Leggere e scrivere non fiction
L’articolo di approfondimento: un percorso in classe con il WRW
“Nessun uomo è un’isola” scriveva il poeta John Donne. Ogni giorno viviamo immersi in una fitta rete di relazioni, con gli altri, con l’ambiente naturale con la società a cui apparteniamo. Aiutare i nostri studenti e le nostre studentesse ad acquisire conoscenze e competenze per comprendere il tessuto di interazioni che ci circonda è uno dei compiti fondamentali della scuola. La realtà deve entrare nelle nostre classi, di certo attraverso racconti, romanzi, poesie, che aiutano gli studenti a sviluppare empatia e a conoscere meglio sé stessi e gli altri, ma è fondamentale dare anche ampio spazio alla lettura e alla scrittura di testi non fiction.
Perché è importante leggere e scrivere non fiction a scuola
Leggere e scrivere testi non fiction a scuola costruisce o rafforza molte competenze essenziali non solo per il successo scolastico dei nostri studenti, ma soprattutto per il loro futuro fuori dalla scuola. Sperimentare un percorso non fiction li aiuta a sviluppare la comprensione del testo tramite l’analisi e l’interpretazione di informazioni complesse, rafforza la loro consapevolezza culturale e sociale del mondo che li circonda e allena le loro competenze di pensiero critico tramite la continua valutazione dell'affidabilità delle fonti e delle informazioni, trasformando così la classe in una comunità di ricerca in cui gli studenti possono scoprire in modo autentico l’importanza della peer review. Inoltre, i testi non fiction permettono agli alunni di sperimentare il decentramento del punto di vista, aiutandoli a sviluppare una mentalità aperta pronta a comprendere le altre culture.
Insegnare a comprendere e a scrivere testi non narrativi a scuola è dunque fondamentale per aiutare gli studenti a diventare cittadini informati e pensatori critici, preparandoli per la vita nella società moderna.
La non fiction in classe
Quando presentiamo in classe testi non fiction , capita frequentemente che all’inizio la proposta venga accolta con freddezza o addirittura con perplessità. Questo perché spesso gli studenti identificano i testi non narrativi con i manuali di studio o le voci enciclopediche.
È invece possibile proporre a scuola letteratura non fiction che unisca il rigore informativo a uno stile caldo e coinvolgente. La non fiction a scuola non deve lasciare indifferenti: deve affascinare, deve far sorgere nelle ragazze e nei ragazzi la voglia di approfondire idee e prospettive.
Da non sottovalutare il ruolo dei testi proposti come modello di scrittura: leggere testi non fiction scritti in modo accattivante può ispirare gli studenti a scrivere in modo più creativo e coinvolgente, migliorando le loro abilità.
L’articolo di approfondimento: un genere particolare di non fiction
Una particolare tipologia di testo non fiction, che unisce la capacità di informare in modo rigoroso alla proprietà di coinvolgere i lettori, è sicuramente quella dell’articolo di approfondimento. Si tratta di un testo espositivo che riporta informazioni su persone, luoghi, eventi, fenomeni e cerca di spiegarli. Di solito è destinato a un pubblico di non esperti che però desidera conoscere più a fondo un particolare aspetto o una questione specifica. La peculiarità di questa tipologia testuale è quella di basarsi su idee, non su fatti. Certo, gli articoli di approfondimento riportano fatti, dati e dettagli ma al fine di incoraggiare il pensiero, ispirare domande e interesse per l’argomento. I fatti sono al servizio delle idee, non viceversa.
Per esempio, nel recente volume Oro blu (Laterza, 2020), l’autore Edoardo Borgomeo raccoglie una serie di articoli uniti da un argomento comune, l’acqua, e dal tentativo di tornare all’origine del legame tra l’uomo e questa preziosa risorsa, attraverso il racconto di nove storie diverse.
