Tre parole per leggere...

"Nel racconto si mischiano una componente realistica e una componente fantastica. La protagonista ha circa vent'anni e ciò nonostante ha conosciuto già un profondo dolore, infatti il suo fidanzato è morto in un incidente. La sofferenza, il lutto, la necessità di rielaborare il lutto, la pervasività dell'amore, la sua durata oltre la morte sono il groviglio emotivo che caratterizzano il personaggio."

"In questo romanzo di Charlotte Gingras tanti linguaggi comunicano tra loro: le parole, la poesia e le immagini. In questo romanzo ci racconta la storia di due ragazzi che si sono persi e si ritroveranno solo insieme."

"La guerra Gino Strada l'ha vista tante volte, quanto basta per capire che non risolve mai i problemi da cui nasce, anzi la guerra è essa stessa il problema. La guerra ha una predilezione per le vittime deboli. Colpisce i disarmati, i civili, i bambini. La guerra crea povertà diffusa e ricchezza per pochi. È arrivato il momento di dire no alla guerra."

"Marzo 1943. Ci troviamo in un campo di prigionia russo. Un campo in cui non si sta così male. Il cibo c’è, il lavoro non è troppo pesante eppure manca la libertà. Quindi il nostro narratore protagonista cerca in ogni modo di fuggire e lo farà agganciandosi a Volpe, soldato tedesco. A loro si accompagnerà come prigioniero Ivan, soldato russo."

"Il romanzo segue la crescita di due ragazzi, tra il 1984 e il 2014. Pietro è un ragazzino di città che trascorre le lunghe vacanze estive in un piccolo paese di montagna alle spalle del Monte Rosa e qui ricorda l'affetto un po' conflittuale con il padre, la presenza attenta della madre, ma soprattutto l'amicizia con un coetaneo, Bruno."

"Nel 2020 una terribile epidemia, una pandemia, sta devastando il mondo. Forse sta uccidendo tutti gli adulti. Forse ucciderà anche i ragazzi e i bambini. E il punto di vista da cui osserviamo l'epidemia è quello di Anna, una ragazzina siciliana di tredici anni."

"È la storia di due ragazzi, che diventeranno due eroi. E questi ragazzi sono Achille e Patroclo sullo sfondo della guerra di Troia. Tutto è raccontato dal punto di vista di Patroclo e scritto in una lingua piacevole e al tempo stesso misurata e immaginativa."

"All’inizio di questo nuovo romanzo Elisa ha trentatré anni e decide di riprendere in mano i diari della propria adolescenza, quelli dei sei anni segnati dalla straordinaria amicizia con Beatrice."

"La situazione di partenza della trama è di un ragazzo che frequenta il ginnasio. Appartiene a una famiglia di modeste condizioni, quasi povera, e conduce una vita normale. È un ragazzo timido, introverso, insicuro, ma a un certo punto avviene una svolta che cambia il corso della sua vita."

"Si tratta di un'opera che non appartiene propriamente al genere del romanzo, ma è una mescolanza - ci tiene a precisare l'autrice stessa - di diverse tipologie di scrittura. Quindi troviamo la scrittura autobiografica perché tutto quello che viene raccontato fa parte dell'esperienza personale dell'autrice, ma ci sono anche elementi che possono riportare al genere del memoriale o del saggio di tipo sociologico, perché il tema generale affrontato è quello dell'educazione sentimentale, personale e sessuale di una giovane ragazza nella società francese degli anni '60."

"Lucarelli ha ambientato molti dei suoi romanzi polizieschi nell'epoca fascista e attraverso il romanzo storico dice molto sul nostro mondo contemporaneo."

"È la storia di un amore infelice, di un sentimento per una donna impossibile, amata dolorosamente e mai raggiunta. Il titolo allude a un film fantasy del 1985 di Richard Donner che si intitola Ladyhawke, e che è la storia di due innamorati divisi da un sortilegio, perché di notte lui è lupo e lei è donna, e di giorno lei è falco e lui è uomo."