I sette delicati minuti erano serviti per attraversare l’atmosfera del pianeta rosso e rallentare fino a poggiarsi in sicurezza sulla sua superficie.
Perseverance era stato lanciato da Cape Canaveral, in Florida, il 30 luglio 2020 e aveva viaggiato a bordo del veicolo spaziale Mars 2020 per circa sei mesi e mezzo.
Manovra di entrata in atmosfera e atterraggio sul suolo marziano; ©NASA/JPL-CALTECH/Science Photo Library
Qualche giorno dopo è giunta la seconda immagine, che mostra il luogo dell'atterraggio, il cratere Jezero. Insieme a Perseverance è arrivato anche Ingenuity, il primo elicottero marziano, un dimostratore tecnologico inviato su Marte per testare il primo volo a motore su un pianeta diverso dalla Terra. L'elicottero ha viaggiato sul pianeta rosso attaccato al ventre del rover.
Prima immagine a colori ad alta risoluzione della superficie marziana scattata dal rover Perseverance della NASA
dopo che è atterrato sul pianeta il 18 febbraio 2021; ©NASA/JPL-CALTECH/Science Photo Library
Perseverance e Ingenuity hanno, quindi, festeggiato due anni di permanenza su Marte. Da quel primo sol (il giorno marziano) trascorso su Marte, iniziato con la difficile manovra di discesa, il rover ha completato la creazione del deposito dei campioni e si prepara per la nuova campagna esplorativa; Ingenuity ha invece effettuato il suo quarantottesimo volo.
Come il suo predecessore Curiosity, utilizza come fonte di energia un generatore termoelettrico a radioisotopi (MMRTG), che produce energia elettrica e calore (la temperatura media sulla superficie di Marte è infatti di − 63 °C) grazie al decadimento radioattivo del Plutonio-238. In questo modo Perseverance è totalmente indipendente dalla luce del Sole.
Telecamere del rover Perseverance; ©NASA/JPL-CALTECH/Science Photo Library
Il Mars Helicopter Scout, meglio conosciuto come Ingenuity, invece, è un piccolo dimostratore tecnologico. Si tratta di un elicottero drone, con pale rotanti del diametro di 120 cm.
L'elicottero Ingenuity della NASA ripreso sul suolo marziano; ©NASA/JPL-Caltech/ASU
Immagine del cratere Jezero ripresa dalla sonda Mars Reconnaissance Orbiter
della NASA; ©NASA/JPL/JHUAPL/MSSS/BROWN UNIVERSITY/Science Photo Library
Perseverance può essere considerato a tutti gli effetti un piccolo geologo robotico, è infatti dotato di tutti gli strumenti scientifici per studiare la geologia di Marte: uno spettrometro a fluorescenza X, uno spettrometro Raman a raggi UV, un radar per il sottosuolo, una stazione meteo, un braccio robotico con tanto di trivella e sistema per lo stoccaggio dei campioni, una coppia di fotocamere per la navigazione e la SuperCam, oltre a un produttore sperimentale di ossigeno. I suoi obiettivi sono:
Quest’ultimo obiettivo fa parte della collaborazione NASA-ESA denominata “Mars Sample Return”, che prevede di riportare sulla Terra campioni del suolo marziano in due step:
A oggi sono stati raccolti già 14 campioni: oltre al campionamento in sé, ciò che li rende particolarmente interessanti è la presenza di molecole organiche, anche se per avere conferma dell'origine biologica di queste molecole bisognerà attendere le analisi a Terra.
Per quanto riguarda il primo obiettivo, invece, Perseverance è ancora alle fasi iniziali, ma ha già raccolto molte informazioni e ottenuto dati scientifici accurati sulla geologia di Marte, che sono fondamentali per il prosieguo della missione.
Foro perforato dal rover durante il suo secondo tentativo di raccolta di campioni; ©NASA/JPL-CALTECH
Questa tecnologia sarà fondamentale in futuro per la produzione di ossigeno da utilizzare per la respirazione degli astronauti, ma anche da impiegare come possibile combustibile per alimentare i veicoli per il ritorno sulla Terra. Il viaggio verso Marte si fa quindi sempre più probabile e Perseverance, con le sue scoperte, sta contribuendo al progresso tecnologico che porterà a un nuovo, storico traguardo: il primo essere umano a camminare sul pianeta rosso!
Referenze iconografiche: ©MARK GARLICK/Science Photo Library; ©NASA/JPL-CALTECH/Science Photo Library;©NASA/JPL-CALTECH/MSSS/ASU/Science Photo Library; ©NASA/JPL-Caltech/ASU; ©NASA/JPL/JHUAPL/MSSS/BROWN UNIVERSITY/Science Photo Library; ©NASA/JPL-CALTECH.