Dopo aver trattato le domande disciplinari nell’ambito delle metodologie e della letteratura negli articoli Come affrontare le domande disciplinari: metodologie e Come affrontare le domande disciplinari: letteratura, proponiamo ora un articolo che aiuti le candidate e i candidati alla prova orale del concorso per diventare docenti d’inglese a orientarsi nell’ambito della microlingua, altrimenti detta English for Specific Purposes (ESP): si tratta di un settore tanto concreto quanto trascurato nella formazione accademica di chi poi andrà a insegnare lingua inglese nella secondaria superiore di secondo grado italiana, che però è preponderante negli Istituti Tecnici e Professionali.
Per chi non ha mai avuto esperienza di insegnamento o ha sempre insegnato nella secondaria di primo grado o nei diversi licei, prima di tutto è importante avere una panoramica degli indirizzi dell’Istruzione Tecnica e Professionale nei quali si insegnano diverse tipologie di ESP.
Raggruppati in grandi categorie, negli Istituti Tecnici la microlingua si colloca nei settori:
INDIRIZZO TECNICO |
MICROLINGUA |
Meccanica, meccatronica ed energia |
Mechanical engineering, Mechatronics, Automation |
Trasporti e logistica (+conduzione del mezzo aereo e del mezzo navale) |
Logistics, Aircraft construction and air navigation |
Elettronica ed elettrotecnica |
Electronics, Electrical engineering, Information and Communications Technology (ICT) |
Informatica e telecomunicazioni |
Information and Communications Technology, and Telecommunications |
Grafica e comunicazione |
Graphic design and visual arts, multimedia communication, advertising and audio-visual production |
Chimica, materiali e biotecnologie |
Chemistry, biochemistry and microbiology |
Agraria, agroalimentare e agroindustria |
Farming, production and processing |
Costruzioni, ambiente e territorio |
Construction industry, environment and land management |
Sistema Moda |
Fashion |
Sempre per chi deve ancora orientarsi nella giungla di tutti queste specializzazioni, le scuole tecniche sono indicate con diversi acronimi:
Negli I.T.I.S., Elettrotecnica, Elettronica, Informatica, Meccanica, Meccatronica ed Energia sono le specializzazioni più diffuse, per cui è necessario svolgere relativi contenuti di microlingua. Seguono poi – ma solo per diffusione numerica sul territorio nazionale - Chimica, materiali e biotecnologie, Tessile, Trasporti e Logistica.
Alcuni Istituti Tecnici per Geometri sono abbinati con la vecchia denominazione di ‘Istituto Tecnico Commerciale’, l’attuale Istituto Tecnico Economico, ragione dell’acronimo I.T.C.G. La specializzazione principale offerta si chiama ‘Costruzione, Ambiente e Territorio’, ma ci possono essere anche il settore Trasporti e Logistica (presente anche negli I.T.I.S., come abbiamo appena visto) e Grafica e Comunicazione.
Altri indirizzi “minori”, sempre solo per diffusione numerica, sono i pochi Istituti Tecnici Nautici e Aeronautici presenti in Italia.
Per quanto riguarda, invece, gli Istituti Professionali (al cui interno si trovano anche corsi di Istruzione Formazione Professionale-IeFP), vi è un numero maggiore di specializzazioni rispetto agli Istituti Tecnici, seppure alcune sono molto simili. Per chi non ha esperienza d’insegnamento in tali Istituti, la differenza fondamentale sta nella struttura e durata del corsi: cinque anni per gli Istituti Professionali e tre anni per gli IeFP, con la possibilità di fare un quarto anno all’IeFP, o anche degli esami integrativi per passare dopo i primi tre anni al quarto e al quinto anno dell’Istituto Professionale e accedere agli esami di Stato.
