La lingua inglese nel colloquio dell’Esame di Stato 2024

Negli Esami di Stato che inizieranno, per le studentesse e gli studenti della scuola secondaria di II grado, con la prima prova scritta il 19/06, la lingua inglese è presente nel colloquio e non nella seconda prova scritta, come era accaduto per alcuni indirizzi di studio in passato.

Nella prima parte di questo contributo ci concentriamo sulla normativa che regola la gestione del colloquio, con particolare riferimento a quanto contenuto nell’OM 22/2024, per capire quali indicazioni trarre sia per i Consigli di Classe sia per le studentesse e gli studenti che, in queste settimane, si stanno preparando all’Esame di Stato.
Nella seconda parte entriamo nello specifico della lingua inglese e di come aiutare le studentesse e gli studenti nella preparazione finale per il colloquio.

PRIMA PARTE – Dalle norme che regolano il colloquio alcune indicazioni operative

Le norme alle quali fare riferimento per il colloquio sono l’art. 17, comma 9, del d. lgs. 62/2017 e l’art. 22 dell’Ordinanza Ministeriale 55 del 22 marzo 2024 che concerne l’organizzazione e le modalità di svolgimento dell’Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione per l’a.s. 2023/24 (link).

Il comma 2.a del citato art.22 OM 55/2024 prevede che lo studente dimostri, durante il colloquio, di

  • avere acquisito contenuti e metodi propri di ciascuna disciplina;
  • saper usare le conoscenze stabilendo relazioni tra le stesse;
  • saper argomentare in modo critico e personale anche in lingua straniera.

È chiaramente un sapere agito quello che l’ordinanza prevede e per fare in modo che il colloquio non sia una semplice esposizione di contenuti appresi nelle diverse discipline, l’ordinanza introduce due indicazioni:

a) il colloquio si svolge attorno a nuclei tematici

art.22, c. 4: “La commissione/classe cura l’equilibrata articolazione e durata delle fasi del colloquio e il coinvolgimento delle diverse discipline valorizzandone soprattutto i nuclei tematici fondamentali, evitando una rigida distinzione tra le stesse e sottolineando in particolare la dimensione del dialogo pluri e interdisciplinare”.

I consigli di classe, nel predisporre il documento del 15 maggio, dovrebbero tenere conto di questa indicazione e fornire un elenco di “nuclei tematici fondamentali”. Questo elenco potrebbe essere usato anche come una indicazione per orientare la preparazione delle studentesse e degli studenti al colloquio.

b) il colloquio prende avvio a partire dal materiale scelto dalla commissione

art.22, c. 3: “Il colloquio si svolge a partire dall’analisi, da parte del candidato, del materiale scelto dalla commissione/classe, attinente alle Indicazioni nazionali per i Licei e alle Linee guida per gli istituti tecnici e professionali. Il materiale è costituito da un testo, un documento, un’esperienza, un progetto, un problema, ed è predisposto e assegnato dalla commissione/classe ai sensi del comma 5”.
art. 22, c.5: “La commissione/classe provvede alla predisposizione e all’assegnazione dei materiali all’inizio di ogni giornata di colloquio, prima del loro avvio, per i relativi candidati. Il materiale è finalizzato a favorire la trattazione dei nodi concettuali caratterizzanti le diverse discipline e del loro rapporto interdisciplinare. Nella predisposizione dei materiali e nella assegnazione ai candidati la commissione/classe tiene conto del percorso didattico effettivamente svolto, in coerenza con il documento di ciascun consiglio di classe, al fine di considerare le metodologie adottate, i progetti e le esperienze realizzati, con riguardo anche alle iniziative di individualizzazione e personalizzazione eventualmente intraprese nel percorso di studi, nel rispetto delle Indicazioni nazionali e delle Linee guida”.

