Al servizio dell’ideologia. Lo sport nell’Italia fascista

Nel quadro delle profonde evoluzioni della società europea fra le due guerre, lo sport venne ad assolvere un ruolo di rilievo, soprattutto all’interno dei regimi totalitari.
In Italia il regime di Mussolini costituì il primo esempio di utilizzo, da parte di uno stato, dell’organizzazione sportiva come strumento di propaganda e controllo sociale. Lo sport divenne un mezzo formidabile per costruire il consenso delle masse popolari intorno al regime, e in questo senso il fascismo costituì un modello per i regimi autoritari di tutta Europa.

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Referenze iconografiche: Referenze iconografiche: Colorsport/Shutterstock

Stefano Pivato

Ha insegnato Storia contemporanea all’Università di Urbino, dove ha anche ricoperto la carica di rettore. Studioso delle culture popolari, è stato tra i primi storici a occuparsi del fenomeno sportivo, delle sue radici e delle sue implicazioni sociali e politiche. Tra le sue recenti pubblicazioni: L’ossessione della memoria. Bartali e il salvataggio degli ebrei: una storia inventata (con Marco Pivato), 2021; Tifo. La passione sportiva in Italia, 2022; Andare per colonie estive, 2023.