Ecco una tabella riassuntiva, con l’indirizzo scolastico e il tipo di English for Specific Purposes insegnato:
INDIRIZZO PROFESSIONALE o IeFP |
MICROLINGUA |
Industria e Artigianato per il Made in Italy; Manutenzione e assistenza Tecnica; Apparati, impianti e servizi tecnici industriali; Manutenzione dei mezzi di trasporto; Operatore elettrico (IeFP); Operatore alla riparazione dei veicoli a motore (IeFP); Operatore meccanico (IeFP) |
Mechanical engineering, Electronics, Electrical engineering, Automation;
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Arti ausiliarie delle professioni sanitarie: odontotecnico |
Dentistry and Dental Technology
|
Arti ausiliarie delle professioni sanitarie: ottico |
Optics (equipment and instruments) |
Design per la comunicazione visiva e pubblicitaria; Operatore grafico (IeFP) |
Graphic design and visual arts, multimedia communication, advertising and audio-visual production |
Tessile, abbigliamento e sistema moda; Operatore dell'abbigliamento e dei prodotti tessili per la casa (IeFP); Operatore delle lavorazioni tessili |
Fashion |
Arti ausiliarie delle professioni sanitarie: sanità e assistenza sociale |
Health and Social Services |
Servizi culturali e dello spettacolo |
Graphic design and visual arts, multimedia communication, advertising and audio-visual production |
Servizi commerciali; Operatore ai servizi di vendita (IeFP); Operatore dei sistemi e dei servizi logistici (IeFP); Operatore ai servizi d’impresa (IeFP) |
English for Business and secretarial staff |
Servizi commerciali ambito turistico; Operatore ai servizi di promozione ed accoglienza: indirizzo servizi del turismo (IeFP); |
English for Tourism |
Operatore informatico (IeFP) |
Information Technology |
Operatore del benessere-Acconciatore (IeFP); Operatore del benessere-Estetista (IeFP) |
English for Hairdressers English for Beauticians |
Pesca commerciale e produzioni ittiche; Operatore del montaggio e della manutenzione imbarcazioni da diporto (IeFP) |
Marine Engineering (English for the Nautical World) |
Enogastronomia e ospitalità alberghiera; Accoglienza turistica, servizi di sala e vendita; Operatore della ristorazione (IeFP); Operatore delle produzioni alimentari (IeFP) |
Hospitality, Food and beverage services
|
Operatore ai servizi di promozione ed accoglienza (IeFP) |
English for Tourism |
Agricoltura e sviluppo rurale, valorizzazione dei prodotti del territorio e gestione delle risorse forestali e montane; Operatore agricolo (IeFP) |
Farming, production and processing |
Gestione delle acque e risanamento ambientale; Operatore della gestione delle acque e risanamento ambientale (IeFP); Operatore del mare e delle acque interne (IeFP) |
Chemistry, biochemistry and microbiology |
Operatore delle produzioni chimiche (IeFP) |
Chemistry |
Le domande disciplinari orali relative alla microlingua possono assumere forme molto diverse: si va da richieste di definizioni (ad es. “What is ESP and how does it differ from CLIL?”), a riflessioni metodologiche (“How would you design an ESP lesson for a class of future tourism operators?”) fino all’analisi dei bisogni formativi in contesti professionali o alla discussione di attività autentiche (“Describe a task that simulates a real workplace situation in a hospitality class”).
Le domande più efficaci sono quelle che lasciano spazio alla progettazione e alla riflessione, permettendo al candidato di articolare un discorso che unisca contenuti tecnici, linguistici e metodologici. Più insidiose (e quasi impossibili), invece, possono essere quelle troppo specifiche e che richiedono conoscenze settoriali note solo a quei docenti che per anni insegnano nei relativi indirizzi, come, ad esempio: “The freight transport systems” (inglese commerciale / trasporti e logistica), “The Beaufort wind scale” (inglese per nautici/aeronautici) o “Semiconductors and transistors”.
Al di là di questi casi “estremi”, comunque, per chi deve sostenere la prova orale per il concorso è comunque fondamentale avere almeno una conoscenza generale dei principali indirizzi della scuola tecnica e professionale italiana (turismo, enogastronomia, moda, ICT, meccanica, chimica, sanità, ecc.) e dei relativi contenuti tecnici e linguistici. Per ciascun ambito si dovrebbe sapere:
Ad esempio, per un corso di Business English Istituti Tecnici Economici o Servizi Commerciali per gli Istituti Professionali, alcune attività trasversali più frequenti potrebbero riguarda lo scrivere un CV, come prepararsi per partecipare a un colloquio di lavoro, come descrivere un grafico o analisi di vendita, ecc.). Compiti autentici potrebbero essere invece la simulazione del lavoro d’ufficio (con le fasi principali della corrispondenza commerciale), analizzare una situazione critica aziendale e proporre soluzioni, ideare un nuovo prodotto da pubblicizzare, ecc.).
