L’invito alla lettura di Stefano Pattini, presentata in questo numero di Folio.net, inquadra appieno la trama e le tipicità del romanzo che, avvincente come un giallo e robusto come un romanzo storico, deve la sua fortuna alla particolare struttura narrativa che gli consente di essere letto secondo una molteplicità di livelli interpretativi a partire dai vari spunti tematici suggeriti: il rapporto fra tolleranza e religione, per esempio, o la relazione fra letteratura e filosofia, o ancora l’ambientazione storica.
Vogliamo dunque presentare di seguito una booklist articolata in più sezioni che, partendo dal Nome della rosa, possa dare suggerimenti di lettura di testi del medesimo genere (2. GIALLI STORICI DI AMBIENTAZIONE MEDIEVALE) o che presentano scelte narrative affini (3. ROMANZI DI FORMAZIONE) oppure che, pur avendo punti di contatto, offrono uno sviluppo molto differente degli argomenti trattati (4. TRA LETTERATURA E FILOSOFIA).
Vale inoltre la pena ricordare che, fermo restando il valore del Nome della rosa, Umberto Eco è stato autore di altri sei romanzi, dei quali diamo qui una sintetica descrizione (1. I ROMANZI DI UMBERTO ECO).
1. I romanzi di Umberto Eco
- Il pendolo di Foucault, Bompiani, Milano 1988 – Tre giovani, Casaubon, Diotallevi e Belbo, lavorano in una piccola casa editrice milanese specializzata in libri esoterici e danno vita a una sorta di gioco, che definiscono “Il Piano”, sulla base del quale intendono interpretare gli ultimi sei secoli di storia. Iniziato come un gioco, “Il Piano” sembra passo passo diventare una teoria sempre più plausibile, fatto che getta i tre colleghi in un’inquietudine sempre più grande. Il titolo del romanzo deriva dal pendolo ideato dal fisico francese Léon Foucault per dimostrare la rotazione della Terra.
- L’isola del giorno prima, Bompiani, Milano 1994 – Roberto de la Grive, un giovane piemontese, fa naufragio nell’estate del 1643 salvandosi su una nave deserta, la Daphne, che si trova in una baia a breve distanza da un’isola, che però egli non può raggiungere perché non sa nuotare. La Daphne è ricca di viveri e d’acqua e Roberto trova tutto ciò che gli serve per sopravvivere. Solo su questa nave, potrà ammirare per la prima volta la natura e osservarla come non ha mai fatto; ciò gli darà l’occasione per affrontare tutte le grandi questioni aperte dal secolo in cui vive: la nuova scienza, la ragion di stato, la nuova idea di cosmo nel quale la terra non è più al centro dell’universo.
- Baudolino, Bompiani, Milano 2000 – Con questo romanzo Eco fa ritorno al Medioevo. Siamo infatti nel 1154 quando Baudolino, un ragazzo della campagna piemontese, viene adottato dall’imperatore Federico Barbarossa. Il giovane è però un truffatore e un bugiardo, ma quasi per magia tutto ciò che inventa diventa una storia vera. Partito per ricercare la misteriosa terra del “Prete Gianni”, Baudolino non farà più ritorno. Un romanzo in cui Eco riprende il genere picaresco e insieme ci dà un compendio di leggende e miti medievali.
- La misteriosa fiamma della regina Loana, Bompiani, Milano 2004 – Il protagonista è Giambattista Bodoni, ex insegnante di Lettere che vive a Milano con sua moglie Paola. Colpito da un ictus perde la memoria e la moglie gli suggerisce per la riabilitazione di stabilirsi nella vecchia casa di campagna, dove sono rimasti tutti i suoi libri di quand’era ragazzo. Leggerà così i vecchi quaderni e i fumetti e riscoprirà le letture di quand’era bambino, finché non verrà colpito ancora dalla malattia. Il romanzo, illustrato con le pubblicazioni degli anni venti, trenta e quaranta del secolo scorso, è particolarmente accattivante: un tuffo nell’infanzia che però, proprio come la memoria, risulta perduta per sempre.
- Il cimitero di Praga, Bompiani, Milano 2010 – Il romanzo, ambientato in diverse città europee, vede come protagonista Simone Simonini, un cinico falsario che si aggira per l’Europa ottocentesca per escogitare intrighi e complotti. Eco mette qui a fuoco l’epoca risorgimentale, con le sue cospirazioni, rivolte, insurrezioni e riesce a riprodurre un affresco di quel “cantiere” della modernità che fu l’Ottocento, in cui le rivolte risorgimentali diedero vita ai moderni stati nazionali nei quali oggi viviamo.