La normativa dà indicazioni puntuali su questo aspetto:

  1. La Commissione prepara i materiali prima dell’inizio del colloquio: l’art. 16, c.9 dell’OM 55/2024 stabilisce che nella riunione preliminare si definiscono anche le “modalità di conduzione nel colloquio”. È molto probabile che nel corso della riunione preliminare la commissione decida in merito ai materiali da predisporre per l’avvio del colloquio: tipologia, numero, caratteristiche… L’abbinamento tra un determinato materiale, predisposto in precedenza sulla base delle decisioni prese in sede di riunione preliminare, e il singolo candidato avviene all’inizio di ciascuna giornata destinata alle prove orali: i criteri che dovrebbero guidare l’assegnazione del materiale al singolo candidato sono
    • Il percorso didattico effettivamente svolto, come descritto nel documento del consiglio di classe;
    • eventuali iniziative di individualizzazione e personalizzazione del curricolo.

Occorre, quindi, prestare molta attenzione, in fase di predisposizione del documento del 15 maggio, nell’indicare esperienze e progetti svolti dalla classe, da gruppi di studenti o da singoli studenti per poterne tenere conto nella assegnazione del materiale a ciascun candidato. Sarebbe utile non pensare al materiale da predisporre solo in funzione dei contenuti delle singole discipline: un progetto di mobilità ErasmusPlus, l’esperienza di un anno o di un periodo di studio all’estero durante i cinque anni della secondaria di II grado potrebbero fornire ampio materiale per l’avvio di un colloquio in chiave interdisciplinare. Soprattutto è dall’esame del curricolo dello studente e dei “capolavori” che ciascun candidato ha inserito nel suo curricolo personale che la Commissione può trarre spunto per un abbinamento del materiale predisposto in modo da valorizzare a fondo le caratteristiche e i percorsi di ciascuno.

  1. Il materiale da predisporre può essere di tipologia diversa: “un testo, un documento, un’esperienza, un progetto, un problema”. Si tratta di tipologie ampie: basti pensare a cosa possiamo intendere con la voce “testo”: un testo letterario, un articolo di giornale, un testo preso da un blog, il testo di una pubblicità, una citazione, … e per ciascuna di queste tipologie potremmo elencare delle ulteriori sottocategorie.

  2. La norma non stabilisce che il materiale debba essere completamente nuovo per il candidato né che il materiale debba essere in lingua di scolarizzazione.

  3. Scopo del materiale è permettere allo studente di dimostrare la sua capacità di analisi e la sua capacità di trattare i “nodi concettuali caratterizzanti le diverse discipline e [il] loro rapporto interdisciplinare”. Questo lascerebbe supporre che al candidato è richiesto, in un primo momento, di analizzare il materiale che gli è stato assegnato per passare, in un secondo momento, alla esplicitazione di possibili legami tra i nodi concettuali delle singole discipline. Sarebbe importante raccomandare agli studenti di non saltare la prima parte, ovvero l’analisi del materiale proposto, per passare in modo frettoloso ad una trattazione che tocchi i nodi di diverse discipline.

Dalla lettura della normativa, dunque, possiamo trarre delle indicazioni operative

a) per i consigli di classe:

  • è fondamentale individuare, in fase di programmazione e nel documento del 15 maggio, un elenco di possibili nuclei tematici a partire dai nodi concettuali forti di ciascuna disciplina;
  • sarebbe importante lavorare in classe, durante tutto l’anno e nelle diverse discipline, sulla produzione orale delle studentesse e degli studenti a partire da diversi tipi di materiali da usare, ad esempio, usandoli come spunto di partenza in una “interrogazione orale”;
  • si potrebbero ipotizzare, durante l’anno e/o anche nelle settimane finali dell’anno scolastico come preparazione al colloquio, delle simulazioni della prima parte del colloquio a partire da materiale assegnato il giorno stesso della simulazione;

b) per i docenti di ciascuna disciplina

  • programmare il lavoro costruendo attorno ad alcuni nuclei delle possibili convergenze con altre discipline: occorre abituare le studentesse e gli studenti a “vedere” tali convergenze anche mostrando loro come si fa, ad esempio adottando un “thinking aloud protocol” prima di chiedere alle studentesse e agli studenti di farlo in modo autonomo;
  • predisporre un corpus di materiali (testi, documenti, immagini…) possibili da usare durante l’anno dando alle studentesse e agli studenti gli strumenti utili per l’analisi del materiale raccolto;

c) per le studentesse e gli studenti:

  • occorre che studentesse e studenti conoscano l’elenco dei “nuclei tematici” scelti dal Consiglio di Classe per provare a costruire, in fase di preparazione all’esame, delle mappe che, per ciascun nucleo tematico, li portino ad individuare delle possibili convergenze tra le discipline studiate;
  • sarebbe importante allenarsi all’analisi delle diverse tipologie di materiale che l’OM indica: analizzare il testo di un editoriale può richiedere delle procedure diverse rispetto alla analisi di un’infografica anche se entrambi i documenti possono riguardare lo stesso tema;
  • il colloquio non è un’interrogazione: occorre imparare ad argomentare, anche usando la lingua straniera, le scelte che si fanno. Per poterlo fare, occorre prepararsi usando, ad esempio, qualche “speaking frame”.

SECONDA PARTE – Alcune indicazioni per la lingua inglese

a) Quale materiale predisporre

Un insegnante di inglese ha diverse opzioni per quanto concerne la tipologia del materiale da usare in avvio di colloquio. A seconda del tipo di materiale usato durante l’anno scolastico, si può pensare ad un breve testo, ad una fotografia, ad un poster… ciò che conta è che le studentesse e gli studenti si dovrebbero ritrovare tra le mani una tipologia che sono stati abituati ad analizzare già durante l’anno o, meglio, durante il percorso di studi. Sarebbe utile che qualche esempio delle tipologie di materiale usato venisse inserito nel documento da predisporre entro il 15 maggio.

Come aiuto alla preparazione al colloquio, occorre ricordare alle studentesse e agli studenti che viene loro richiesto di dimostrare sia la capacità di analisi del materiale sia la capacità di costruire nessi e collegamenti argomentandoli in modo chiaro e pertinente.

b) Per l’analisi del materiale iniziale

Testo
Se si tratta di un testo letterario, si suggerisce di ricordare alle studentesse e agli studenti la procedura normalmente seguita, ovvero[1]:

1 First make a basic observation about the text or passage. State what kind of text you are analysing.
2 Then illustrate the passage using the following elements:

  • Discuss what happens in the passage and why it is significant to the work as a whole.
  • Consider what is said, the imagery and the ideas expressed.
  • Assess how it is said, considering how the word choice, the ordering of ideas, sentence structure, etc., contribute to the meaning of the passage.
  • Explain what it means, referring your analysis of the passage back to the significance of the text as a whole.

Immagine
Si può scegliere una fotografia, la riproduzione di un dipinto, di un poster, la copertina di un libro o di altro materiale a stampa… Ciò che conta è abituare le studentesse e gli studenti ad una procedura di analisi precisa che potrebbe essere suddivisa in quattro fasi:

  1. Describing
    Describe what you see in as much detail as possible.
  1. Identifying
    Record basic information about the piece.
    What do you know about it? Who created it? When? Does the piece have a title or any text? If so, what does it say? In what format or medium was it originally distributed (for example, as a poster, a book, a film, or an advertisement in a newspaper)?
  1. Interpreting
    Analyze the image’s message.
    Based on what you know about this image, what message do you think the creator of this image intended to express? Who do you think was the intended audience? What do you think the creator of the piece wanted the audience to do or feel once they have seen this image?
  1. Evaluating
    Is this image effective? Does it successfully communicate its intended message? Is it fair? Does it use lies or misleading information to express its message? If so, how? In your opinion, does this image express a positive or a negative message? Explain.

c) Costruire nessi con le altre discipline

Siccome il colloquio intende verificare la capacità delle studentesse e degli studenti di stabilire dei collegamenti tra il materiale fornito dalla commissione, i nodi concettuali caratterizzanti le diverse discipline e, in chiave interdisciplinare, i nuclei tematici fondamentali sarebbe utile abituare le studentesse e gli studenti a costruire delle mappe a partire da un tema.

L’elenco dei nuclei tematici che il Consiglio di Classe ha individuato e messo nel documento del 15 maggio è lo strumento che le studentesse e gli studenti dovrebbero usare per individuare il tema a cui è possibile collegare il materiale fornito dalla commissione.

