Le proposte spaziano dal tema religioso vero e proprio a quello più specificamente esistenziale che coinvolge l’animo umano in un momento dell’anno nel quale si tende a fare un bilancio della propria vita e si è più portati alla riflessione. Il periodo delle festività, inoltre, è il momento del ritrovo delle famiglie sancito dalla tradizione all’interno delle mura domestiche, dove però sono sempre in agguato tensioni sopite e lacerazioni. Il periodo del Natale è tuttavia anche il momento del riposo e dello svago e perciò non mancano proposte di letteratura gialla e fiabesca.
Scuola secondaria di primo grado
Un classico delle Feste: Charles Dickens, Canto di Natale, Garzanti, Milano 2012, pp. 100
Pubblicato per la prima volta nel 1843, Canto di Natale è uno dei romanzi più famosi di Dickens, nonché una delle più celebri storie natalizie di tutti i tempi. Il ricco e avido Ebenezer Scrooge, che odia il Natale dato che considera questa festività solo come un intralcio alla sua attività e ai suoi guadagni, mentre si appresta a trascorrere in solitudine la notte della Vigilia, viene visitato dal fantasma del suo defunto socio in affari che lo avvisa che dovrà fare i conti con lo Spirito del Natale Passato, lo Spirito del Natale Presente e quello del Natale Futuro. Scrooge assiste così, come in una sorta di proiezione cinematografica ante litteram, ad alcune scene della propria vita trascorsa, attuale e che verrà. Al termine della nottata insonne l’uomo non sarà più lo stesso... Di questo breve romanzo esistono molte trasposizioni cinematografiche. Ricordiamo, solo per citarne due tra le più famose, La più bella storia di Dickens, realizzata nel 1970 da Ronald Neame e interpretata da Albert Finney e Alec Guinness, e la celebre versione animata di Walt Disney del 1983, Canto di Natale con Topolino, con Paperone nei panni di Scrooge e Topolino in quelli del suo bistrattato assistente. Oltre alle versioni illustrate per bambini già pubblicate in passato, recentemente, ne è stata realizzata una con Geronimo Stilton.
Un giallo natalizio: Agatha Christie, Il caso del dolce di Natale, in Il caso del dolce di Natale e altre storie, Mondadori, Milano 2011, pp. 264
Pubblicato nel 1923, questo breve racconto, avente come protagonista il celebre investigatore belga Hercule Poirot, è ambientato durante il periodo natalizio. Il dolce di Natale evocato nel titolo italiano è il Christmas pudding, il dolce natalizio per eccellenza della tradizione inglese (il titolo originale del racconto è, infatti, The adventure of the Christmas pudding). Poirot viene invitato in una villa nella campagna inglese per risolvere il mistero del furto di un prezioso rubino. Qui viene avvisato da un biglietto anonimo di non assaggiare per nessun motivo il Christmas pudding. Cosa sta accadendo? Da questo racconto è stato tratto un episodio della famosa serie televisiva con David Suchet nel ruolo di Poirot.
Tra fede e mistero: Dino Buzzati, Racconto di Natale, in La boutique del mistero, Mondadori, Milano 2001, pp. 256
La notte di Natale, don Valentino, segretario personale dell’Arcivescovo, scaccia con maniere brusche dalla Cattedrale un povero che chiedeva solo di poter avere per sé un po’ di quella presenza di Dio di cui la chiesa traboccava. «Monsignore, non me ne potrebbe lasciare un pochino? Pensi, è la sera di Natale». Don Valentino, sordo alle richieste del pover’uomo, lo manda via. Da qui inizia per il prelato un’affannosa ricerca di Dio con un finale inaspettato...
La tradizione delle fiabe nordiche: Selma Lagerlöf, La leggenda della rosa di Natale, Iperborea, Milano 2014, pp. 128
Si tratta di sette brevi racconti degni della miglior tradizione nordica. La scrittrice svedese, premio Nobel per la letteratura nel 1909, con toni molto poetici racconta fiabe dalla semplicità solo apparente, ma che sono in realtà piccoli racconti morali e indagini sull’animo umano. Personaggi reali e fatti storici vengono mescolati con grande lirismo ai miti scandinavi.
Scuola secondaria di secondo grado
Un Natale non proprio tranquillo: Pearl S. Buck, Il segreto di Natale, Interlinea, Novara 2005, pp. 37
Un L’autrice di La buona terra, premio Nobel per la Letteratura nel 1938, narra in Il segreto di Natale le tensioni all’interno di una famiglia americana del Vermont che ha adottato una bambina vietnamita, la cui nascita è coperta da un segreto che i genitori adottivi intendono tenere nascosto.
Ricordi felici: Truman Capote, Ricordo di Natale, Donzelli, Roma 2011, pp. 57
Pubblicato originariamente su rivista nel 1956, è un racconto fortemente autobiografico ambientato in Alabama, in quel profondo Sud degli Stati Uniti ben conosciuto dall’autore. Buddy, che altri non è che Truman Capote, è un bambino orfano di sette anni, mentre Sook è una donna anziana e scherzosa, sua lontana cugina. Entrambi si ritrovano a vivere in una casa di parenti che mal li sopportano, trovando compagnia e conforto l’uno nell’altra. Il narratore è Buddy ormai adulto, che ricorda con affetto e tenerezza quello che è stato forse l’ultimo Natale felice della sua vita, quando lui e l’eccentrica cugina avevano dato vita a un festeggiamento segreto, confezionando dolci con i pochi soldi che avevano a disposizione e coinvolgendo nel loro strano rituale conoscenti, viandanti di passaggio e persino il Presidente degli Stati Uniti Roosevelt...
Un Natale borghese: Irène Némirovsky, Natale, in La sinfonia di Parigi e altri racconti, Elliot, Roma 2012, pp. 96
Pubblicato per la prima volta nel 1931, insieme agli altri due racconti che compongono la “sinfonia” del titolo, Natale ci presenta uno spaccato di famiglia dell’alta borghesia (ambientazione comune a molti romanzi e racconti della scrittrice), intenta a festeggiare un Natale che ha perso la sua valenza religiosa per diventare una sorta di rito irrinunciabile, che va assolutamente celebrato, anche se in famiglia regnano rancori e discordie e il tutto si svolge in un clima di falsità e perbenismo…
Il Natale come occasione per riflettere sulla società contemporanea: Mauro Corona, Una lacrima color turchese, Mondadori, Milano 2014, pp. 92
Il giorno di Natale, in un isolato paesino di montagna, accade uno strano episodio: ci si accorge che le statuine di Gesù Bambino sono scomparse dai presepi di tutte le case. Dopo un primo momento, in cui si pensa a una birichinata messa in atto da qualche ragazzino monello, si scopre che la stessa cosa è successa non solo lì, ma nei presepi di tutto il mondo. Di fronte a quale strano fenomeno ci si trova? Per risolverlo vengono interpellati teologi, satanisti, politici, opinionisti vari. La riflessione sul Natale “mancato” è dunque solo un escamotage che permette di esprimere un grido di protesta contro la società attuale che ha perso la sua strada.
Natale d’autore: Luigi Pirandello, Sogno di Natale e altri racconti, Interlinea, Novara 2010, pp. 117
Nove racconti pubblicati tra il 1896 e il 1935 dal grande scrittore siciliano, premio Nobel per la Letteratura nel 1934, nei quali viene indagato il rapporto dell’uomo con la festività natalizia, ma anche con la divinità, studiato in diverse classi sociali, da quella popolare a quella borghese. Una veste insolita in cui possiamo comunque riconoscere la consueta matrice pirandelliana.
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