- Numero zero, Bompiani, Milano 2015 – Un romanzo che è in realtà un insieme di storie e, al contempo, una rilettura della storia del nostro Paese. Il tutto si svolge nella redazione, un po’ sgangherata, di un quotidiano; tra i protagonisti, Colonna, il direttore Simei e altri redattori, fra cui Braggadocio, che verrà ritrovato morto in una piccola via di Milano. Nelle vicende raccontate su questo quotidiano viene fuori la storia dell’Italia dalla cattura di Mussolini fino al 1992, passando per eventi terribili, come la morte di papa Luciani, il rapimento Moro, la strage di piazza Fontana. Un romanzo amaro che fa riflettere sulle occasioni perdute dal nostro Paese, che non ha saputo (o voluto) creare una società migliore.
2. Gialli storici di ambientazione medievale
- Kamal Abdulla, Il manoscritto incompleto, Sandro Teti editore, Roma 2014 – Romanzo storico ambientato tra le popolazioni turche che vivevano tra l’Asia Minore e il Caucaso nell’VIII secolo. Uno studioso ritrova un misterioso manoscritto, al quale mancano alcune parti, in una biblioteca di Baku, capitale della Repubblica dell’Azerbaigian. Il ricercatore si ritrova tra le mani un prezioso codice che lo trascina in epoche lontane e lo conduce vicino a scoprire segreti mai svelati sulla storia del suo Paese, ma proprio l’incompletezza del testo gli dà solo risposte frammentarie e imprecise. Lo studioso è così costretto a formulare ipotesi, componendo una serie di storie plausibili, ma senza preciso fondamento. L’autore Kamal Abdulla è uno dei più importanti intellettuali azeri.
- Rolando Dondarini, La XIII porta, Minerva edizioni, Bologna 2011 – La vicenda narrata nel romanzo si svolge nel 1442, quasi sul finire dell’epoca medievale. Il giovane spagnolo Andrés, accompagnato dal quindicenne Ramón, si trasferisce a Bologna perché intende frequentare l’Università, ma viene sfortunatamente coinvolto nelle complesse vicende che portarono alla tragica fine di Annibale Bentivoglio e alla chiusura della “tredicesima porta” della cintura muraria della città. Andrés, che non sa che la moglie rimasta in Spagna è in attesa di un figlio, spinge Ramón a rimpatriare perché la città è ormai preda della violenza. Improvvisamente le lettere di Andrés alla famiglia si arrestano e di lui nessuno ha più notizie. Nel 1498, passati oltre cinquant’anni, spetterà al giovane Diego, nipote di Andrés, e a Ramón, divenuto ormai vecchio, cercare tracce del nonno. All’origine di tutto, un antico manoscritto realizzato a Bologna e rimasto ignoto per oltre sei secoli.
- Ellis Peters, La bara d’argento, Tea, Milano 2011 (1a ed. italiana 1981) – La bara d’argento è il primo della fortunata serie di romanzi gialli ambientati nel Medioevo della scrittrice britannica Ellis Peters che hanno per protagonista fratello Cadfael, monaco benedettino dell’abbazia di Shrewsbury: un ex uomo d’armi che ha partecipato alle Crociate, poi divenuto religioso con la mansione di erborista del monastero. Il priore dell’abbazia decide di traslare a Shrewsbury le reliquie di Santa Winifred, che riposano nel piccolo borgo gallese di Gwytherin. Gli abitanti però non sono affatto d’accordo con il progetto dei monaci e, guidati da Rhisiart, uno fra i notabili del borgo, si oppongono alla traslazione. La morte improvvisa di Rhisiart complica ancora di più la faccenda: solo la pazienza e l’arguzia di fratello Cadfael riusciranno a sciogliere il mistero.
