CONVEGNO IN PRESENZA | 7 NOVEMBRE, TORINO

    Convegno nazionale della rete MOF

    Scopri qui di seguito il programma dettagliato del convegno, con gli abstract degli interventi e le biografie dei relatori. Troverai anche alcune informazioni logistiche legate alla partecipazione.
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    In questa pagina:

    Programma del convegno

    MATTINA
    📍 Padiglione Piemonte

     

    Ore 09:30 - 10:00
    Accoglienza e registrazione

    Welcome coffee

    Ore 10:15 - 10:30
    Saluti
    Giulia Guglielmini | Presidente CdA Fondazione per la Scuola

    Stefano Suraniti| Direttore Generale Ufficio Scolastico Regionale - Regione Piemonte

    Ore 10:30 - 10:50
    Il bilancio di un anno
    Antonella Accili | Ideatrice MOF e Dirigente Scolastica

    Ore 10:50 - 11:10
    La rete come opportunità di innovare la scuola. Modelli, risorse e limiti della comunità di pratiche
    Elisabetta Nigris | Università degli Studi di Milano Bicocca e Comitato scientifico MOF

    Ore 11:10 - 11:30
    L'autovalutazione per l'innovazione: criteri e modalità
    Roberta Cardarello| Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Comitato scientifico MOF

    Ore 11:30 - 11:50
    La valutazione di studentesse e studenti, un cardine del MOF
    Mauro Spicci |
    Università di Tampere, Comitato scientifico MOF

    Ore 11:50 - 12:10
    Fondazione per la Scuola e il MOF: linee di lavoro
    Veronica Mobilio| Fondazione per la Scuola e Comitato scientifico MOF
    Elena Mosa | INDIRE

    Ore 12:10 - 12:30
    Q&A

    Light lunch

    POMERIGGIO

    📍 Padiglione Piemonte e Padiglione Africa

    Workshop a scelta (1 per sessione)

    Ore 13:30 - 14:30 | Sessione 1

    Scuola dell'infanzia e primaria
    Fare teatro nella Scuola dell'infanzia e primaria
     Benilde Marini | Istituto "Della Rovere", Urbania

    Scuola primaria
    Un esempio di UDA interdisciplinare
    Giuseppe Natilli, Milena Izzo e Paola Pinelli | IC Igino Petrone di Campobasso

    Scuola secondaria di I e II grado
    Proposte di didattica attiva con le tecnologie
     Paolo Grilli e Vittoria Paradisi | Istituto "Della Rovere", Urbania

    Tutti i gradi di scuola
    Esperienze di UDA interdisciplinari verticali
    Daniela Amadei, Alessandra Guerra, Ilaria Federici, Francesca Mazzanti | Istituto "Della Rovere", Urbania

    Ore 14:45 - 15:45 | Sessione 2

    Scuola secondaria di I e II grado
    Come si progetta una UDA interdisciplinari
    Agnese Vezzani | Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia

    Scuola secondaria di I e II grado
    Applicazioni della valutazione MOF
    Natalia Grilli | Istituto "Laurana Baldi", Urbino

    Tutti i gradi di scuola
    Esperienze di UDA interdisciplinari verticali
    Daniela Amadei, Alessandra Guerra, Ilaria Federici, Francesca Mazzanti | Istituto "Della Rovere", Urbania

    Per i Dirigenti scolastici
    Il MOF come risorsa per i contesti difficili
    Matilde Iaccarino | DS IC Giovanni Paolo I di Stornara, FG

    In plenaria

    Ore 16:00 - 16:15
    Conclusioni. Proposte di lavoro
    Elisabetta Nigris |
    Università degli Studi di Milano Bicocca e Comitato scientifico MOF

    Ore 16:15 - 16:20
    Saluti finali
    Monica Pedralli |
    Head of R&D for Innovation and Training, Sanoma Italia

    Relatori
    Antonella Accili È  ideatrice del MOF e promotrice di sperimentazioni per l’innovazione didattica, è Dirigente scolastico presso l’Istituto Omnicomprensivo Della Rovere a Urbania (PU). È inoltre consulente pedagogico-didattica per la rivista Focus Scuola e saggista per diverse testate, case editrici e agenzie formative. Oggi Antonella Accili porta il MOF in giro per l'Italia, organizzando visiting, partecipando a conferenze, festival e convegni nazionali.
    Roberta Cardarello

    È Senior professor presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, dove è stata professore ordinario di Didattica e pedagogia speciale e Preside della facoltà di Scienze della formazione, e dove attualmente dirige il centro di ricerca Insegnanti e innovazione didattica (CERIID). Dirige collane editoriali (FrancoAngeliJunior-Spaggiari) e vanta partecipazione a comitati editoriali e scientifici di svariate riviste ed Istituzioni (da SIRD a CRESPI, a SapiE a INVALSI). Le sue pubblicazioni riguardano la promozione della lettura e comprensione dei testi, la creatività e le metodologie di innovazione didattica. Le sue ricerche vertono sulla promozione delle competenze ‘chiave’ e sulla formazione degli insegnanti.

