Imparare con il digitale

Strumenti, spunti di lavoro e un percorso didattico sulla segregazione razziale, fra storia, geografia, italiano, educazione civica

Una selezione di strumenti digitali per percorsi didattici creativi e interattivi e un modello di unità di apprendimento interdisciplinare sulla discriminazione razziale per la Scuola secondaria di primo grado.

Strumenti digitali per diverse fasi didattiche

I cambiamenti epocali avvenuti negli ultimi anni grazie (o a seconda dei punti di vista, a causa) dell’avvento dell’era digitale, stanno entrando prepotentemente, che lo si voglia riconoscere o meno, anche all’interno delle nostre aule. Un docente che voglia prepararsi e preparare i propri studenti e studentesse alle sfide attuali e a quelle che ci attendono non può dunque prescindere dall’uso consapevole e finalizzato degli strumenti digitali, i cui benefici spaziano dall'arricchimento dell'esperienza educativa all'adattamento delle pratiche didattiche alle esigenze della società moderna. Poiché il panorama di app, piattaforme e siti espressamente didattici o utilizzabili anche in ambito didattico è davvero ricchissima, qui cercheremo di realizzare una selezione, basata principalmente su alcuni criteri:

  • fruibilità da parte del docente e dei discenti, intesa come facilità di utilizzo sia in termini di creazione che di fruizione dei contenuti
  • gratuità, almeno nella versione base
  • versatilità intesa come possibilità dello strumento di essere utilizzato in diversi contesti, in diverse materie e in diversi ordini di scuola.

Avendo personalmente sperimentato, nel corso degli anni, tali piattaforme, la selezione si basa ovviamente anche sui riscontri avuti in termini di apprendimento e di interesse manifestato dalle alunne e dagli alunni coinvolti.

  1. Partiamo dalla necessità comune, all’inizio di un’unità di apprendimento, di verificare le preconoscenze e di richiamarle al fine di agganciare i nuovi concetti, con l’obiettivo di facilitare l’apprendimento, come ci suggeriscono la teoria costruttivista dell’apprendimento nonché altre importanti teorie psicologiche e pedagogiche.

I quiz didattici si rivelano utili a soddisfare tale esigenza, poiché non solo permettono di valutare il livello di partenza degli studenti, ma rendono anche la lezione più interattiva e coinvolgente. Proponiamo qui due strumenti, Plickers (www.plickers.com) e Panquiz (www.panquiz.com) utili anche per verifiche formative e sommative.

  • Plickers è un applicativo generalmente poco conosciuto ma estremamente prezioso in quanto consente di svolgere quiz senza la necessità di fornire agli studenti un dispositivo elettronico. Attraverso l’uso di apposite card e dell’app dedicata, il docente, dopo aver proiettato domande e risposte alla Lim, può rilevare le risposte fornite dagli alunni verificando così la conoscenza dell’argomento proposto.
  • Panquiz è una piattaforma online progettata per la creazione e la gestione di quiz didattici. Dotato di un’interfaccia intuitiva e di numerose funzionalità che vengono continuamente implementate in base ai feedback degli utenti, Panquiz risulta utile per creare sia “questionari”, ossia test che possono essere svolti in qualsiasi momento dagli studenti, sia “live quiz” da giocare in tempo reale tutti insieme in classe.
  1. Altra esigenza didattica che può essere soddisfatta ricorrendo all’ausilio delle tecnologie è quella della trasmissione dei saperi per arrivare agli obiettivi, che, come sappiamo, stanno alla base della Tassonomia di Bloom[1]: ricordare e capire. È noto ormai da tempo che le capacità attentive e i tempi di concentrazione di ragazze e ragazzi sono sempre più brevi; pertanto la lezione frontale “classica” va necessariamente ridotta e, nell’ottica della metodologia flipped classroom, addirittura spostata dall’aula a casa con la creazione di un vero “ambiente di apprendimento allargato”. Inoltre, affiancare al canale uditivo altri tipi di mezzi può migliorare significativamente l’apprendimento e la motivazione. Sappiamo anche che ormai la rete è ricca di videolezioni già pronte ma il docente può realizzarne alcune “su misura” sfruttando siti come Screenpal o la funzione “Registra” di Canva (www.canva.com) e può poi implementarle inserendo domande e altri tipi di risorse grazie a Edpuzzle (www.edpuzzle.com). Gli alunni ne usufruiscono così in autonomia e secondo i propri tempi di apprendimento, ricevendo anche un feedback immediato sul lavoro svolto.

