arrabbiandosi, cadendo nel mutismo o urlando, cambiano e uno compie un passo verso l’altro: il padre rischia di diventare cattivo, mentre il bambino resta commosso davanti alla miseria di chi incontrano durante il viaggio. Il bambino diventa a mano a mano uomo guardando il padre, e comincia a lasciarsi dietro l’ingenuità nei discorsi, nella visione del mondo, nelle considerazioni.
Questo libro è stato adattato per il grande schermo dal regista John Hillcoatnel 2009. La visione di The Road apre a diverse opportunità di lavoro, a partire dalle differenze tra film e libro. Sempre interessante è chiedere agli studenti di selezionare gli episodi del libro che inserirebbero in una loro versione cinematografica del romanzo.
Dello stesso autore si consiglia Non è un paese per vecchi (Einaudi, 2007).
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