    Elisabetta Nigris

    È stata per dieci anni Presidente del Corso di Laurea in Scienze della Formazione primaria (SFP) dell’Università degli Studi di Milano Bicocca e Coordinatrice Nazionale dei Presidenti di SFP. Oggi è Docente di Progettazione didattica e valutazione e Delegata di ateneo per la Formazione degli insegnanti e Faculty Development.
    I suoi interessi di ricerca e i suoi testi (anche per questa casa editrice) vertono sui temi della Formazione insegnanti, della progettazione didattica e del rapporto fra Didattica e Didattiche disciplinari. Ha coordinato il Gruppo di lavoro ministeriale per la valutazione descrittiva nella Scuola primaria.

    Mauro Spicci

    Ha conseguito una laurea in Lingue e Letterature Straniere presso l’Università degli Studi di Milano, un MA in History presso la Newcastle University (UK), un dottorato in Anglistica presso l’Università degli Studi di Milano e, infine, un MBA in Educational Leadership and Innovation presso l'Università di Tampere in Finlandia. È docente e ricercatore in Curriculum Design e Innovazione didattica presso l’Università di Tampere, coordinatore didattico di un istituto bilingue a Milano, formatore e autore di manuali scolastici.

    Veronica Mobilio

    Esperta di politiche e pratiche educative, attualmente è responsabile dell’Unità di Ricerca di Fondazione per la Scuola della Fondazione Compagnia di San Paolo. Dal 2018 al 2023, ha lavorato come policy officer alla Commissione Europea, nella Direzione Generale per l'Istruzione, la Gioventù, lo Sport e la Cultura. Ha lavorato come Senior Manager for Educational Development presso Junior Achievement Europe, un network europeo che lavora sull’educazione imprenditoriale, l’alfabetizzazione finanziaria e la preparazione al mercato del lavoro, e come consulente e ricercatrice per diverse organizzazioni pubbliche e private in Italia e in Europa.

    Elena Mosa

    Elena Mosa è prima ricercatrice presso Indire, dove si è inizialmente occupata di formazione in servizio del personale docente sulle tematiche dell’innovazione metodologico-didattica e dei linguaggi digitali. Attualmente si occupa di innovazione scolastica e di alcune metodologie didattiche attive in relazione alla configurazione dell'ambiente di apprendimento e all'adozione di forme di flessibilità oraria. È referente di un gruppo di ricerca finalizzato a studiare soluzioni orarie volte a ripensare in chiave qualitativa il curricolo scolastico. È docente a contratto presso l’Università Telematica IUL (MPED/04) e co-Direttrice del Master di I livello “Expert teacher” promosso da IUL e dal Centro studi Erickson. È Presidente del corso di studi magistrale LM57 “Laurea online Innovazione educativa e apprendimento permanente nella formazione degli adulti in contesti nazionali e internazionali” di IUL. È membro di comitati e gruppi di progetto nazionali e internazionali tra cui l’ICT Indicators Working Group promosso da European Schoolnet. È formatrice, autrice di saggi e articoli sull’innovazione scolastica, è responsabile della rubrica “Sviluppo professionale” per la rivista mensile “Essere a Scuola”, di Morcelliana.

    Abstract degli interventi - Mattina
    "Il bilancio di un anno" - Antonella Accili

    A un rapido focus sulle origini del MOF e della Rete MOF, seguono la descrizione della situazione attuale e la presentazione delle varie strade future che si stanno aprendo, compresa l'internazionalizzazione del MOF grazie ai protocolli d'intesa con università e colleges stranieri e alla collaborazione con il Polo Universitario Internazionale - Centro Studi Italiani.

    "La rete come opportunità di innovare la scuola" - Elisabetta Nigris

    Che cosa significa istituire una rete? Quali sono i diversi modelli di rete? Quali i ruoli e le funzioni dei soggetti che ne fanno parte?
    Queste le domande per le quali l’intervento proporrà delle risposte, identificando le condizioni per cui una rete fra scuole, fra docenti, fra soggetti appartenenti a un sistema educativo possa essere definita una "comunità di pratiche", e verificando quale sia il percorso per avviarne e sostenerne la nascita e lo sviluppo.

