Il sentiero della scelta
Una proposta didattica per raccontare la Resistenza attraverso i luoghi della memoria

Fare storia con gli albi illustrati
Ho sperimentato, e continuo a sperimentare, come l'albo illustrato sia uno “strumento” molto potente da portare in classe per le mie discipline di insegnamento (italiano, storia, geografia, educazione civica) e per lavorare insieme ai colleghi (arte, scienze, lingue straniere): la lettura di un albo illustrato coinvolge e cattura l'attenzione dei ragazzi e delle ragazze in classe, li stimola a confrontarsi e a interpretare, li educa alla bellezza e li abitua a un ritmo di osservazione più lento e profondo.
In occasione dell’80° anniversario della Liberazione, propongo un percorso didattico che parte da un albo illustrato intitolato Nome di battaglia Nero, di Sonia Maria Luce Possentini, con introduzione dello storico Francesco Filippi
(Rrose Sélavy, 2021).
L’intento è quello di dare un contributo di idee per commemorare l’importante ricorrenza, con l’obiettivo di tenere viva la memoria di ciò che è accaduto attraverso il racconto di storie di vita dei protagonisti e la scoperta dei luoghi dove hanno combattuto per quegli ideali che ancora oggi sono alla base della nostra democrazia.
Nome di battaglia Nero in breve
Il libro non corrisponde all'esatta definizione di albo illustrato, poiché tra le illustrazioni dei luoghi della memoria viene narrata con le parole, poetiche ed emozionanti, la storia dello zio dell'autrice.
Possentini torna nei luoghi dove lo zio Giovanni, il partigiano detto “Nero” della Brigata Garibaldi, ha condotto la sua vita da ribelle e ha combattuto per la libertà. Ripercorrendo i sentieri su cui lo zio ha camminato e fotografando e disegnando, nelle diverse stagioni, i posti in cui si è fermato, ci racconta di Giovanni, attraverso illustrazioni dove non compaiono figure umane, ma di cui si percepisce fortemente la presenza. Le parole che intervallano le illustrazioni e narrano le vicende mescolano la realtà e l'invenzione: quelle lettere non sono state effettivamente spedite da Nero, ma diventano profondamente vere poiché danno voce a un ragazzo, la cui vita è stata indagata dalla nipote Sonia attraverso la lettura delle sue testimonianze, lo studio di fonti storiche e l'ascolto dei racconti dei famigliari.
Ed è così che la narrazione in prima persona della sua tragica fine, avvenuta per non tradire i compagni, arriva ai lettori come un “pugno nello stomaco” che scuote e rimane indelebile nella memoria.
Il percorso didattico
Il percorso è consigliato per una classe terza della Sspg, ma può essere adattato anche per la Scuola secondaria di secondo grado. In questo caso, naturalmente, l'approccio andrà più in profondità e produrrà riflessioni e risultati diversi, pur mantenendo le stesse tracce di lavoro.
Le attività sono interdisciplinari e di diverse tipologie per favorire il coinvolgimento di tutti gli alunni e le alunne e farli sentire parte della storia che stanno studiando.
Le competenze in gioco
Sono quelle delle Indicazioni Nazionali riguardanti storia, scrittura, lettura, ascolto e parlato:
- Collocare la storia locale in relazione con la storia italiana, europea, mondiale.
- Comprendere aspetti e strutture dei processi storici italiani, europei e mondiali.
- Scrivere testi di forma diversa, anche creativa.
- Leggere testi letterari di vario tipo e forma.
- Formulare in collaborazione con i compagni ipotesi interpretative fondate sul testo.
- Intervenire in una conversazione o in una discussione con pertinenza e coerenza.
Tra le competenze indicate per le Scuole secondarie di secondo grado si sottolinea:
- Conoscere i principali eventi e le trasformazioni di lungo periodo della storia dell’Europa e dell’Italia per comprendere le radici del presente e formare cittadini consapevoli.
- Individuare la dimensione geografica dei temi storici.