Nel primo articolo viene narrata la storia di Namrata, una donna del Bangladesh sudoccidentale, incinta per la quarta volta, che lavora in un allevamento intensivo di gamberetti, trascorrendo la maggior parte della sua giornata immersa nell’acqua salata e sotto il sole. In tutto il Bangladesh gli argini che separano e proteggono i campi coltivati dal mare stanno cedendo, a causa dell’incuria e della violenza dei tifoni e delle maree, causando inondazioni sempre più frequenti. Spesso inoltre i proprietari degli allevamenti di gamberetti rompono deliberatamente gli argini per permettere all’acqua salata di entrare e creare delle lagune dove poter allevare i piccoli crostacei. L’acqua salata sta penetrando nei pozzi e nelle falde acquifere, causando notevoli problemi di salute alle persone che ogni giorno la bevono.
L’acqua minaccia Namrata e la sua comunità sia per il rischio di inondazioni costiere, sia per il rischio di salinizzazione delle falde: questo è uno dei principali motivi per cui molte persone scelgono di lasciare il paese asiatico, cercando fortuna altrove.
L’idrologo Edoardo Borgomeo in questo articolo riesce a informarci in modo accurato e preciso di una problematica poco conosciuta, la salinizzazione delle falde acquifere, ma lo fa in maniera vivace e coinvolgente, attraverso le vicende di Namrata e della sua famiglia.
Le caratteristiche dell’articolo di approfondimento
Nella conclusione dell’articolo, l’autore fa sentire chiaramente la sua voce: «La vita di Namrata insegna che il confronto con la marea affamata, con forza distruttiva dell’acqua, è un confronto continuo. L’idrofilia ci invita a convivere con questa forza, e ci ricorda che l’acqua non è solamente fonte di rischi, ma anche di opportunità. Costruire il nostro legame con l’acqua significa ricordarsi che esiste anche l’altra acqua, quella buona, che aiuta a produrre alimenti ed energia, che crea e non distrugge».
L’articolo di approfondimento non è dunque un testo impersonale: riporta dati e fatti oggettivi ma al suo interno è sempre possibile intuire l’opinione dell’autore, che può farla emergere in modo diretto oppure farla intravedere tramite la scelta delle informazioni, delle parole o del punto di vista. Non ha la pretesa dell’obiettività, ma mostra il mondo dalla prospettiva dell’autore.
Lo scopo dell’articolo di approfondimento, comunque, rimane quello di informare il lettore: è ben diverso da un saggio argomentativo, in cui l’autore fa propria una tesi e la sostiene lungo tutto il testo tramite argomentazioni. L’articolo di approfondimento è un testo espositivo-divulgativo, in cui l’autore vuole in primo luogo presentare un argomento o un aspetto in modo chiaro e comprensibile; fa sentire la propria voce e rivela la sua opinione, ma questo non è l'elemento centrale del testo.
Cosa imparano quindi le classi?
Leggendo e scrivendo articoli di approfondimento gli studenti e le studentesse imparano dunque ad andare oltre ai fatti, a capire la prospettiva dell’autore (anche da come e in quale ordine espone i fatti) e il suo modo di vedere il mondo.
Insegnare a scrivere articoli di approfondimento significa presentare agli studenti un veicolo attraverso il quale poter comunicare agli altri il proprio punto di vista. Agli studenti, infatti, non viene solo chiesto di essere esperti di un argomento, ma anche di far sentire la loro voce e di esporre la loro prospettiva in modo rigoroso: l’articolo di approfondimento richiede ricerca, analisi, sintesi, organizzazione e buona scrittura.
UNA PROPOSTA DI PERCORSO
Se finora abbiamo riflettuto sul cosa e sul perché, adesso è venuto il momento di ragionare sul come proporre ai nostri studenti e alle nostre studentesse un percorso di lettura e di scrittura di articoli di approfondimento. Nel Writing and Reading Workshop i percorsi seguono tappe di sviluppo ben precise, delineate con chiarezza da Maria Aprosio nell’articolo Scrivere a scuola. In arrivo i laboratori di scrittura con il WRW .
Fase 1. L’immersione
All’inizio del nostro percorso, leggeremo insieme ai ragazzi molti articoli di approfondimento tratti da giornali, riviste o raccolte di saggi con lo scopo di comprendere a fondo i testi proposti e “rubare” tecniche di scrittura.