    "L'autovalutazione dell'innovazione" - Roberta Cardarello

    L’implementazione di un modo innovativo – organizzativo e didattico – di fare scuola si configura come una sperimentazione in un contesto dato: come tale richiede una riflessività supplementare e costante da parte dei protagonisti, che dia luogo a una documentazione capace di tenere memoria dei modi di realizzazione del modello teorico ipotizzato, degli ostacoli rilevati sia sul piano soggettivo sia su quello oggettivo, dei riscontri effettuati, delle difficoltà e delle strategie solutive individuate. 
    Ma quali sono i criteri per tale lavoro di riflessione e analisi? Un primo indicatore è legato alle ragioni che sono state all’origine della sperimentazione, agli elementi critici per i quali si voleva – e si vuole – portare un cambiamento migliorativo. Un secondo parametro è dato dalle specificità del modello adottato. 
    Nel contributo saranno proposte modalità per un lavoro di autovalutazione sulla sperimentazione e strumenti per realizzarlo. 

    "La valutazione, un cardine del MOF" - Mauro Spicci

    Il processo valutativo è un pilastro del sistema educativo finlandese. Partendo dalla prospettiva dell’ “evidence-based learning”, l’intervento intende mettere in luce le ragioni per le quali il docente finlandese è, prima di tutto, un esperto di valutazione, di cui sfrutta tutto il potenziale attraverso una formazione specifica e un’attenta modulazione della pratica valutativa in relazione ai molteplici obiettivi di apprendimento che costellano il percorso di studenti e studentesse, implementandone, così, i livelli di consapevolezza di sé e di benessere. L’intervento intende, inoltre, discutere l’impatto che la pratica valutativa ha all’interno del modello MOF, suggerendo modalità di applicazione efficace nei diversi contesti didattici italiani.

    "Fondazione per la Scuola e il MOF: linee di lavoro" - Veronica Mobilio e Elena Mosa

    Nel 2023, nell’ambito dell’iniziativa Città dell’Educazione, Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo ha deciso di supportare l’estensione della sperimentazione MOF a Torino proponendola a un numero di istituzioni scolastiche di gradi diversi, in particolare per quei contesti dove si registrano alti tassi di ritardo e quegli indirizzi che richiedono un maggior uso di didattica laboratoriale. Considerando l’impatto che l’uso flessibile del tempo, e il MOF in particolare, possono avere sugli esiti di apprendimento, la sperimentazione è accompagnata da un approfondimento di ricerca della durata triennale realizzato in collaborazione con INDIRE. L’intervento ha l’obiettivo di descrivere l’impegno di Fondazione per la Scuola nello studio dell’uso flessibile del tempo a scuola come dispositivo pedagogico ed è diviso in due parti: la prima finalizzata a presentare le linee di lavoro della sperimentazione MOF e la seconda il percorso di ricerca realizzato in collaborazione con Indire.  

    Abstract degli interventi - Pomeriggio
    "Fare teatro nella Scuola dell’infanzia e primaria"

    Le tecniche teatrali, con la loro educazione al gesto e all’uso della voce e del proprio corpo, possono arricchire notevolmente la didattica delle discipline curricolari favorendo il coinvolgimento emotivo, l’apprendimento multisensoriale, la costruzione della fiducia e dell’autonomia, la comunicazione efficace, la creatività e il pensiero critico.

    "Un esempio di UDA interdisciplinare"

    Il workshop illustrerà un percorso didattico che coinvolge gli alunni in attività laboratoriali richiedendo l’applicazione pratica, l’esperienza diretta e allo stesso tempo permettendo lo sviluppo di competenze trasversali. Il nucleo pedagogico del percorso intitolato “Eppur si muove” è il metodo scientifico, fil rouge che accompagna i discenti ad apprendere sul campo esplorando il “paesaggio didattico” e avvalendosi di tutti quei luoghi del territorio dove l’alunno può mettere in scena, drammatizzare il suo ruolo di ricercatore all’interno di un museo, di un castello, di un vivaio, o nei laboratori degli Istituti tecnici presenti sul territorio, trasformandosi di volta in volta in storico, geografo, biologo, informatico ecc. Ogni studente ha l’opportunità di interpretare il ruolo di uno studioso utilizzando strumenti specifici e materiali reperiti, sperimentando in prima persona i quattro step del metodo scientifico: osservare fenomeni, formulare ipotesi, sperimentare e trarre conclusioni. Un percorso di didattica orientativa al termine del quale ogni alunno avrà costruito il suo sapere, assaporato le proprie passioni, scoperto i personali talenti e prodotto il proprio materiale didattico.