  2. Per le fasi di memorizzazione e comprensione ma anche per quelle di applicazione e analisi (sempre secondo la piramide di Bloom), si può far ricorso ad attività digitali che prevedono la partecipazione attiva dei discenti, quali ad esempio, l’uso di Flashcards interattive create con Quizlet (www.quizlet.com), la costruzione di mappe multimediali con Canva (www.canva.com) e Genially (www.genial.ly) (che forniscono template già pronti, decisamente accattivanti e visivamente godibili), giochi didattici di diverse tipologie (cruciverba, memory, “il milionario”, matching e altri) realizzati tramite Learning Apps (www.learningapps.org).Di grande impatto emotivo risultano essere anche la visione di film e l’ascolto di canzoni significative, che non di rado aprono finestre di dialogo inaspettate e attraverso cui possiamo veicolare insegnamenti importanti e far sorgere domande fondamentali per la maturazione personale e per lo sviluppo del senso critico.

  3. Tra le abilità cognitive più alte troviamo infine valutare (ossia dare giudizi motivati, analizzare in modo critico, saper prendere una posizione e sostenerla) e creare (ovvero realizzare prodotti nuovi e originali). In questo caso ci possono essere utili le già citate Canva e Genially che permettono di realizzare un’elevata varietà di prodotti digitali come presentazioni, infografiche, brochure, escape game.

Dalla teoria alla pratica: un percorso interdisciplinare sulla segregazione razziale

Andrò ora a presentare, in sintesi, un esempio di unità di apprendimento sul razzismo, supportato dall’uso di strumenti digitali, che coinvolge italiano, storia, geografia e educazione civica, pensato per una classe terza della Scuola secondaria di primo grado. A conclusione dell’unità, si propone un compito autentico basato sulla visione e rielaborazione personale del film “Green Book”. Il percorso completo, con obiettivi, indicazioni metodologiche, checklist di autovalutazione e rubrica di valutazione, si trova all’interno del libro Sfidante. Giochi didattici e attività laboratoriali per l’insegnante di lettere.

  1. La segregazione razziale dei neri negli Stati Uniti verrà esaminata, dal punto di vista storico, partendo dalle preconoscenze sulla storia moderna. Attraverso quiz interattivi contenenti immagini e carte tematiche, l'insegnante chiederà agli studenti di richiamare le preconoscenze relative al “triangolo commerciale” che portò circa dodici milioni di africani in America, le motivazioni economiche, ideologiche e religiose del sistema schiavistico, e il trattamento riservato ai neri dai bianchi schiavisti.

  2. Si introdurranno poi, attraverso una o più videolezioni o brevi lezioni frontali, il movimento abolizionista e la Guerra di secessione americana e dunque il concetto di “segregazione”, per arrivare alla realizzazione di una mappa multimediale delle “5W” per definire chi, quando, dove, come e perché il sistema di discriminazione fu mantenuto.

  3. Contemporaneamente, nell’ambito della geografia l'insegnante riprenderà le preconoscenze sui flussi migratori, concentrandosi su quelli di fine Ottocento-inizi Novecento, che portarono in America molti italiani, i quali furono spesso vittime di razzismo e pregiudizi. Successivamente, potranno essere presentati gli USA dal punto di vista fisico e politico tramite una lezione partecipata, una videolezione o una ricerca di gruppo.