Durante le prime sessioni di lettura, l’insegnante guida gli studenti e le studentesse tramite la pratica del thinking talking, ovvero esprimendo ad alta voce i suoi pensieri e il suo processo di ragionamento mentre legge l’articolo. Può anche fare domande alla classe e incoraggiarla a partecipare al processo di pensiero, fornendo ulteriori informazioni e idee. In questo modo, il thinking talking diventa un'opportunità per il docente di modellare il pensiero critico e di creare un ambiente di apprendimento attivo e partecipativo.
Nelle sessioni seguenti, l’insegnante lascia in modo graduale sempre maggiore autonomia ai ragazzi nella lettura e nell’interpretazione dei testi, proponendo all’inizio della sessione di lettura una minilesson su un elemento specifico e guidando la negoziazione finale dei significati dopo la lettura.
Di seguito alcuni esempi di possibili minilesson che possono essere proposte durante l’immersion.
Minilesson 1. Fai attenzione alla struttura
Si riferisce all’organizzazione e alla disposizione del testo, compresi la lunghezza e l'organizzazione dei paragrafi, l'utilizzo di sottotitoli, la lunghezza delle frasi e la loro disposizione all'interno del testo.
Minilesson 2. Non solo parole
Sposta l’attenzione sull’apparato illustrativo che comprende immagini, grafici, tabelle, mappe, schemi e altri elementi visuali utilizzati per aiutare a chiarire o supportare le informazioni contenute nel testo.
Minilesson 3. Argomento vs idea di fondo
Aiuta a distinguere l'argomento, ovvero l'oggetto di discussione dell'articolo, dall'idea di fondo, cioè la prospettiva o il punto di vista dell'autore riguardo all'argomento. (Vedi allegato 1)
Minilesson 4. Fatti e informazioni
Aiuta a individuare i fatti e le informazioni che sostengono l'idea di fondo: questi sono i dettagli, gli esempi, i dati e le informazioni che l'autore utilizza per supportare la sua prospettiva.
Minilesson 5. Stile
Si concentra sul modo in cui il testo è scritto: l'uso della lingua, la scelta delle parole, il tono e l'atteggiamento dell'autore.
Minilesson 6. Il bello e il vero
Si riferisce all'equilibrio tra l’aspetto estetico e la correttezza dell'articolo. Il bello si riferisce alla qualità del testo stesso, mentre il vero si riferisce alla corrispondenza delle informazioni e delle prospettive espresse con la realtà.
Nel manuale The Power of Making Thinking Visible (Jossey-Bass, 2020), gli autori Ron Ritchard e Mark Church propongono una routine di pensiero chiamata proprio Beauty & Truth in cui invitano gli studenti a riflettere sul rapporto tra la qualità di un testo e la sua oggettività tramite una serie di passaggi successivi. (Vedi allegato 2)
Fase 2. Mano alle penne!
Dopo questa prima fase di lettura e comprensione di articoli di approfondimento, gli studenti saranno chiamati a individuare le caratteristiche di questo particolare tipo di testo. Tramite un lavoro collettivo, stabiliranno i criteri a cui attenersi per la seconda parte del percorso, quella della scrittura.
1. Prescrittura
“Scrivere prima di scrivere” è un’attività fondamentale: una prescrittura ben ragionata può eliminare molti ostacoli al momento della scrittura vera e propria. Quali passaggi proporre agli studenti durante questa delicata fase? Vediamo insieme alcuni esempi:
- Scelta dell’argomento
È importante guidare gli studenti a scegliere un argomento vicino a loro (che già conoscono o di cui possono trovare informazioni facilmente), interessante e il più possibile originale, che permetta di condividere la loro visione del mondo (o almeno una parte) con gli altri.
