Una prima conseguenza è l’occupazione dello spazio: le automobili sono ingombranti e richiedono strade larghe che, soprattutto in ambito urbano, si intasano facilmente e ci fanno dire che bisognerebbe risolvere il problema del traffico. Sono queste le motivazioni per le quali gli automobilisti più convinti sognano che si usi ancora più cemento per strade più larghe con sottopassi e cavalcavia per eliminare semafori e incroci.
La seconda evidente conseguenza dell’uso dell’automobile è l’inquinamento atmosferico che esso produce. È pur vero che le auto moderne con motore termico (quelle normali a benzina o diesel) inquinano sempre meno e che stanno aumentando i veicoli elettrici, ma anche produrre energia elettrica ha un impatto sulla qualità dell’aria e il trasporto su strada è ancora il principale responsabile dell’inquinamento atmosferico urbano.
Il terzo effetto dell’uso dell’automobile è l’emissione di anidride carbonica (CO2) e dunque il contributo al riscaldamento globale con i fenomeni ad esso legati (scioglimento dei ghiacciai continentali, innalzamento del livello del mare, estinzione di specie viventi…).
Il principale vantaggio dell’automobile è la comodità. È un mezzo privato che trasporta direttamente alla destinazione scelta, anche molte persone contemporaneamente (ma quasi sempre una sola!) senza esporle alla pioggia o al freddo o al caldo eccessivo.
All’automobile viene anche riconosciuta la rapidità: è facile pensare che spostarsi in auto sia più veloce. Questa convinzione è certamente vera in molti casi, ma certamente non in tutti e spesso è sopravvalutata.
Ci sono dei fattori che influenzano il tempo di percorrenza che possiamo scoprire ragionando insieme.
Prova a stimare il tempo di percorrenza necessario ad andare da casa al luogo dove pratichi sport al pomeriggio. Per effettuare questa stima usa un software di navigazione che consenta di indicare il mezzo di locomozione con il quale vuoi effettuare lo spostamento e scegli mezzi diversi: automobile, bicicletta, mezzo pubblico, a piedi.
Scrivi quindi i dati della distanza e del tempo di viaggio in una tabella sul tuo quaderno o su un foglio elettronico come nell’esempio riportato di seguito.
Con i dati che hai trovato puoi dare una prima valutazione della rapidità dei diversi mezzi confrontando il tempo di viaggio.
Potresti aver scoperto che l’automobile ci mette meno tempo, ma non così tanto di meno rispetto a quanto credevi prima o che, per spostamenti brevi, è addirittura svantaggioso usarla.
Puoi anche calcolare la velocità media usando la formula che forse già conosci:
dove
s è lo spazio, cioè la distanza espressa in km;
t è il tempo di viaggio espresso in ore, h(i);
v è la velocità media con cui ti sposti in città espressa in km/h(ii).
Se vuoi proseguire con l’analisi puoi stimare anche il “tempo aggiuntivo”, che nel caso dell’auto corrisponde ai minuti necessari ad arrivare a piedi fino al parcheggio prima di partire, a trovare posto all’arrivo e a fare l’ultimo tragitto fino alla destinazione. Puoi fare una stima del “tempo aggiuntivo” anche per la bicicletta, mentre nel caso del mezzo pubblico potrebbe non essere essenziale in quanto già conteggiato nel tempo di viaggio dal navigatore. È importante conoscere questa informazione in particolare se ci si sposta verso una zona povera di parcheggi.
I tempi di percorrenza che sono stati forniti dal software di navigazione per la bicicletta sono certamente validi anche per l’uso dei monopattini elettrici o di altri veicoli per la micromobilità, la cui velocità massima è di 25 km/h.
Se hai già studiato la rappresentazione di una retta sul piano cartesiano e vuoi approfondire la riflessione, ti suggerisco di costruire un grafico sul tuo quaderno o su un software didattico di geometria e algebra.
Sulla base dei dati che sono stati trovati da te e dai tuoi compagni puoi scegliere la velocità media dell’automobile, della bicicletta e i tempi aggiuntivi per entrambe.
Nel grafico di esempio sottostante sono stati usati i seguenti valori:
Il calcolo dello spazio percorso è stato eseguito usando la formula:
s = v ∙ t
Un’automobile percorrerà 2,4 km in 6 minuti (che corrispondono a 0,1 ore), in percorrerà 4,8 km 12 minuti (0,2 ore) ecc...
Una bicicletta percorrerà 1,5 km in 6 minuti (che corrispondono a 0,1 ore) , percorrerà 3,0 km in 12 minuti (0,2 ore) ecc…
Il tempo aggiuntivo è stato conteggiato facendo partire la retta dal punto corrispondente sull’asse delle ascisse.
Dal grafico puoi notare che il punto di intersezione delle due rette ha coordinate 13 minuti e 2,7 km corrispondenti ai valori per i quali usare l’automobile o la bicicletta è del tutto equivalente.
Puoi inoltre osservare che per spostamenti inferiori a 2,7 km usare la bicicletta richiede meno tempo, mentre per spostamenti più lunghi sarà più rapida l’automobile.
Grazie alle attività che hai realizzato forse sei riuscito a trovare la risposta al quesito: “l’automobile ci mette sempre meno tempo e quanto me ne fa risparmare?” e forse potrai scegliere più consapevolmente quando usarla e quando invece preferire altri mezzi di trasporto.
Referenze iconografiche: ambrozinio/Shutterstock; Sampajano_Anizza/Shutterstock; Krasula/Shutterstock