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Come affrontare le domande disciplinari: letteratura | Sanoma

Scritto da Attilio Galimberti | giu 20, 2025

Riprendiamo il discorso relativo alle strategie e alle modalità efficaci per prepararsi nel modo più appropriato ad affrontare con successo la temuta ‘domanda disciplinare’, a cui le candidate e i candidati dovranno rispondere al termine della presentazione del loro lesson plan.  

Nell’articolo Come affrontare le domande disciplinari: metodologie abbiamo analizzato l’ambito relativo alle metodologie. In questo articolo esamineremo l’ambito relativo alla letteratura, sicuramente il più corposo dal punto di vista dei contenuti.   

1. Quali domande di letteratura? 

Le domande disciplinari che gli esaminatori preparano per i candidati possono essere di diverso tipo. Le più “insidiose” sono quelle che hanno una connotazione ‘nozionista’ o ‘enciclopedica’, in quanto richiedono: 

  • una memoria dettagliata di autori, opere, date e movimenti culturali;
  • la capacità di sintesi, chiarezza e rapidità nella risposta;
  • la richiesta iniziale di visione d’insieme, capace però di scendere nel dettaglio. 

Tali domande sono quindi “insidiose” in quanto possono essere molto specifiche e richiedere mentalmente una selezione immediata di precise informazioni. È quindi facile perdersi in nomi, date, definizioni, dimenticando il focus o il contesto educativo. 

Ovviamente non è semplice dire quando una domanda è ‘facile’ o ‘difficile’. Bisogna innanzitutto tenere conto del precedente background universitario in ambito letterario dei candidati al concorso e dell’esperienza di insegnamento della letteratura a scuola. Se, ad esempio, alcuni esami universitari hanno riguardato prevalentemente corsi monografici, sicuramente si sarà più preparati a fondo per alcuni autori piuttosto che per altri. Occorre poi considerare che la formulazione della domanda disciplinare in sé può limitare o favorire un discorso più ampio. 

Un esempio di domanda che favorisce ampia libertà di azione può essere: “In what ways does Victorian literature reflect the social and moral tensions of the time?”  Questa domanda apre al dialogo tra testo e società, lasciando ampia libertà di effettuare eventuali collegamenti tra autori, opere, e contesto, senza focalizzarsi su una in particolare, che magari può non essere ben nota al candidato o alla candidata. Per esempio, si potrebbe parlare di: 

  • industrialisation and class conflict, mentioning novels like Hard Times by Dickens, which criticise the dehumanising effects of industrial society;
  • gender roles and the “woman question”, with reference to Jane Eyre by Charlotte Brontë, who explores female independence and moral integrity;
  • moral hypocrisy and duality, talking about Dr. Jekyll and Mr. Hyde by Stevenson, who illustrates the contrast between public virtue and hidden vice;
  • social mobility and class tensions, pointing out North and South by Gaskell, who portrays misunderstandings between working and middle classes;
  • empire and racial ideologies, mentioning works by Kipling, who reveal imperialist views and the mindset of British colonialism, like  The White Man’s Burden, a poem urging Western powers, especially Britain and the United States, to take up the “responsibility” of colonising and “civilising” non-Western peoples, or Kim, a novel set in British-occupied India that reflects imperial attitudes and explores the complexities of colonial rule and identity. 

Al contrario, un esempio di domanda “nozionistica” potrebbe essere: “Name two minor but significant characters and their roles in Nineteen Eighty-Four”. Pur essendo un romanzo di Orwell solitamente trattato a scuola, a un candidato o a una candidata potrebbero al momento sfuggire nomi come O’Brien, the Party member who manipulates Winston, o Emmanuel Goldstein, the principal enemy of the Party and the supposed leader of the Brotherhood.  

Altre tipologie di domande particolarmente difficoltose potrebbero essere, per esempio, parlare di un sonetto di Shakespeare poco noto o comunque anche di un altro sonetto noto e solitamente presente su tutti i corsi di letteratura inglese utilizzati nei licei italiani, senza comunque poter disporre del testo. Allo stesso modo ci sarebbe la stessa difficoltà davanti a una domanda che chieda di parlare di una qualsiasi poesia di un qualsiasi autore, senza avere il testo davanti da analizzare. 

Per evitare di mettere troppo in difficoltà i candidati e le candidate, nella formulazione delle domande disciplinari a mio avviso le Commissioni dovrebbero non solo formulare domande che consentano di affrontare un argomento da diversi punti di vista, non aspettandosi quindi una risposta univoca come se fosse un quiz, ma che verifichino anche l’approccio didattico-metodologico nel porre tale contenuto. Un paio di domande ad ampio spettro, formulate in questo modo,  potrebbero essere: "How would you design a lesson to introduce Shakespeare to upper secondary school students?", "How would you introduce the themes of individualism and nature in the Romantic poetry?”. Nel momento in cui, poi, si sia in grado di dare una risposta completa e fare riferimento a un autore e a un’opera specifica, con più o meno approfondimenti, non sarebbe difficile per la Commissione dare una valutazione appropriata.