I testi utilizzati
Oltre al testo di partenza:
- Libro di testo in adozione (per inquadramento storico)
- La madre del partigiano, poesia di Gianni Rodari
- L’intervista video di Possentini reperibile su YouTube sul canale: I Luoghi delle Parole
- La liberazione, monologo di Enrico Brignano, reperibile sul canale YouTube della Rai
Le fasi del percorso
- Contestualizzazione storica
L'attività con l'albo ben si inserisce nella programmazione didattica di storia ed è meglio compresa se preceduta da una presentazione del periodo storico e del fenomeno della Resistenza, utilizzando come punto di partenza il libro di testo di storia in adozione, supportato dalla lettura di fonti storiche e la visione di video, anche prodotti autonomamente. Sul mio canale YouTube La scuola tartalenta ne è presente uno sulla Resistenza e i suoi caratteri generali visionabile a questo link: LA RESISTENZA - classe III media (sintesi generale) - Lettura della poesia della settimana
Per questo percorso, ho scelto come poesia settimanale La madre del partigiano di Rodari; la lettura della poesia non deve essere un esercizio di analisi, che può apparire arido, ma intende abituare i ragazzi e le ragazze al piacere dell'ascolto e alla pratica della lettura ad alta voce. Normalmente seleziono una poesia che leggo io alla classe a inizio settimana, senza dare spiegazioni o, eventualmente, chiarendo qualche termine che ritengo complesso o di cui mi chiedono i ragazzi. Dopodiché, a turno, due o tre ragazzi o ragazze ogni giorno la leggono ad alta voce al resto della classe. Per dare importanza al momento della “declamazione”, utilizzo un leggio dove si appoggia il testo della poesia.
Questa routine, da svolgere per tutto l'anno, predispone all'ascolto, migliora la competenza nella lettura ad alta voce ed è utile anche per creare un clima di tranquillità prima dell'avvio delle attività quotidiane. - Lettura di Nome di battaglia Nero
1. Lettura solo con le illustrazioni
La prima lettura si effettua in modo collettivo e lentamente, possibilmente in cerchio, non presentando né la copertina con il titolo né leggendo il testo della storia, ma mostrando soltanto le illustrazioni con le frasi scritte su di esse.
I ragazzi e le ragazze osservano e ascoltano attentamente; alla conclusione, subito scrivono senza interruzioni sul loro taccuino o quaderno, per circa dieci minuti, sensazioni, pensieri e riflessioni che la lettura ha suscitato in loro. In modo volontario, allo scadere del tempo, chi vuole, può condividere ciò che ha prodotto.
Dopodiché può iniziare un confronto sulle ipotesi della storia che verrà narrata.
2. Lettura integrale del libro
A questo punto, si mostra la copertina e si invitano i ragazzi e le ragazze a osservarla ponendo domande che stimolino la discussione (Che cosa notate per prima cosa? Quali sono i colori che predominano? Ci sono dettagli che vi colpiscono? Che cosa immaginate si racconterà?).
Si inizia quindi la lettura del testo, mostrando le illustrazioni. La discussione finale servirà a far emergere argomento e temi, dubbi e domande, riflessioni ed emozioni provati.
3. Le parole di Sonia
Per comprendere più profondamente la storia narrata, consiglio di ascoltare l'intervista (anche selezionandone le parti più significative) condotta da Francesco Filippi, in cui l'autrice racconta dello zio Giovanni Possentini, di come è nato il libro e dell'importanza della memoria. È proprio qui che si scopre dalle sue parole che il sentiero dedicato allo zio è intitolato “Il sentiero della scelta”
Si invitano poi i ragazzi e le ragazze a scrivere per dieci minuti senza interruzioni, partendo dallo spunto “La memoria per me è ...”. Alla fine si lascia spazio per la consueta condivisione volontaria. - Storie partigiane
In questa fase vengono selezionate alcune storie di partigiani e partigiane da far conoscere agli studenti e alle studentesse; naturalmente sarebbe più significativo sceglierle, se possibile, tra quelle di personaggi della storia locale.
Una di queste, che riguarda proprio una protagonista della mia città, Cleonice Tomassetti, è narrata in un bel monologo di Enrico Brignano intitolato La liberazione.
L'ascolto del monologo può essere l'avvio per due attività:
- Noi narratori: in gruppo o a coppie i ragazzi e le ragazze scelgono una storia da leggere, tra quelle selezionate dal docente, e da raccontare successivamente alla classe, in modo coinvolgente, attraverso una drammatizzazione degli avvenimenti, un'intervista immaginaria o un dialogo.
