La descrizione: uno strumento potente al servizio della scrittura

C’è un potere nascosto nelle parole, un potere che va oltre il semplice significato letterale. È il potere di evocare immagini, di suscitare emozioni, di dare vita a idee. La descrizione è una delle tecniche più efficaci per sfruttare questo potere, permettendo allo scrittore di mostrare ciò che accade in una storia o ciò che si vuole comunicare in un argomento. Tuttavia, la descrizione non è mai un’entità a sé stante, un genere autonomo da praticare e perfezionare: è sempre funzionale ad altro, un mezzo per arricchire e rendere più vivido un testo, che sia narrativo o espositivo.

Una tecnica versatile e potente

La descrizione è un’arte versatile, capace di integrarsi in forme testuali diverse per amplificarne l’efficacia. Nella scrittura narrativa, le sequenze descrittive sono fondamentali per creare l’ambientazione, dare profondità ai personaggi e immergere il lettore nella storia. Attraverso la descrizione, lo scrittore può “mostrare” anziché semplicemente “dire”, rendendo la narrazione più coinvolgente ed evocativa. In questo contesto, la descrizione assume spesso un carattere soggettivo, filtrando la realtà attraverso lo sguardo e le emozioni dei personaggi o la sensibilità del narratore.

Anche nei generi non fiction, la descrizione gioca un ruolo chiave, ma con una valenza diversa. Nei testi espositivi serve a rendere accessibili concetti complessi e ne facilita la comprensione, evocando immagini nella mente di chi legge. Nell’argomentazione esempi concreti e descrizioni vivide possono rafforzare una tesi, rendendo più persuasivo il ragionamento. In questi casi, la descrizione tende a essere più oggettiva, mirando a rappresentare la realtà in modo preciso e imparziale, per supportare l’esposizione di fatti o l’elaborazione di argomenti.

Questa differenza di approccio – soggettivo nella fiction, oggettivo nella non fiction – riflette i diversi scopi comunicativi delle due tipologie testuali. Mentre la narrazione mira a coinvolgere emotivamente il lettore, la scrittura espositiva e argomentativa punta a informare e persuadere attraverso l’evidenza dei fatti e la forza della logica. In entrambi i casi, però, la descrizione si conferma uno strumento potente, capace di potenziare l’efficacia del messaggio adattandosi alle esigenze specifiche del testo.

L’approccio del Writing and Reading Workshop

Nel Writing and Reading Workshop la descrizione non è mai proposta come un esercizio isolato, scollegato da un contesto comunicativo. Al contrario, viene sempre presentata come una tecnica al servizio di uno scopo, da integrare in modo organico nella scrittura.

Attraverso l’analisi di testi autentici, sia narrativi sia di non fiction, gli studenti osservano come scrittori esperti utilizzano la descrizione per arricchire e potenziare la loro comunicazione. Imparano a “mostrare” emozioni e caratteristiche dei personaggi attraverso dettagli rivelatori, a creare atmosfere suggestive, a rendere tangibili concetti astratti.

Referenze iconografiche:  udra11/Shutterstock

Linda Cavadini, Loretta De Martin e Agnese Pianigiani

Sono tre insegnanti di materie letterarie della Scuola secondaria di primo e secondo grado e lavorano in tre scuole di tre regioni diverse: “Liceo scientifico e linguistico "Paolo Giovio” di Como, “Giacomo Zanella” di Padova e “Jacopo della Quercia” di Siena. Una sola è però l’idea di didattica dell’italiano che hanno da sempre in mente: insegnare ai loro studenti a leggere e a scrivere e trasformare la classe in una comunità di lettori e scrittori. La scoperta del Writing and Reading Workshop ha significato per loro trovare la cornice in cui sviluppare le loro convinzioni: da allora hanno iniziato a studiare, sperimentare e confrontarsi insieme, cercando di unire la metodologia americana alla tradizione della scuola italiana.