Ecco un esempio di risposte: 

Quali contenuti letterari studiare? 

Purtroppo l’allegato “A” relativo ai programmi concorsuali non è di grande aiuto per poter rispondere correttamente a questa domanda. Si legge infatti che:  ‘Il candidato dovrà dimostrare di:   

  • conoscere e saper esporre la cultura e civiltà dei paesi in cui si parla la lingua oggetto d’esame, con particolare riferimento agli ambiti storico, sociale, letterario, artistico ed economico, nonché alle varietà linguistiche dell’inglese, dai World Englishes, all’English as a Lingua Franca; 
  • saper leggere, analizzare e interpretare testi letterari con riferimento ai vari generi relativi ad autori della tradizione letteraria dalle origini all’età contemporanea dei paesi in cui si parla la lingua oggetto d’esame.’ 

È evidente che da una dicitura così generica la richiesta di conoscenze sia vastissima. La prima domanda è quindi: che testi utilizzare per studiare? Anche in questo caso, ovviamente, la risposta deve tener conto del background universitario di conoscenze in ambito letterario, eventualmente supportato da approfondimenti individuali e da periodi più o meno lunghi di insegnamento della letteratura.  

Ad ogni modo, l’approccio che si evince dall’Allegato ‘A’ (‘dalle origini all’età contemporanea’) si avvicina molto a quello cronologico che risulta ancora essere (aggiungerei purtroppo…) quello più praticato in molti licei italiani. Non è quindi sufficiente, come qualcuno pensa, affidarsi a uno dei tanti corsi di letteratura inglese in uso nelle scuole italiane, anche se comunque essi rappresentano un ottimo punto di partenza. Pur nella difficoltà della gestione dei tempi di preparazione a un concorso, se si vuole affrontare la prova nel migliore dei modi, è sicuramente indispensabile coprire il più possibile il vastissimo ‘programma’ concorsuale, tenendo presente che la dicitura ‘dei paesi in cui si parla la lingua oggetto d’esame’ implica la conoscenza anche della letteratura americana e dei Paesi ex-colonizzati dall’Impero britannico, cioè la cosiddetta letteratura post-coloniale.  

Al fine di una preparazione più accurata, quindi, possono aiutare i seguenti testi:  

  • The Norton Anthology of English Literature (in più volumi)
  • The Norton Anthology of American Literature
  • A Short History of English Literature di Andrew Sanders
  • The (New) Cambridge History of English Literature
  • The Cambridge History of American Literature
  • A History of American Literature di Richard Gray
  • The Cambridge Introduction to Postcolonial Literatures in English by C. L. Innes.

Ovviamente si può accedere anche a diverse risorse online, quali: 

 Molti altri siti, poi, di tipo semi-gratuito, forniscono ulteriori materiali didattici e guide su tantissimi autori ed opere letterarie. Citiamo i più popolari: 

Come da Allegato A, nello studio o ripasso dei vari autori e contenuti di letteratura, non bisogna anche dimenticare gli autori contemporanei. Ovviamente questo aspetto rappresenta una delle maggiori preoccupazioni per chi si prepara ai concorsi, vista la vastità degli autori. Su molti corsi di letteratura inglese e americana dei licei italiani alcuni di loro sono comunque trattati. Giusto per avere un’idea dei più ‘gettonati’, forniamo qui un breve elenco in ordine alfabetico: 

  • Letteratura inglese:  
    the Angry Young Men, James Ballard, Julian Barnes, Angela Carter, Kazuo Ishiguro, Andrea Levy, Ian McEwan, Zadie Smith. 
  • Letteratura americana: 
    Maya Angelou, Margaret Atwood, Lucia Berlin, Don DeLillo, Jonathan Saphran Foer, Khaled Hosseini, Toni Morrison, Alice Munro, Philip Roth, Jerome David Salinger. 
  • Letteratura post-coloniale:
    Chinua Achebe, Chimamanda Ngozi Adichie, John Maxwell Coetzee, Nadine Gordimer, Hanif Kureishi, Salman Rushdie, Wole Soyinka, Derek Walcott. 

2. Come organizzare lo studio?

Come sempre, prima di tutto occorre che ogni candidato conosca il proprio stile di apprendimento più efficace. Altri fattori da prendere in considerazione sono il tempo disponibile, le conoscenze pregresse, le strategie di memorizzazione. 

Parlando di modalità di studio, sicuramente la costruzione di mappe concettuali e di schede sintetiche costituiscono un ottimo modo per sistematizzare la vastità degli argomenti di studio, tenendo conto anche degli aspetti metodologico-didattici che sono sempre da tenere in considerazione pur quando si risponda a una domanda disciplinare di tipo “nozionistico”.  