- Gruppo di lettura: ogni ragazzo/a sceglie un libro, che racconta una storia partigiana e che dovrà concludere entro tre settimane, scrivendo annotazioni settimanali (impressioni, connessioni, domande, criticità, tematiche...) sul proprio taccuino o quaderno. In un primo momento ci sarà la condivisione delle storie lette in piccolo gruppo; in un secondo momento il confronto, guidato dal docente, avverrà con tutta la classe.
In fondo al testo, potete trovare una bibliografia, anche se non esaustiva, di libri da proporre. - I luoghi della memoria
Possentini ci racconta di come “camminare dentro la memoria” e riconoscere nei luoghi le vite vissute dai personaggi: laddove vi è la possibilità, quindi, è interessante andare a visitare questi luoghi e farsi raccontare le storie che racchiudono.
Ad esempio, la provincia del Verbano Cusio Ossola, dove vivo e insegno, è stata teatro di tanti eventi significativi nel periodo della Resistenza: qui è nata la Repubblica dell'Ossola ed è avvenuto uno tra i più tristemente famosi eccidi di partigiani, quello di Fondotoce, dopo il rastrellamento della Valgrande. La visita con le mie classi alla Casa della Resistenza di Fondotoce, che sorge proprio dove sono stati trucidati i 42 martiri, è stata un momento molto significativo per la comprensione vera e profonda di quanto è accaduto. - Scegliere di scrivere
A conclusione del percorso si possono proporre differenti attività di scrittura, tra cui i ragazzi e le ragazze possono scegliere. Ecco alcune tracce:
- Partendo dalle tavole illustrate di S.M.L. Possentini, lasciati ispirare per scrivere una poesia “resistente”.
- “Penso dunque sono. Mi ribello dunque siamo”. Ribellarsi per me...
- “Io sono un ribelle della montagna”. Immagina di esserlo anche tu
- Scrivi all'inizio e alla fine del tuo foglio due parole che ti sono rimaste nel cuore da Nome di battaglia Nero. Scrivi uno sotto l'altro dei versi poetici che le colleghino.
- Parole in libertà: hai a disposizione, riviste, frasi, immagini, pagine di vecchi libri. Crea un collage che abbia come titolo “La via della scelta”.
Una scelta di “Storie partigiane”. Bibliografia
- La mia Resistenza di Roberto Denti, Rizzoli 2014
- Io non ci sto! L'estate che divenni partigiana di Gabriele Clima, Mondadori 2017
- La resistenza dei sette fratelli Cervi di Annalisa Strada e Gianluigi Spini, Einaudi 2018
- La Gabriella in bicicletta. La mia Resistenza raccontata ai ragazzi di Tina Anselmi, manni 2019
- Storia di Leda. La piccola staffetta partigiana di Ermanno Detti e Roberto Innocenti, Gallucci 2017
- I racconti della Resistenza. Tre grandi storie per difendere la nostra libertà di Roberto Denti, Lia Levi, Annalisa Strada, Piemme 2020
- Noi, ragazzi della libertà. I partigiani raccontano, a cura di Laura Gnocchi e Gad Lerner, Feltrinelli 2021
- R. Ribelli, Resistenza, rock'n roll di Marco Ponti e Christian Hill, Feltrinelli 2021
- La guerra di Celeste di Marco Magnone, Mondadori 2022
- Clementina partigiana di Daniele Nicastro, Giunti 2022
- Una bella resistenza. Un viaggio per l'Italia attraverso storie, incontri, memoria, Mondadori 2023
- Chiamami Giulietta di Vichi De Marchi, Feltrinelli 2024
- Il bosco dove tutto cominciò. Storia di una famiglia partigiana di Tommaso Sacchi e Rossella Kohler, Mondadori 2024
- L'ultimo partigiano. Storia di Lanciotto Gherardi soldato della libertà di Eva Giovannini, Tommaso Eppesteingher, Paesi Edizioni 2024
Referenze iconografiche in copertina: Comandanti delle Brigate Garibaldi della Val d'Ossola. © Wikimedia Commons