Ormai da qualche anno sono solita usare gli albi illustrati durante i miei percorsi di italiano, ma anche di storia e geografia. Ho scelto il verbo ”usare” proprio perché gli albi, oltre che libri senza età, sono potenti strumenti di ricerca da tenere in mano, sfogliare, interpretare, vivere.
È importante, a prescindere dagli obiettivi che ci si pone, scegliere un albo che sia di alto livello, che abbia cioè illustrazioni artistiche curate e non stereotipate, che sia caratterizzato da un testo di qualità in cui siano presenti figure retoriche, parole scelte accuratamente, incipit ed explicit significativi e, infine, che racconti una storia accattivante, complessa e nello stesso tempo comprensibile, che tocchi diverse tematiche e utilizzi differenti punti di vista.
Il momento in cui si arriva in aula, davanti alla propria classe, con un albo illustrato che abbia queste caratteristiche, è sempre speciale: i ragazzi, anche i più distratti e vivaci, sono incuriositi dalle storie che escono dalle pagine dell'albo. La lettura ad alta voce e collettiva di un albo è un vero e proprio regalo che si fa a chi ci sta di fronte: per i lettori fragili è rassicurante, li fa entrare in rapporto con i libri e la lettura in modo lieve, senza scoraggiarli; per i lettori più forti, invece, è uno stimolo per riflettere, per confrontarsi e discutere, per sperimentare nuove strategie di comprensione e di pensiero o consolidare quelle già apprese.
In sintesi, dunque, ecco i miei otto buoni motivi per leggere e “usare” un albo nella scuola secondaria:
Il percorso che descriverò di seguito si inserisce in un percorso più ampio di letteratura (Duecento e Trecento) nella Scuola secondaria di primo o di secondo grado. In quest'ultimo caso, naturalmente, l'approccio andrà più in profondità e produrrà riflessioni e risultati diversi, pur mantenendo le stesse proposte.
Il percorso propone attività di tipologie diverse per favorire i differenti stili di apprendimento e si prefigge di far sentire ai ragazzi la “letteratura viva”, vicina al loro vissuto.
Il percorso, che ho svolto in una seconda della Scuola secondaria di primo grado per circa due mesi, da ottobre a dicembre, aveva come filo conduttore i quattro elementi naturali (aria, fuoco, terra, acqua); attraverso questi ho affrontato l'analisi e l'interpretazione dei seguenti testi:
Sono quelle delle Indicazioni Nazionali:
Tra le competenze indicate per le Scuole secondarie di secondo grado si sottolinea:
La possibilità di approcciarsi direttamente ai testi, di manipolarli, di lavorare collettivamente per analizzarli, di trovare interpretazioni e di cercare connessioni con altre tipologie testuali, con la propria vita e con l'attualità, permette ai ragazzi di essere protagonisti del proprio processo di acquisizione di queste competenze. Anche l'attività di scrittura, che accompagna costantemente tutto il percorso, li chiama in prima persona a fare e a non essere soggetti passivi; il docente diventa, così, semplicemente una guida che fa proposte in cui i ragazzi possono muoversi, operando scelte in modo autonomo e sviluppare il loro spirito critico.
Mi concentrerò sulla descrizione della prima parte del percorso, in cui ho utilizzato l'albo La natura sa quasi tutto di Casiraghi, Possentino e Pacheco, per fare un confronto con il Cantico delle Creature di San Francesco d'Assisi, secondo le seguenti fasi.
Fase 1. Ascolto della versione cantata del Cantico delle Creature di Angelo Branduardi
Dopo aver ascoltato la canzone tutti assieme, ho invitato la classe a una discussione con domande stimolo su argomento, tema e intenzione comunicativa:
Fase 2. Introduzione
In questa fase ho posto altre domande:
Ho spiegato successivamente che il testo originale è stato scritto circa 800 anni fa da San Francesco d’Assisi ed è uno dei primi esempi di testo poetico scritto in italiano.
Fase 3. Lettura
Ho distribuito una fotocopia del testo originale, con una colonna vuota a fianco, per le annotazioni, e ho letto il testo: una prima volta ad alta voce e senza interruzioni; una seconda volta soffermandomi sul significato delle varie strofe.
Fase 4. Analisi e interpretazione del testo Osservare il testo.