    "Proposte di didattica attiva con le tecnologie"

    L’uso delle tecnologie nella didattica migliora l’efficacia dell’insegnamento perché contribuisce a creare un ambiente di apprendimento interattivo, stimolante e collaborativo, che favorisce l’autonomia e l’acquisizione di competenze trasversali da parte degli studenti.
    Le tecnologie permettono inoltre di personalizzare l’insegnamento, rendendolo più inclusivo. Utilizzando le impostazioni metodologiche della TEAL e della Gamification, è possibile integrare lezioni frontali, simulazioni e attività laboratoriali anche attraverso l’introduzione
    di elementi ludici, che aumentano la motivazione e il coinvolgimento degli studenti.

    "Esperienze di UDA interdisciplinari verticali" L’intervento propone buone pratiche per la realizzazione di un’UDA in verticale su un tema proposto, condiviso e progettato da un team di docenti di vari ordini e di aree disciplinari diverse. L’eterogeneità dell’équipe di lavoro rende più semplice la realizzazione di un’UDA che sia al contempo verticale e multidisciplinare. Durante il laboratorio le fasi salienti di progettazione dell'UDA, come sono stati calibrati gli interventi nei vari ordini , quali le possibili criticità o difficoltà emerse e quanto deve e può essere realizzato.
    "Come si progetta una UDA interdisciplinare"

    Coming soon

    "Applicazioni della valutazione MOF"

    La valutazione è parte integrante e irrinunciabile dei processi di insegnamento/apprendimento, nel suo duplice significato etimologico di “valere”, ovvero “attribuire un valore”, ma anche “stare bene, essere forti”. Rappresenta spesso uno dei momenti più complessi nella relazione tra studente e docente, fattore di discussione e generatore di ansia. Occorre pertanto individuare un sistema di comunicazione della valutazione che sia chiaro, ma che sostenga il processo di apprendimento dei ragazzi e che sappia orientarne le scelte, valorizzando i talenti di ognuno, nella consapevolezza che “cadere” non significa “fallire”, ma avere l'occasione di imparare a rialzarsi.

    "Il MOF come risorsa per i contesti difficili"

    Nel workshop saranno mostrati i cardini della sperimentazione MOF nella scuola Giovanni Paolo I dal 2022 al 2024, che ha fatto registrare una sensibile riduzione della elusione ed evasione scolastica. A partire dal curricolo artistico performativo dell’Istituto, passando dalla verticalità dell’IC alla orizzontalità della coprogettazione con il territorio, sarà messa in evidenza la dimensione strutturale della didattica sperimentale/ laboratoriale della scuola. Sarà illustrata l’attività artistica e multidimensionale nata dalla collaborazione tra la scuola e l’associazione Stramurales aps  di Stornara, con la partecipazione degli alunni al Festival internazionale di street art che si tiene in paese ogni anno. Il progetto “La scuola scende in strada “si incardina nel curriculo locale, nel curricolo di cittadinanza e costituzione  e ha come focus lo sviluppo dei talenti attraverso l’intelligenza manuale e la creatività. Una breve ma fondamentale parentesi sarà dedicata alla valutazione formativa di queste attività outdoor.  

    Informazioni logistiche
     

    Come raggiungere la sede del convegno:

    📍 Centro Internazionale di Formazione (ITC) dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), viale Maestri del Lavoro 10 - 10127, Torino

    Con la metro:

    Dalle stazioni ferroviarie di Torino Porta Nuova e Torino Porta Susa usando la Linea 1, fermata Italia 61 (dalla fermata al campus sono circa 15 minuti a piedi).

     

    Informazioni importanti:

    All'ingresso nel campus del Centro Internazionale di Formazione verrà chiesto a tutti i partecipanti di identificarsi tramite documento di identità.

    La registrazione vera e propria avverrà presso il desk di accoglienza degli organizzatori presso il Padiglione Piemonte.

     

    Dove alloggiare:

    Scarica il documento  per verificare le strutture convenzionate.

    Per prenotare usufruendo delle convenzioni è necessario dichiarare la partecipazione all'evento in fase di prenotazione presso la struttura scelta.