Imparare le lingue con Mondly by Pearson

Nell’era digitale post-pandemica, definita l’era del “new normal”, le tecnologie sono entrate sempre più nella vita quotidiana e in ogni campo del sapere, nonché nel mondo delle lingue e dell’educazione linguistica, soprattutto in quest’ultimo periodo, dominato dagli sviluppi dell’Intelligenza Artificiale.

Le lingue nell’era digitale

Nell’era digitale post-pandemica, definita l’era del “new normal”, le tecnologie sono entrate sempre più nella vita quotidiana e in ogni campo del sapere, nonché nel mondo delle lingue e dell’educazione linguistica, soprattutto in quest’ultimo periodo, dominato dagli sviluppi dell’Intelligenza Artificiale.
Tutto ruota intorno alla regia del docente e alle sue precise scelte metodologiche che devono sempre precedere le scelte tecnologiche, in quanto funzionali agli specifici obiettivi didattici e formativi.
Nell’ambito degli apprendimenti linguistici, la letteratura ha documentato gli sviluppi della ricerca dal CALL (Computer Assisted Language Learning) al MALL (Mobile Assisted Language Learning), che comporta il passaggio dall’uso del computer ai device mobili, fino al più recente ICALL (Intelligent Computer Assisted Language Learning).
Grazie alla sempre più pervasiva e efficace integrazione delle tecnologie nella didattica delle lingue, l’apprendimento linguistico diventa “portatile” e “ubiquo”, intrecciando momenti formali a momenti informali e non formali, in quanto le attività e gli esercizi linguistici avvengono attraverso gli strumenti digitali che in genere gli studenti usano più frequentemente nella loro vita quotidiana: il cellulare o il tablet.
In questo modo, studiare una lingua non equivale più solo allo svolgimento di un compito assegnato a casa, ma diventa un modo divertente per passare il tempo, in qualsiasi momento della giornata.
Grazie all’uso delle app, Game-based learning e gamification rivestono un ruolo centrale nell’apprendimento, in quanto si ha quasi la sensazione di essere davanti a un videogioco e si impara senza neanche rendersene conto, in base alla nota “rule of forgetting” di Krashen.

Mondly by Pearson

Tra le numerose app per l’apprendimento delle lingue, Mondly by Pearson[1] rappresenta una delle più gettonate in quest’ultimo periodo: propone corsi di lingua divertenti in 41 lingue target, anche in funzione della lingua di provenienza. L’app simula conversazioni reali, in cui si utilizzano le funzioni morfi-sintattiche e gli item lessicali per uno specifico livello del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue, Volume Complementare (QCERVC).
Interessanti sono gli Scenari di Apprendimento (Learning Scenarios) ricreati dall’app per stimolare la competenza linguistico-comunicativa e socio-pragmatica dell’apprendente, anche in base a quanto raccomandato dall’Approccio orientato all’Azione del QCERVC (AoA): in particolare, grazie al software di Artificial Intelligence che offre la tutor LUNA in grado di guidare l’apprendimento, chi studia una lingua riesce persino a ricreare e simulare situazioni e contesti di vita vera, in cui gli apprendenti possono giocare, interagire in chat, favorendo dunque la multimodalità e l’apprendimento profondo.
Molto interessante e utile la versione per bambini “Mondly Kids”, fortemente ispirata ad un approccio ludico, appropriato per questa tipologia di apprendenti e “Mondly Business”, pensato per il mondo del business, per avvicinare gli adulti all’ESP (English for Specific Purposes), in questo caso, il Business English.
Mondly by Pearson contribuisce a sviluppare in modo integrato e bilanciato le quattro modalità di comunicazione previste dal QCERVC (produzione, ricezione, interazione, mediazione). In particolare, grazie al supporto dell’Intelligenza Artificiale, è possibile sviluppare l’oracy e le abilità orali, esercitando l’ascolto e il parlato, con feedback automatico sull’accuracy e sulla pronuncia, in ottica di metacognizione e miglioramento continuo.