Una volta individuato il nucleo tematico che il materiale fornito dalla commissione in avvio di colloquio meglio valorizza o evidenzia, ciascun candidato dovrebbe costruire una mappa. Per fare questo, la commissione, una volta assegnato il materiale, di solito dà del tempo che ciascun candidato dovrebbe usare per costruire sia il discorso utile a dimostrare la capacità di analisi del materiale sia il percorso da seguire per meglio dimostrare la capacità di saper trattare i nodi concettuali caratterizzanti le diverse discipline e il loro rapporto interdisciplinare.

Nella costruzione di una mappa è possibile abituare studentesse e studenti a seguire una procedura:

  1. Place the central theme/main idea in the centre of your page. You may find it easier to place your page in landscape orientation.
  2. Use lines, arrows, speech bubbles, branches as ways of showing the connection between the central theme/main idea and your ideas which stem from that focus. The relationships are important.

Per stabilire le connessioni sarebbe importante usare delle domande, interrogare il tema[2]:

englishMag_2024_05_minardi_esame_orale01

P. Bowen, D. Delaney, E. Foody, On Topic, Pearson ©2022

Siccome il colloquio richiede di dimostrare la capacità di collegamento fra i nodi concettuali delle discipline, occorre partire da aspetti importanti del tema individuato più che dalle singole discipline. È inoltre importante ricordare che non è necessario includere tutte le discipline per dimostrare la capacità di stabilire nessi ed argomenti.

In On Topic ci sono diversi modelli di sviluppo della mappa: qui, ad esempio, si propone il modello attorno al tema “mind and memory”. Le domande (1 – 2 – 3) passano dal cosa al come, dal semplice al complesso e permettono di individuare alcuni nessi tematici che vengono riferiti a quattro diverse discipline (4). Infine, il collegamento utile con l’educazione civica (5) è facilitato se si richiamano alla mente i 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile di Agenda 2030.englishMag_2024_05_minardi_esame_orale02

P. Bowen, D. Delaney, E. Foody, On Topic, Pearson ©2022

Una volta terminata la costruzione della mappa il colloquio può iniziare: occorre preparare le studentesse e gli studenti non ad una esposizione di contenuti, ma ad una argomentazione delle scelte fatte.

Sarebbe utile ripassare con la classe alcune “useful expressions” come quelle contenute in Into Focus B2. Le stesse possono essere usate dall’insegnante per costruire delle “speaking frame”, strumenti utili di preparazione al colloquio.

englishMag_2024_05_minardi_esame_orale03

P. Bowen, D. Delaney, E. Foody, On Topic, Pearson ©2022

englishMag_2024_05_minardi_esame_orale04

P. Bowen, D. Delaney, E. Foody, On Topic, Pearson ©2022

[1] Cf. Minardi S., 2018. IL NUOVO ESAME DI STATO Strategie e suggerimenti con guida alla prova scritta e all’esame orale. Pearson Italy.

[2] Da un’idea di Donatella Fitzgerald, webinar Sanoma “Ideas and strategies for preparing students for the Esame di stato II Grado” (maggio 2023)


Referenze iconografiche: YanLev Alexey/Shutterstcok

Silvia Minardi

Insegna inglese presso il Liceo “S.Quasimodo” di Magenta (Mi), ha conseguito il dottorato di ricerca presso l’Università per Stranieri di Siena con un progetto di ricerca sulla dimensione linguistica nelle discipline. Attualmente ricopre la carica di Presidente Nazionale dell’Associazione LEND, lingua e nuova didattica e di Presidente della Rete Europea della Associazioni di docenti di lingue. È membro del Direttivo Nazionale dell’Associazione Amerigo, International Cultural Exchange Program Alumni. Dal 2000 ha lavorato in numerosi progetti di formazione per il personale docente. Da gennaio 2016 è stata inserita nel gruppo di esperti del Centro Europeo di Lingue Moderne del Consiglio d’Europa di Graz per il programma 2016-2019. I suoi principali ambiti di interesse sono: la valutazione degli apprendimenti linguistici, la costruzione del curricolo plurilingue e interculturale, il CLIL.