  4. Per quanto riguarda italiano ed educazione civica si lavorerà sui concetti di tolleranza, convivenza pacifica e soprattutto conoscenza e accettazione del “diverso da sé”, attraverso letture e altre proposte didattiche che migliorino la consapevolezza del fenomeno migratorio e l’empatia verso chi lascia la propria terra alla ricerca di un futuro migliore.

  5. Il compito autentico finale in cui alunne ed alunni si dovranno cimentare, sarà il seguente: un sito di critica cinematografica ha deciso di creare una sezione speciale dal titolo “I film come non li avete mai (ri)visti”, all’interno della quale verranno raccolte diverse tipologie di rivisitazioni creative e originali dei film di maggior successo degli ultimi anni. Siete stati incaricati, dal referente di questa nuova sezione, di occuparvi della presentazione di “Green Book”.

Gli alunni dovranno realizzare, attraverso la piattaforma Canva oppure Genially, un “viaggio virtuale”, immedesimandosi nell’autista bianco Tony Lip e ricostruendo il percorso compiuto nel film. L’atteggiamento e i sentimenti di Tony Lip nei confronti del pianista nero Don Shirley cambiano notevolmente nel corso del viaggio: gli alunni dovranno far emergere in modo chiaro questa evoluzione. La scelta dovrà avvenire fra almeno 4 episodi e, per ognuno, saranno messi in evidenza, attraverso immagini, parti scritte e audio:

  • le forme in cui si manifesta la discriminazione razziale nei confronti di Don Shirley;
  • il modo in cui Tony Lip si pone di fronte agli atti di discriminazione sopracitati e i sentimenti che prova in quei momenti.

La narrazione dovrà essere svolta in prima persona e dovrà essere il più possibile coinvolgente e interessante.
Prima di iniziare andranno divise le mansioni: capogruppo (con funzione di custode del tempo e moderatore dei toni), responsabile parte scritta, responsabile grafico. Ognuno dovrà registrare almeno una delle slide.

Tempi: 2 ore a scuola + 1 ora di socializzazione e valutazione collettiva
Numerosità dei gruppi: 3 alunni per gruppo

Autovalutazione (da fornire ad alunne e alunni insieme alla consegna)

  1. Hai seguito attentamente il film e hai preso appunti?
  2. Hai partecipato attivamente al dibattito?
  3. Hai lavorato in modo collaborativo e propositivo alla pianificazione della struttura del prodotto?
  4. Hai realizzato il prodotto su Genially e l’hai condiviso con la docente?
  5. Il titolo è pertinente con il contenuto?
  6. Hai inserito almeno 4 episodi tratti dal film?
  7. Hai personalizzato l’episodio, raccontandolo attraverso gli occhi di Tony Lip?
  8. Sono chiare le discriminazioni subite da Don Shirley?
  9. È chiaro l’atteggiamento di Tony Lip, in ognuno degli episodi citati?
  10. Dal tuo lavoro emerge chiaramente l’evoluzione del personaggio nel corso del film?
  11. Per ogni episodio hai inserito uno sfondo, delle immagini e un testo significativi?
  12. Per ogni episodio hai inserito la tua voce narrante?
  13. Hai narrato in modo chiaro ed espressivo?
  14. Nel complesso, il lavoro risulta equilibrato, chiaro e piacevole?

Ulteriori spunti di lavoro

Utilizzando gli strumenti citati nel primo paragrafo, possono essere quindi realizzati innumerevoli unità di apprendimento che puntino al raggiungimento delle competenze chiave. Inseriamo qui alcune idee:

  • un percorso sulla legalità che comprenda la visione del film “I cento passi” e l’ascolto dell’omonima canzone e che porti alla realizzazione di un’infografica su Peppino Impastato;
  • un percorso su Giacomo Leopardi, incentrato sull’analisi di alcune poesie e sulla loro rielaborazione in varie forme, in modo particolare attraverso la creazione di una videopoesia;
  • un percorso in cui, partendo dalla Rivoluzione Americana e dalla conseguente nascita degli Stati Uniti d’America, si sviluppi poi in un confronto Italia - Usa per concludersi nella produzione di un’infografica comparativa contenente i seguenti punti: ordinamento dello Stato, organizzazione dei tre poteri, diritto di voto, feste nazionali.