L’opinione degli studenti

Una sperimentazione su Mondly by Pearson è stata effettuata con un campione di studenti non italofoni presso l’Università per Stranieri di Perugia, cui è stata concessa la licenza di Mondly per migliorare le loro competenze linguistiche in Italiano, in base al loro livello competenza di partenza.
Al termine del semestre della sperimentazione è stato chiesto agli studenti di postare nel forum della piattaforma di Ateneo la loro percezione dell’analisi SWOT di Mondly by Pearson, enucleandone i punti di forza, i punti di debolezza, le opportunità e i rischi. Di seguito alcuni commenti postati nel forum:

Strengths

  • “Molto facile usarlo, interessante. Il lavoro sia con la pronuncia perfetta e sia con la grammatica. Comodo, facile, interessante mi piace”.
  • “Per il livello basso è utile perché ci sono le foto e può aiutare a capire meglio”.
  • “Mi dà il feedback immediato”.

Weaknesses

  • “La debolezza è solo quando voglio imparare una nuova lingua da zero”.

Opportunities

  • “La flessibilità e l’atmosfera di amicizia; è molto carino. Ti senti sempre molto bravo e vuoi continuare”.
  • “Mondly by Pearson ti stimola ad imparare anche altre lingue, è molto facile per tutti, ha livelli diversi e ti dà la possibilità di migliorare la pronuncia, la grammatica: è fantastico!”

Threats

  • “L’unico rischio è quando si finisce subito il livello e diventa troppo facile”.

Dai commenti soprariportati emerge la percezione molto positiva di Mondly by Pearson per l’apprendimento dell’Italiano: si fa riferimento alla dimensione ludica, alla partecipazione e motivazione, all’aspetto multimodale, che intrecciando input visivi, testuali, audio-orali, risulta stimolante e efficace.
Anche il feedback automatico immediato viene percepito come un valore aggiunto, in grado di aumentare l’autostima degli apprendenti, appassionandoli alla lingua e spingendoli a continuare nel percorso formativo.
Una studentessa ha affermato di essersi spinta ad iniziare con Mondly by Pearson anche lo studio del Coreano, parallelamente all’Italiano, testimonianza di come un’app possa contribuire a stimolare l’entusiasmo e la passione per le lingue, incoraggiando dunque, gli approcci plurilingui e la valorizzazione del repertorio plurilingue degli apprendenti.
Punteggi e premi sono le cifre chiave della gamification di Mondly, che indirettamente inducono a tenere sempre vivo l’obiettivo da raggiungere, talvolta anche gareggiando con parenti e amici.

Conclusioni

Alla luce delle potenzialità del digitale e delle app nella didattica delle lingue, è forse utile sottolineare la necessità di incoraggiare una sempre maggiore apertura verso l’uso di questi strumenti anche in contesti formali e istituzionali, per esempio come alternativa ai compiti a casa, o in ottica di flipped learning, o ancora come momento di “sana competizione” tra i compagni, impegnati nella sfida del punteggio più alto per l’assiduità e il completamento dei task previsti.
Un’app come Mondly by Pearson potrà accompagnare i nostri studenti nel viaggio linguistico e plurilinguistico, che inevitabilmente modificherà i loro pensieri, sentimenti e valori, guidandoli verso la maturità e la crescita:

“Language learning is one of the most intensely personal journeys you can undertake. You are going into your own mind and altering the way you think
(Gabriel Wyner).

Referenze iconografiche: ProStockStudio/Shutterstock

Letizia Cinganotto

È ricercatrice presso l’Istituto Nazionale per la Documentazione, l’Innovazione e la Ricerca Educativa (INDIRE). Ha conseguito un dottorato in Linguistica sincronica, diacronica e applicata. Ha lavorato presso la Direzione generale per gli ordinamenti scolastici del MIUR, prendendo parte a numerosi gruppi di lavoro e comitati tecnico–scientifici sulle lingue e sul CLIL, sia in ambito nazionale che internazionale. Le sue principali aree di ricerca sono l’apprendimento/insegnamento delle lingue, la metodologia CLIL, la didattica digitale e multimediale, i modelli formativi e la formazione dei docenti.