Per un corso di microlingua negli Istituti Tecnici Tecnologici o negli Istituti Professionali a indirizzo industriale, alcune attività trasversali più frequenti potrebbero riguardare la lettura e la comprensione di istruzioni tecniche in lingua inglese, la descrizione del funzionamento di macchinari o impianti, oppure la redazione di brevi relazioni su procedure operative standard. Compiti autentici potrebbero invece includere la simulazione di una procedura di manutenzione tramite la creazione di un video in inglese, la presentazione tecnica di un dispositivo a un cliente straniero, oppure la creazione di un manuale d’uso semplificato per un prodotto destinato all’export. Altri compiti rilevanti possono essere la descrizione dei flussi di produzione e delle misure di sicurezza in ambito aziendale.
Per un corso di microlingua in un Istituto Professionale per i Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera (Istituto Alberghiero), alcune attività trasversali possono riguardare la comprensione e la produzione di dialoghi tipici del contesto alberghiero e ristorativo (accoglienza degli ospiti, ordinazioni, check-in e check-out), la lettura e spiegazione di ricette internazionali, oppure la descrizione di piatti, ingredienti e metodi di cottura in lingua inglese. Altre attività frequenti includono la scrittura di email formali per prenotazioni o la gestione di reclami da parte dei clienti. Tra i compiti autentici, si possono proporre attività come la simulazione del servizio in sala o alla reception con clienti stranieri, la presentazione in lingua di un menù tematico per un evento internazionale, la promozione turistica di una struttura ricettiva locale con materiali in inglese.
Nell’ovvietà che risulta impossibile conoscere i contenuti fondamentali di ognuna delle innumerevoli micro-lingue insegnate negli Istituti Tecnici e Professionali italiani, occorre però tenere presente che:
I consigli e le strategie già fornite negli articoli precedenti (per quanto riguarda le metodologie e la letteratura), a cui rimandiamo, sono sicuramente applicabili anche a un percorso di preparazione per l’English for Specific Purposes.
In questo caso, la costruzione di mappe concettuali e di schede sintetiche devono comunque essere precedute da un minimo di studio dei contenuti basilari delle principali microlingue, soprattutto per poter eventualmente affrontare la situazione in cui si debba rispondere a una domanda disciplinare di tipo “nozionistico”.
Per il Business English, non è possibile non conoscere infatti quali siano e come si sviluppino le varie fasi della corrispondenza commerciale, come si imposta una letter of complaint o cosa siano gli Incoterms, come anche avere nozioni di base sul marketing.
Per l’inglese tecnico, nelle sue varie ramificazioni, occorre avere delle nozioni contenutistiche minime, ad esempio su semiconductors, transistors and electronic circuits (English for Electronics); su microprocessors, operating systems, programming languages and robotics (English for Computer Science); su posters and signs, logos, trademarks and labels, computer graphics and digital imaging (English for Graphic design and visual arts); su natural and man-made materials, building elements, urban planning, types of architecture (English for Construction, Environment and Land Management); per l’inglese alberghiero, poi, occorre conoscere concetti quali the guest cycle, cooking techniques, food preparation, special menus, HACCP principles (English for Hospitality, Food and beverage services).
Per prepararsi invece a una possibile domanda disciplinare in ambito ESP e saper fornire buona risposta, diamo qui alcuni suggerimenti:
inquadrare il contenuto della domanda disciplinare relativa all’ambito di ESP specifico (es. meccanica, turismo, moda). Nel caso in cui non si abbia alcuna conoscenza minima, spostare il discorso sull’aspetto didattico-metodologico, anche se ovviamente può non piacere completamente agli esaminatori;
abbinare contenuto tecnico specifico a una puntuale riflessione metodologica: "Come presenterei questi contenuti in classe?", "Quali strategie attive userei?", "Come motiverei gli studenti?";
allenarsi a ipotizzare opportuni collegamenti con gli obiettivi di sostenibilità e l’educazione civica, ove possibile, ma anche con tematiche di ordine storico, sociale e letterario;
Facciamo tre esempi riguardanti l’ultimo punto, simulando le relative risposte di un ipotetico candidato alla prova orale del concorso docenti:
Affrontare le domande disciplinari sull’ESP significa dimostrare di saper collegare le competenze linguistiche con i bisogni professionali degli studenti. Non si tratta solo di conoscere un lessico settoriale, ma di saper costruire percorsi didattici realistici, motivanti e coerenti con gli obiettivi dell’istruzione tecnica e professionale. Una preparazione efficace deve unire contenuto, linguaggio e metodologia, valorizzando la propria capacità di mediazione tra mondo della scuola e mondo del lavoro.
Buon studio!
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