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Adottare libri di testo per la Scuola Primaria

Scritto da Maria Grazia Favaretto | feb 5, 2025

Una circolare ministeriale, emanata annualmente, chiarisce l’iter burocratico da seguire per permettere agli alunni e alle alunne della Scuola primaria di ricevere gratuitamente libri di testo. Nella circolare vengono precisate le modalità, i tempi e il setting da predisporre per la consultazione, da parte dei docenti, dei testi per l’adozione nei vari ordini di scuola. Nella stessa si evidenzia la possibilità che il collegio dei docenti adotti, con formale delibera, libri di testo alternativi, in coerenza con il Piano Triennale dell’Offerta Formativa e con il limite di spesa stabilito per ciascun ordine di scuola.

Ci chiediamo, in questo contributo, quali criteri adottare per scegliere al meglio il sussidiario delle discipline da utilizzare nella classe in cui si lavora o si lavorerà, ben sapendo che, se il testo non può esaurire la didattica che viene attivata a scuola, e anzi deve essere necessariamente affiancato o preceduto da esperienze, costituisce molto spesso il punto di riferimento per l’acquisizione e la comprensione dei principali concetti e, per alcuni dei nostri alunni/e, il primo testo disciplinare con cui vengono in contatto.

L’analisi dei libri di testo è un’operazione complessa, che richiede tempo e dedizione. Troppo spesso docenti sovraccarichi di incombenze rischiano di vivere questo delicato compito come un altro momento di fatica e quindi di scegliere frettolosamente i volumi. Ad oggi non ci sono, tra l’altro, momenti di formazione accademica specifici per la scelta degli strumenti editoriali didattici; pertanto, nuovi professionisti del mondo scolastico possono essere spiazzati dalla vasta e variegata offerta o dalla apparente equivalenza tra i prodotti.

Proviamo a dare qui di seguito alcune tipologie di riferimento e suggerimenti per accompagnare un’analisi accurata di quello che comunemente viene chiamato Sussidiario delle discipline.

Una prima analisi delle proposte editoriali potrebbe essere quella di osservare la struttura della pagina, la qualità e la varietà delle illustrazioni: la pagina non deve essere troppo “affollata”; il testo scritto deve essere allineato a sinistra per permettere una lettura più agevole da parte di tutti; il corsivo deve essere usato al minimo; le immagini devono essere coerenti rispetto al contenuto della pagina, informative, ma non devono essere eccessive perché altrimenti generano confusione. Un secondo livello di analisi dovrebbe considerare la presenza di collegamenti interdisciplinari, di riferimenti interculturali, di sussidi integrativi, perché chi legge non percepisca un’esistenza isolata di ogni disciplina, ma lo strumento libro restituisca – pur nella necessità di dare ordine e rigore a ogni insegnamento – la complessità del reale, senza la quale ogni apprendimento è ridotto e depotenziato.

Un ulteriore punto di attenzione va alla valutazione della presenza di esercizi per l’alunno, supporti multimediali e operativi, per rendere il testo ricco, interattivo e utile alla rielaborazione personale delle informazioni, uno strumento accessibile a tutti gli alunni (alunni/e con DSA, alunni/e con BES, alunni/e plusdotati), con momenti di autovalutazione del proprio percorso formativo. Continuando l’analisi, si dovrebbero considerare le motivazioni che portano ogni docente alla scelta, e valutare se lo strumento del Sussidiario risponde in modo adeguato al proprio metodo di insegnamento.

Mi soffermerò, a titolo di esempio, ad analizzare la scelta del testo di Geografia. Come docente, potrei pormi le seguenti domande relativamente ai quattro nuclei della disciplina come indicato dalle Indicazioni Nazionali.

 

Paesaggio

  • Ci sono proposte di outdoor education per la conoscenza dello spazio vissuto?                                          
  • Il testo scritto è comprensibile anche senza la mediazione dell’insegnante?                                                                        
  • La presenza di immagini, foto, disegni è coerente con il resto del testo scritto?                                                                         
  • Le didascalie sotto le foto, le immagini o i disegni sono esaurienti?

Geograficità

  • Si propongono esperienze pratiche di visioni diverse per arrivare, in seguito, alla visione dall’alto?
  • Si suggeriscono attività per passare da una visione tridimensionale a una rappresentazione bidimensionale? (Eventualmente nella Guida per il docente?)
  • Si avvia la lettura della rappresentazione cartografica suggerendo attività manipolative di smontaggio e montaggio di mappe e carte?
  • Gli strumenti cartografici sono chiaramente leggibili e di facile approccio?
  • Le carte hanno una guida per la lettura?
  • È presente la scala? Di che tipo?
  • Sono spiegati i simboli attraverso la legenda?
  • Ci sono spunti e spiegazioni per elaborare dei dati, per costruire dei grafici o tabelle?
  • Vengono suggerite proposte di analisi di fatti e fenomeni locali mostrando la stretta relazione
  • con fenomeni globali? (Eventualmente nella Guida per il docente?)

Regione e sistema territoriale

  • L’approccio allo studio del territorio e/o regionale cerca di porre un punto di vista interpretativo cioè non solo descrive, ma si chiede anche il perché delle scelte fatte dall’uomo spiegando anche gli errori umani e gli squilibri provocati?
  • Per “visitare” luoghi lontani vengono riportate esperienze di viaggi, racconti di autore, video interattivi?
  • Si parla di filiera dei prodotti?
  • Ci sono accenni ai marchi di qualità alimentare (per esempio D.O.P., D.O.C., S.T.G., I.G.T.)?
  • Vi sono spunti per la discussione, per stimolare ricerche?

Ulteriori riflessioni, comuni a tutti e quattro i nuclei, possono essere le seguenti:

  • Ci sono proposte di cittadinanza attiva?
  • Ci sono schemi e mappe per lo studio?
  • Gli esercizi sono chiari nella consegna?
  • Sono equilibrati gli esercizi da svolgere insieme e quelli da svolgere in autonomia?
  • Ci sono proposte di autovalutazione del proprio percorso formativo?
  • Ci sono rimandi ad altre culture?
 

 

Al fine di rendere spendibile ed efficiente l’analisi comparata di più risorse editoriali, è auspicabile quindi procedere attraverso l’uso di una griglia, ad esempio quella sotto proposta, per visualizzare e mantenere le evidenze della presenza o meno di determinate caratteristiche (l’insegnante potrà togliere ciò che non viene ritenuto importante o aggiungere altre considerazioni non riportate) nei diversi prodotti presi in esame, cosicché la scelta del testo da adottare risulti essere il più possibile consapevole, in sintonia con le scelte metodologiche dell’insegnante che rimangono libere e irrinunciabili.

Caratteristiche da considerare Testo A Testo B Testo C Sussidiario/i con tale caratteristica
I concetti topologici vengono proposti anche attraverso attività pratiche? No No Testo A, C

Referenze iconografiche:  Kateryna Onyshchuk/Shutterstock