I ragazzi hanno lavorato a coppie sul Cantico delle Creature, seguendo queste indicazioni:
Al termine dell'osservazione scritta, ragazzi e ragazze hanno riflettuto insieme sull'evoluzione e il mutamento della lingua italiana. Per i ragazzi della secondaria di secondo grado la riflessione può essere svolta individualmente per iscritto e poi condivisa con i compagni.
Entrare nel testo. In questa seconda fase i ragazzi hanno lavorato singolarmente, seguendo queste indicazioni:
1. Dividi in tre parti una facciata del tuo taccuino o quaderno (schema a Y), e scrivi, aiutandoti con le domande guida:
2. Scegli alcuni versi del Cantico che ti sono particolarmente piaciuti, rappresentali graficamente, con colori, simboli o disegni e in un angolo spiega il perché della tua scelta.
Fase 5. Lettura dell'albo illustrato
L'albo La natura sa quasi tutto è una raccolta di aforismi finemente illustrati. Ho proceduto in questo modo, dopo aver disposto i ragazzi in cerchio:
1. Analisi della copertina
Ai ragazzi si pongono domande per stimolare il confronto:
Si chiede poi di formulare ipotesi sul contenuto dell’albo e su come questo può essere collegato al Cantico delle Creature.
2. Lettura dell’albo da parte dell’insegnante senza interruzioni
3. Discussione finale
Anche in questo caso si pongono domande stimolo ai ragazzi:
4. Rilettura dell’albo ad alta voce da parte del docente, lasciando la possibilità ai ragazzi di porre domande e commentare.
Fase 6. Confronto tra l’albo e il Cantico delle Creature
Ho chiesto a ragazze e ragazzi di individuare l'argomento generale dell’albo (la natura) e i temi legati ai diversi aforismi (il problema ambientale, l’importanza della nostra storia e delle nostre radici, il rispetto e l’amore per la natura…) e di confrontarli con quelli del Cantico. Questo momento può avvenire tramite una discussione collettiva o, in modo autonomo, scrivendo una propria riflessione personale.
Fase 7. Simboli e colori
Molte illustrazioni si prestano all'uso di strategie per interpretare gli elementi simbolici. Utili sono i riferimenti alle strategie 1 e 2, illustrate nel volume Leggere, comprendere, condividere di Linda Cavadini, Loretta De Martin, Agnese Pianigiani (Sanoma 2021).
Ho lavorato insieme alla classe sull'illustrazione dell'albo accompagnata dall'aforisma “L’aria inquinata è imprevedibile perché pensa”.
Abbiamo individuato gli elementi simbolici presenti nella tavola e li abbiamo inseriti in questa tabella, dopo aver negoziato i significati, attraverso il confronto e la discussione.
In un secondo momento studentesse e studenti hanno scelto a gruppi una tavola su cui lavorare nello stesso modo, autonomamente.
Fase 8. Arte e scrittura
Questa attività è particolarmente adatta a studenti della secondaria di primo grado, a ragazzi e ragazze del liceo artistico o di una scuola secondaria con indirizzo grafico.
Questa attività ha visto la collaborazione tra più discipline:
I più grandi, che possiedono competenze artistiche più sviluppate, possono creare una tavola completa sul modello di quelle dell'albo.
Questo percorso offre la possibilità di presentare testi di varie tipologie e di alta qualità ai ragazzi, che così possono costruire in modo sempre più autonomo e indipendente le proprie competenze di italiano in lettura e scrittura, ma anche riflettere su tematiche attuali, con cui entrano in contatto nella loro esperienza quotidiana.
A questo proposito, vorrei offrire un ulteriore spunto per tutto il percorso che ho appena illustrato: può essere interessante connetterlo ai temi di cittadinanza e alla tutela dell'ambiente, utilizzando, oltre che riviste, articoli di giornale, testi multimediali, anche altri albi, come, per esempio, Senza parole di Roger Olmos o Un solo mondo di Michael Foreman.
Gli albi illustrati, in conclusione, si rivelano strumenti potenti non solo per l'apprendimento di conoscenze, ma anche per l'acquisizione di abilità e competenze in diversi ambiti disciplinari, abituando i lettori al gusto del bello e alla lettura di parole e immagini e stimolando la loro creatività.
Referenze iconografiche: ©Jorm Sangsorn/Shutterstock