- Giulio Leoni, I delitti della luce, Mondadori, Milano 2005 – Questo romanzo storico vede un protagonista d’eccezione: l’autore della Divina commedia. Dante, in qualità di priore di Firenze, è chiamato a indagare su alcuni misteri che sconvolgono la città nell’agosto del 1300. Una galea arenata nelle paludi dell’Arno è il teatro di una terribile scoperta: a bordo vengono ritrovati molti cadaveri e i resti di un meccanismo misterioso che qualcuno ha tentato di distruggere. Nelle sue indagini Dante incontrerà grandi studiosi della sua epoca, esperti in astronomia, alchimia, matematica, che a uno a uno verranno uccisi. A lui spetterà risolvere questi misteri, ma prima dovrà capire il funzionamento di una misteriosa “macchina” che doveva servire, nelle idee di chi l’aveva creata, a stimare l’altezza della sede di Dio, attraverso la misurazione del moto e della velocità della luce.
3. Romanzi di formazione
- J.D. Salinger, Il giovane Holden, Einaudi, Torino 2014 – Il famosissimo romanzo dello scrittore americano Salinger (1919-2010) è stato pubblicato nel 1951 e da allora ha avuto un enorme successo di pubblico. La vicenda si svolge negli Stati Uniti negli anni cinquanta. Il protagonista sedicenne, Holden Caulfield, che è anche il narratore, viene espulso dal college perché ha sostenuto un numero insufficiente di esami e deve fare ritorno a casa, a New York. Si risolve però di tornare in città con qualche giorno di anticipo, prendendosi alcuni giorni di svago e di solitudine nei quali incontra personaggi curiosi e bizzarri. Decide di invitare a uno spettacolo di Broadway Sally, una sua ex ragazza, e le propone di punto in bianco di andare a vivere insieme in uno chalet in montagna; ma Sally naturalmente rifiuta. Dopo altri incontri e altre vicende, Holden si ubriaca e vaga senza meta per Central Park, per poi introdursi furtivamente in casa dei genitori, dove confessa alla sorellina Phoebe di essere stato espulso dal college. Holden, che non desidera incontrare i genitori, fugge e continua a vagare per la città. Quando il giorno successivo incontrerà la sorellina, che si presenta davanti a lui con una valigia per scappare insieme al fratello, Holden rifiuta di portarla con sé. Il romanzo si conclude con Phoebe che gioca sotto la pioggia mentre Holden la osserva felice.
- J.M. Coetzee, Infanzia. Scene di vita di provincia, Einaudi, Torino 2001 – È il primo volume di una trilogia nella quale viene raccontata la biografia immaginaria dell’autore J.M Coetzee, nato nel 1940 e premio Nobel per la letteratura nel 2003. Nel Sudafrica del secondo dopoguerra un ragazzino di dieci anni che si sente soffocare nella piccolezza della sua casa e della vita di Worcester, una città di provincia a 160 chilometri da Città del Capo, cerca una via di fuga dalla famiglia e dalla scuola, dove ha imparato con dolore che le regole non sono uguali per tutti. Un romanzo pieno di tensioni ideali e di contrasti, che mostra la difficoltà di abbandonare le proprie radici e di costruirsi la propria identità, in un contesto, quello del Sudafrica degli anni cinquanta, sempre più preda del nazionalismo e della impossibile coabitazione fra le etnie.
- David Grossman, Qualcuno con cui correre, Mondadori, Milano 2002 – La storia è ambientata a Gerusalemme dove vive il sedicenne Assaf, che lavora per il municipio. A lui viene affidato il compito di ritrovare il padrone di un cane. Nulla di difficile, all’apparenza, sennonché la ricerca è affidata proprio al cane, e ad Assaf spetta il compito di seguire l’animale per le strade della città. L’autore parallelamente narra la storia di Tamar, la padrona del cane, che ha la stessa età di Assaf ed è scappata di casa con l’intenzione di aiutare il fratello Shay; quest’ultimo, desideroso di una vita libera e di diventare suonatore di strada, è invece finito nelle grinfie di una banda di spacciatori di droga. I due ragazzi alla fine si incontreranno e Assaf aiuterà Tamar a salvare Shay dalla brutta situazione nella quale si è cacciato. Un libro nel quale l’autore riesce a suggerire l’idea della maturazione personale nell’immagine della “corsa” (da cui il titolo) che sfocia in un incontro e in un’amicizia.