- Fase di ricerca e verifica dell’attendibilità delle fonti
È importante condurre una fase di ricerca e verificare l'attendibilità delle fonti prima di iniziare a scrivere un articolo di approfondimento. È necessario basare le informazioni su fonti affidabili e verificare la loro accuratezza. Se le fonti utilizzate non sono attendibili o sono poco rigorose, l'articolo rischia di essere poco accurato, superficiale o addirittura fuorviante. Inoltre, utilizzando fonti non verificate, si corre il rischio di diffondere informazioni errate e alimentare la diffusione di fake news.
Per aiutare gli alunni a orientarsi tra le fonti più diverse presenti soprattutto in Internet, è consigliabile preparare dei consigli specifici e molto mirati da consegnare ai nostri studenti.
- Definizione dell’idea di fondo
È il momento in cui gli studenti scelgono la loro prospettiva sull’argomento. In primo luogo, è importante avere una chiara comprensione dell'argomento e delle informazioni raccolte attraverso la ricerca. Successivamente, è possibile iniziare a identificare i punti salienti e le idee principali che emergono dalle informazioni raccolte. Una volta individuati questi elementi, è possibile riflettere su come essi si collegano tra loro e su quale sia l'idea o il messaggio fondamentale che si vuole trasmettere attraverso l'articolo. Questo può richiedere del tempo e della sperimentazione, poiché l'idea di fondo potrebbe evolversi durante il processo di scrittura e di rielaborazione del testo.
- Struttura e organizzazione del testo
Prima di iniziare a scrivere un articolo di approfondimento, è importante fornire a studentesse e studenti esempi di struttura e organizzazione del testo per aiutarli a comprendere le diverse opzioni a loro disposizione e a scegliere quella più adatta all'argomento trattato. Alcuni esempi di struttura e organizzazione del testo che si possono fornire sono:
- struttura cronologica: organizza le informazioni in ordine di tempo, dall'inizio alla fine (per raccontare eventi storici o biografie);
- struttura causa-effetto: organizza le informazioni in modo tale da mostrare come un evento o una situazione causi un effetto o una serie di effetti (per analizzare problemi sociali o ambientali);
- struttura problema-soluzione: organizza le informazioni in modo tale da presentare un problema e le possibili soluzioni (per scrivere report su temi di attualità);
- struttura a confronto: organizza le informazioni in modo tale da confrontare due o più punti di vista o due o più oggetti, eventi o persone (per analizzare e valutare le differenze e le somiglianze tra fenomeni).
2. Scrittura e revisione
Dopo la fase della prescrittura/progettazione, è il momento della scrittura vera e propria. I ragazzi stendono in classe le loro bozze, sostenuti dalle consulenze dell’insegnante e dalle brevi lezioni che il docente offre loro prima di ogni sessione di scrittura. Di seguito trovate alcuni esempi di minilesson da proporre in questa fase:
- Come scrivere una introduzione coinvolgente.
- Sostieni la tua idea di fondo con fatti e dati.
- Cita le fonti!
- Scrivi una conclusione che non lasci indifferenti.
- Hai fatto emergere la tua idea di fondo? Verifica!
- Trova un titolo memorabile.
- Rivedi il testo per correggere eventuali errori di ortografia, grammatica e coerenza.
Fase 3. Tiriamo le fila
Alla fine di questo percorso, ogni alunno e alunna della classe avrà scritto un articolo di approfondimento su un argomento di suo interesse. I vari testi, se raccolti in un piccolo volumetto, potranno quindi dare vita a una sorta di vetrina che mostri le grandi passioni della classe. La possibilità di confrontarsi con i compagni e di leggere i loro testi rappresenta un grande stimolo per questi scrittori in erba, che temono ma allo stesso desiderano un pubblico attento e competente.
Le varie lezioni di scrittura, unite alle consulenze dell’insegnante e dei compagni, avranno sicuramente fatto crescere ragazze e ragazzi come lettori critici e appassionati e come scrittori in grado di esprimere in modo chiaro e coinvolgente le loro idee. Ma in particolare la lettura e la scrittura di testi non fiction avrà contribuito a renderli cittadini informati e pensatori critici, in grado di riconoscere le tante voci che li circondano e di scegliere in modo consapevole la strada che vorranno percorrere.
Referenze iconografiche: ©GaudiLab/Shutterstock