Per quanto riguarda le mappe concettuali, si può utilizzare una struttura simile a quella già vista nell’articolo precedente. Tali mappe possono comprendere un esempio per ogni periodo/movimento letterario, usando parole-chiave visive e una timeline ideale per ricordare meglio i punti chiave. Acuni esempi: 

Le parole-chiave permettono un richiamo rapido dei temi e delle tecniche essenziali. Gli stimoli visivi aiutano la memoria, collegando concetti astratti a immagini o simboli. La linea del tempo colloca i movimenti in ordine cronologico, mostrando la loro evoluzione e le relazioni reciproche. Nel preparare le risposte alle domande disciplinari, è utile ancorare le spiegazioni a questi raggruppamenti di immagini e parole-chiave. 

Si possono costruire anche schede sintetiche e comparabili per ogni periodo (data, contesto storico, caratteristiche generali, autori chiave, opere emblematiche, temi); usare tabelle comparate (es. Romanticismo inglese vs. Romanticismo tedesco; Sonetto petrarchesco vs. shakespeariano), inserendo  sempre un collegamento didattico (come potrei proporre questo autore/tema in una classe?). Esempio: 

Si potrebbe anche sintetizzare ulteriormente in una tabella: 

 

 Comparative Table – English vs. German Romanticism 

 Aspect 

 English Romanticism 

 German Romanticism 

 View of Nature 

 Realistic refuge, beauty, and the sublime 

 Mystical element, mirror of the soul 

 Romantic Hero 

 Wanderer, rebellious, isolated figure 

 Genius, visionary, tormented by inner conflict 

 Language 

 Concrete, sensory, expressive 

 Symbolic, abstract, at times visionary 

 Worldview 

 Ambivalent, nostalgic yet hopeful 

 Tragic and mysterious 

 

3. Come allenarsi a “ripetere”? 

Terminiamo questo articolo con alcune indicazioni pratiche:

1) partire da una definizione breve e chiara, poi dai due esempi, poi concludere con un commento critico o didattico. Esempio: 
2) Preparare schede “ad assetto variabile”: costruire mini-schemi pre-memorizzati (come “autore – contesto – tema – opera – metodo didattico”) da adattare a diverse domande. 
Esempio relativo al Modernismo: 

Se volessimo adattare la scheda a un altro autore modernista, per esempio T.S. Eliot, potremmo utilizzare lo stesso schema: 
 Collegare le conoscenze alla didattica: se la domanda è esclusivamente di conoscenza letteraria, si può chiudere con una frase del tipo:This author can be introduced to B2 students through scaffolded reading and drama-based activities, especially when exploring topics like identity or historical change. 

Conclusione 

Un principio guida fondamentale nella preparazione alle domande disciplinari di letteratura nel concorso docenti è saper sviluppare la capacità di gestire il sapere in modo strategico, selettivo e orientato alla didattica.  

Occorre saper contestualizzare un’opera o un autore, individuare temi chiave, collegarli a tendenze storiche e culturali, riconoscere tecniche narrative o poetiche salienti. Per esempio, piuttosto che menzionare genericamente il Modernismo, è più efficace parlare di Virginia Woolf, inserendola nel contesto postbellico, spiegando l’uso dello stream of consciousness, e citando Mrs Dalloway come esempio di introspezione moderna. 

E’ anche necessario saper dimostrare la capacità di selezionare contenuti in funzione di una risposta o di un obiettivo didattico, mettendo in gioco la padronanza del “programma scolastico”, l’abilità di costruire percorsi significativi e accessibili agli studenti e la consapevolezza dei livelli linguistici e cognitivi della classe. Per esempio, se la domanda è ad ampio respiro e si chiede di parlare del Romanticismo, non è necessario nominare tutti gli autori; si può scegliere Wordsworth e Blake, spiegando come proporre i temi di natura e individualismo in un’attività di lettura e analisi guidata per studenti B2. 

Da ultimo, ogni risposta dovrebbe chiudersi o integrare con un riferimento alla didattica, dimostrando come si potrebbe proporre quel contenuto in classe, con quali attività (letture, speaking, discussione, debate, progetti, compiti di realtà e con quale scopo linguistico o culturale. Per esempio, dopo aver parlato di Orwell e Animal Farm, concludere indicando che si può usare il testo per un’attività su ideologie e propaganda nel Novecento, o per un dibattito sulla libertà di pensiero. 

Prepararsi non significa memorizzare tutto (cosa impossibile), ma costruire un repertorio modulabile di contenuti, esempi e strategie, che evidenzino padronanza del contenuto letterario, capacità critica e di sintesi, attenzione alla didattica. 

Buon lavoro! 

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