- Italo Calvino, Il barone rampante, Mondadori, Milano 2001 – Uscito nel 1957 il romanzo di Calvino fa parte della trilogia “I nostri antenati”, assieme al Cavaliere inesistente e al Visconte dimezzato, ed è divenuto ormai un classico della letteratura italiana del Novecento. Il protagonista è Cosimo, un adolescente di dodici anni, figlio del barone di un paese della Liguria. Stancatosi di vivere una vita di regole, obblighi e costrizioni, decide in segno di protesta di andare a vivere sugli alberi. Da lì non scenderà mai più. La vita sugli alberi, all’inizio difficile, si fa a poco a poco più agevole, perché Cosimo diventa un abile cacciatore e può così procacciarsi il cibo. Nella sua nuova condizione, vive molte avventure e approfondisce la sua cultura, diventando un filosofo conosciuto in tutta Europa. Il romanzo si conclude con la morte di Cosimo, che dopo una malattia si affida al volo di una mongolfiera in modo da lasciarsi cadere lontano dalla sua terra d’origine, così che nessuno possa sapere più nulla di lui.
4. Tra letteratura e filosofia
- Franz Kafka, Il processo, Garzanti, Milano 2008 – Pubblicato nel 1925, dopo la morte dell’autore, Il processo è un romanzo incompiuto che ha per tema l’assurdo. Josef, il protagonista, recatosi in tribunale per quello che crede essere un banale equivoco, si accorge che la sua posizione si fa sempre più complicata, e i suoi tentativi di usare la ragione o di farsi difendere da un avvocato non sortiscono alcun effetto. Il protagonista è imbelle di fronte all’assurdità della macchina della giustizia, che senza preavviso lo condanna a morte in una cava. Kafka indaga la solitudine dell’uomo, l’impossibilità di comunicare, l’angoscia di fronte all’incertezza e soprattutto l’impossibilità di affrontare con la logica e la ragione un’esistenza che di logico e ragionevole sembra non avere più nulla
- Jostein Gaarder, Il mondo di Sofia, Longanesi, Milano 1994 – A metà tra un romanzo filosofico e un thriller, Il mondo di Sofia è la storia di una ragazza, Sofia, che riceve quasi quotidianamente lettere che contengono strane domande attorno alla vita e al senso dell’esistenza. Queste lettere sono scritte da un eccentrico professore di filosofia, Alberto Knox, che la ragazza incontrerà dopo due anni di corrispondenza epistolare. Sofia però riceve anche alcune cartoline indirizzate a una certa “Hilde”, che non conosce pur condividendo con lei l’età e la data di nascita. La protagonista inizierà ad appassionarsi alle lezioni di filosofia, leggendo Platone, Aristotele, Cartesio, Kant, Hegel, Darwin, Freud, ma si appassionerà anche alla ricerca di Hilde e scoprirà che le cartoline sono inviate dal padre di questa ragazza, Albert Knag, maggiore nell’ONU. Sofia inizierà quindi a guardare il mondo con occhi diversi e a conoscere personaggi curiosi e interessanti. Un romanzo ricco come un manuale di filosofia, ma anche coinvolgente come un giallo.
- Simon Singh, L’ultimo teorema di Fermat, Rizzoli, Milano 1999 – Il romanzo di Singh racconta la storia del celebre Teorema di Fermat, che prende il nome dallo studioso Pierre de Fermat (1601-1665). La narrazione si svolge come un thriller matematico, rimasto irrisolto per secoli (una sorta, diremmo oggi, di cold case della matematica), la cui soluzione si deve al “detective” Andrew Wiles, matematico inglese della Princeton University. Partendo dal Teorema di Pitagora, Singh percorre la storia della scienza dall’antica Grecia alla Francia del XVII secolo, indagando i vari tentativi di risolvere il Teorema: anche se fallirono, queste ricerche hanno dato vita a molteplici scoperte e intuizioni che sono alla base della nostra conoscenza.
- Margaret Doody, Aristotele e il giavellotto fatale, Sellerio, Palermo 2003 – È il secondo romanzo della fortunata serie di gialli “filosofici” di Margaret Doody, celebre scrittrice canadese che ha rivisitato il pensatore dell’antichità Aristotele trasformandolo in un detective. In un giorno di pioggia, Aristotele con il fedele discepolo Stefanos – inseparabili proprio come Sherlock Holmes e Watson – fanno visita alla scuola ateniese dell’amico Arcandro, dove gli allievi si stanno allenando al lancio del giavellotto. Malauguratamente uno di loro viene ucciso. Aristotele sospetta che non si tratti di un banale incidente ma di un delitto premeditato. Grazie alla sua capacità deduttiva e alla conoscenza della natura umana Aristotele saprà trovare il vero colpevole. Un romanzo in cui il ragionamento e la dialettica – armi della filosofia – sono le vere protagoniste.
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