 

[1] La tassonomia di Bloom è una classificazione gerarchica degli obiettivi educativi creata dallo psicologo Benjamin Bloom negli anni Cinquanta. Essa suddivide il processo di apprendimento in sei livelli crescenti di complessità cognitiva: conoscenza, comprensione, applicazione, analisi, sintesi e valutazione. Ogni livello rappresenta una diversa capacità di pensiero critico, partendo dalla semplice memorizzazione delle informazioni fino alla loro valutazione e creazione di nuove idee. La tassonomia viene usata per progettare attività educative e valutare il livello di comprensione di studentesse e studenti.

 


sfidante

 

Sfidante

Giochi didattici e attività laboratoriali per l’insegnante di lettere
Vittoria Paradisi
 

Affiancando alle tecnologie e alla gamification gli strumenti tradizionali è possibile insegnare italiano, storia e geografia in maniera più efficace e stimolante.
All’interno del volume troverete numerosi consigli pratici ed esempi che vi permetteranno di progettare attività motivanti che alleneranno competenze
e abilità in studenti e studentesse.

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Sitografia


Bibliografia

  • Biancato Laura, Tonioli Davide, 101 idee per una didattica digitale integrata, Erickson
  • Cecchinato Graziano, Papa Romina, Flipped classroom. Un nuovo modo di insegnare e apprendere, UTET Università, 2016
  • Corsini Cristiano, La valutazione che educa, FrancoAngeli, 2023
  • Colombo Ivano e Raina Luca, Insegnare storia con narrazioni interattive e libri gioco. Percorsi operativi e laboratori per la scuola secondaria di primo grado, Erickson
  • Di Blas Nicoletta, Storytelling digitale a scuola, Maggioli editore, 2016
  • Ferri Paolo, Moriggi Stefano, A scuola con le tecnologie, Mondadori
  • Goleman Daniel, Senge Peter, A scuola di futuro. Manifesto per una nuova educazione, 2016
  • Maglioni Maurizio, Biscaro Fabio, La classe capovolta, Innovare la didattica con la flipped classroom, Erickson, 2014
  • Maglioni Maurizio, Capovolgiamo la scuola: Le cinque leve Flipnet per un nuovo sistema educativo, Edizioni Centro Studi Erickson, 2018
  • Mazza Simone, The digital storytelling, Soluzioni tecnologiche per la narrazione didattica, Narcissus.me, 2018
  • Spalatro Chiara, Paladino Grazia, Didattica capovolta: italiano, storia e geografia. Percorsi con la flipped classroom per la scuola secondaria di 1º grado, Erickson, 2019
  • Tisseron Serge, 3 6 9 12 Diventare grandi all’epoca degli schermi digitali, editrice La scuola, 2016

Referenze iconografiche: VectorMine/Shutterstock

Vittoria Paradisi

È docente di lettere e di sostegno, attualmente in servizio presso la scuola secondaria di primo grado dell’Omnicomprensivo “Della Rovere” di Urbania (PU). È un'esperta di didattica digitale, nuove metodologie e del Modello Organizzativo Finlandese. Dal 2014 tiene corsi e webinar per docenti e laboratori per alunni e collabora con realtà del panorama didattico nazionale come Sanoma Italia, Insegnanti 2.0, Focus Junior, Flipnet. Per Sanoma. ha recentemente pubblicato il libro Sfidante. Giochi didattici e attività laboratoriali per l'insegnante di lettere.